giovedì 16 aprile 2020

🍝 🇮🇹 CUCINA PIEMONTESE

CUCINA PIEMONTESE

 Il ministero delle Politiche agricole e alimentari, in collaborazione con la regione Piemonte, ha riconosciuto 341 prodotti piemontesi come "tradizionali". Il Piemonte è quinta regione d'Italia per numero di prodotti dietro a Campania, Toscana, Lazio ed Emilia-Romagna.
La cucina piemontese è ricca di piatti e prodotti tipici della regione che sono diventati dei veri e propri simboli di questa terra, come il Tartufo e le Nocciole. Si va da prodotti in vendita, quali insaccati e formaggi, a piatti della tradizione culinaria.

Un viaggio gastronomico nella cucina piemontese ci porta così attraverso le dolci colline delle Langhe patria delle nocciole, del tartufo e dei grandi vini.
Attraverso le vaste pianure del vercellese, biellese e novarese regno del riso, ingrediente principe di risotti,  panissa e paniscia.
Per poi toccare gli aspri pendii delle Alpi, in cui le minoranze locali dei Valdesi o dei Walser hanno regalato alla cucina piemontese ricette di grande valore tradizionale come la zuppa dei valdesi, le cagliette,ecc...
Senza dimenticare le zone dei laghi e dei fiumi in cui si può gustare ottimo pesce come la tinca gobba del Pianalto, prodotto DOP.
Un'altra delle migliori ricette della gastronomia del Piemonte è senza ombra di dubbio la Bagna Cauda (detta anche Bagna Caoda) di chiare origini contadine.

TARTUFO
Non occorrono presentazioni per il Tartufo Bianco d' Alba, celebrato ogni anno in autunno alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba e all'Asta Mondiale del Tartufo Bianco, oltre che protagonista di un fitto calendario di importanti fiere in tutto il territorio del Monferrato, compreso tra Asti e Alessandria. Una grattugiata di tartufo bianco fresco trasforma d’incanto un già ottimo risotto, un piatto di "tajarin" o un'insalata di carne cruda in un’esperienza celestiale per il palato. Il Tuber magnatum pico, anche detto “l’oro bianco del Piemonte”, si trova in Langhe, Roero e nel Monferrato, così come nel Tortonese, in provincia di Alessandria, dalla tarda estate all'inizio dell'inverno. Esistono escursioni guidate giornaliere in piccoli gruppi che comprendono la ricerca del tartufo e la sua degustazione in abbinamento a specialità e vini locali, oppure cimentarsi in uno dei tanti corsi di cucina o nei laboratori sensoriali organizzati sul territorio,come al Centro Nazionale Studi sul tartufo Per quanto riguarda i secondi piatti invece, il filetto alla Rossini è un piatto ricco di sapori, grazie alla presenza dello squisito Foie gras e del Tartufo appunto.
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RISO
 “Il riso nasce nell’acqua e muore nel vino”, recita un antico detto piemontese, che da generazioni celebra due tesori del territorio. É l’area compresa tra Vercelli, Novara e Biella a fornire oltre la metà della produzione italiana. Tra le Prealpi del Monte Rosa e la piana del Vercellese nasce il pregiato Riso di Baraggia Biellese e Vercellese, unica DOP italiana del riso, coltivata nelle 7 varietà Arborio, Baldo, Balilla, Carnaroli, Sant'Andrea, Loto e Gladio.
Tra i piatti a base di riso la "paniscia di Novara", che a Vercelli diventa "panissa" (con alcune variazioni legate ad ingredienti e tempi di cottura),riso della varietà Arborio, Carnaroli o Roma, fagioli borlotti, cavolo verza, carota, sedano, cipolla, vino rosso (possibilmente delle Colline Novaresi), lardo (non il burro), cotica di maiale, salam d'la duja, sale e pepe. In ogni casa, naturalmente, la ricetta viene personalizzata e spesso la lista degli ingredienti è ridotta anche se sicuramente non possono mancare i fagioli, la cipolla, il vino e il salame. Oltre alle preparazioni arricchite da gustosi formaggi (tra questi, Toma e Gorgonzola, Castelmagno e Montebore), fino al trionfo di un elegante e semplice risotto con tartufo bianco d'Alba.
Risotto con tartufo

PRIMI 
Un primo piatto tipico della zona sono gli gnocchi, preferibilmente accompagnati col gorgonzola, e la Potìa, una zuppa a base di zucca, patate e farina di mais.I primi piatti di pasta tipici sono gli Agnolotti del Plin, simili a ravioli, ripieni di carne e conditi con semplice burro e salvia. Ad Asti, a differenza del resto della regione, questo tipo di raviolo viene riempito con la carne d’asino. Nel Monferrato, sono degni di nota alcuni primi piatti tipici, come i risotti ai funghi, preparati con prodotti locali.
I Tajarin sono una pasta fresca all'uovo e la loro forma ricorda una sottilissima e strettissima tagliatella solitamente accompagnati con un ottimo ragu' di carne,impreziositi con burro, Grana Padano e a volte con tartufo bianco.

Tajarin

Agnolotti

CARNE E PESCE
Vario e prelibato il repertorio di piatti di carne in Piemonte, che porta in tavola classici come il bollito misto, composto da sette, diversi tagli di carne (da accompagnare, per tradizione, con 7 diverse salse) o il bollito di Carrù, nel Cuneese.Tra le specialità tipiche, il brasato al Barolo, le trippe come la Buseca o l’hamburger sostenibile subalpino. Dalla pregiata Razza Bovina Piemontese, alcune ottime preparazioni a crudo, come la “Carne all’albese”. Tra le carni bianche, la Gallina bionda di Saluzzo, il Coniglio grigio di Carmagnola e il Cappone di Morozzo, tutti presidi Slow Food, come pure la Tinca Gobba Dorata di Poirino, di particolare delicatezza. In cucina anche lumache, in particolare a Cherasco e Borgo San Dalmazzo, e rane, da allevamento sostenibile nelle risaie di Vercelli e Novara. Tra gli ovini, spiccano per particolare qualità l’agnello di razza sambucana, di antico allevamento nelle Valli Occitane del Cuneese, l’agnello biellese e il capretto camosciato della Val Vigezzo.Un’altra zona rinomata del Piemonte è quella di Asti dove una delle ricette più famose di questo territorio è certamente il Vitello Tonnato o anche Vitel Tonnè condito con una salsa tonnata, a base per l’appunto di tonno acciughe e capperi.I piatti tradizionali di questo territorio sono piatti poveri, come dimostra il Batsoà, il piedino di maiale fritto. Tra i pesci troviamo un piatto con polenta e merluzzo fritto, chiamato in dialetto “comodato”.

Brasato col Barolo
Vitello Tonnato
VERDURE E SALSE
Tra i contorni astigiani di verdure non possono mancare i carciofi alla Cavour e i peperoni in Bagna Cauda, la classica salsa dal forte sapore di aglio e noci. Il loro abbinamento con un buon arrosto sarà davvero squisito.Anche il Bagnet Verd è un vero piatto forte della cucina piemontese ed è preparato anch’esso con acciughe e prezzemolo. Lo si utilizza per condire il bollito misto piemontese e i crostini. Come accompagnamento del bollito, si può utilizzare anche il Cognà, marmellata a base di mosto d’uva, pere e mele. Vicino a Torino, a Santena, sono coltivati gli asparagi, molto rinomati per la loro qualità e con i quali si possono preparare numerose ricette, tra le quali anche le torte salate.
Bagna Cauda
SALUMI
Notevolissimo l’assortimento di salumi e insaccati: dal prosciutto crudo di Cuneo DOP alle mortadelle di fegato e sanguinacci come la Mustardela delle Valli Valdesi in provincia di Torino, i salami con carne di maiale (famoso quello della Douja, conservato in coccio e immerso in strutto, il Filetto baciato della Valle Bormida o il Salampatata del Canavese, impastato con patate), il tipico salame cotto o il salame di Turgia e la salsiccia di Bra, a base di carne bovina, oltre alla trippa di Moncalieri e alle cosce salate e stagionate (in Piemonte chiamate violini) di capra, agnello e camoscio.
Trippa di Moncalieri
FORMAGGI 
A partire dal Bra, che deve il nome alla deliziosa cittadina barocca culla di Slow Food. Storico centro di produzione e stagionatura del DOP, situato tra le colline del Roero e la piana di Cuneo, ogni due anni Bra si trasforma in capitale internazionale del formaggio in occasione della mostra – mercato Cheese. Castelmagno, Toma e Raschera, Murazzano, Robiola di Roccaverano e Ossolano sono le DOP esclusivamente piemontesi da gustare e da mettere in dispensa, accanto a Grana Padano, Gorgonzola e Taleggio.Tra le ricette più particolari e caratteristiche di questa terra c’è sicuramente la Fonduta di formaggio, che viene preparata utilizzando formaggi e burro locali e insaporita col tartufo.

DOLCI
Un’altra eccellenza tutta piemontese è la Nocciola, coltivata nella zona delle Langhe ed esportata in tutto il mondo. Le nocciole piemontesi sono chiamate Tonde Gentili del Piemonte,con questo tipo di frutta secca si prepara la famosa Torta alle Nocciole di Alba ed i conosciutissimi Baci di Dama.
Originarie del territorio anche le Paste di Meliga ed il Bicciolano,sono famosi anche gli Amaretti di Mombaruzzo,i Krumiri i Savoiardi(famosi per essere un ingrediente de tiramisu')ed il Bonet e la Panna cotta per i dolci al cucchiaio.
 Un altro dolce tipico sono le frittelle di mela, ricetta preparata in periodo di carnevale in tutta la regione. I Friciò sono un tipico dolce di Carnevale.
Soffici frittelle della tradizione con pochi ingredienti: uova, uva passa e/o scorza di limone a seconda della ricetta della nonna.
L’incontro di cacao e nocciola “tonda e gentile delle Langhe” regala il Gianduiotto, il celeberrimo spicchio a barchetta rovesciata a base di pasta gianduja e primo cioccolatino venduto avvolto in carta d’oro o d’argento. Nato nel periodo di Carnevale nel 1865, prende il nome dall’omonima, rubiconda maschera simbolo di Torino(Gianduja maschera piemontese).Parlando di cioccolato famoso il Bicerin, il “bicchierino” che dal 1763 delizia il palato con 3 strati sovrapposti di cioccolata calda, caffè e crema di latte, vera passione del ministro Camillo Benso conte di Cavour.
Persi Pien, uno dei più classici “sapori” del Piemonte, ovvero le pesche ripiene al cacao e amaretti, dolce povero e tradizionale che concludeva il rito della merenda sinoira.
Infine i Cuneesi al Rum sono cioccolatini con due cialde di meringa che racchiudono una crema pasticcera al cioccolato fondente e rum, il tutto rivestito da uno strato di cioccolato fondente.
Gianduiotti
Baci di dama
VINI
Il Piemonte è sinonimo di vini prestigiosi come il rosso Barolo e Barbaresco, Barbera, Ghemme, Gattinara e Brachetto d'Acqui insieme al bianco Roero Arneis, Gavi, Asti Spumante e Moscato d'Asti. 17 varietà DOCG e 42 DOC, gran parte delle quali sono frutto dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato UNESCO, e formano un tesoro da degustare e regalarsi in ben 18.000 cantine e 14 enoteche regionali. Lungo le 7 Strade del vino e' possibile degustare questi pregiati vini.

EVENTI
ITINERARI ENOGASTRONOMICI
-7 strade del vino
-Paesaggi vitivinicoli
-Ricerca tartufo tour

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