👉INFO GENERALI CAMPANIA👈
Per semplificare la ricerca sulla mappa ho contrassegnato con il colore MAGENTA la Costiera Amalfitana
LA COSTIERA AMALFITANA
[ torna al menu ]
La Costiera Amalfitana
è un paradiso naturale, non vi sono altre parole per definire questo
luogo incantato, non a caso è uno dei 50 siti italiani che l’UNESCO ha
dichiarato “Patrimonio dell’umanità” nel 1997. La conformazione della Costiera –
Amalfi Coast
per gli stranieri – la rende simile ad un balcone sospeso a metà sulle
acque blu cobalto del Tirreno e l’azzurro del cielo che molti pittori
hanno provato a riprodurre nel corso degli anni. E' nota per essere la terra delle zagare e dei limoni, della salsedine delle
meravigliose spiagge
e della macchia mediterranea più selvaggia, il tutto disposto in
maniera verticale, insieme alle abitazioni affacciate sul mare e
nascoste nel dedalo di viuzze pittoresche.
L’area si estende per 11.321 ettari
tra il Golfo di Napoli e il Golfo di Salerno e conta 14 comuni: Amalfi,
Atrani, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano,
Praiano, Ravello, Scala, Tramonti, Vietri sul Mare e Agerola.
I
paesi sono collegati dalla Strada
Statale 163 Amalfitana, considerata una delle più belle strade dello
stivale costruita in epoca borbonica. Chi predilige il verde, può
incamminarsi lungo i tanti sentieri che si affacciano sulla Costa: negli
ultimi anni il trekking ha conosciuto un notevole sviluppo grazie alla
ribalta internazionale di percorsi come il
Sentiero degli Dei. Alle spalle di Amalfi, i
monti Lattari
formano una sorta di muraglia, difesa naturale – in passato – dalle
incursioni di turchi e normanni. La vegetazione della Costiera è
disseminata di aranci, ulivi e giardini degradanti che arrivano fino al
mare.
Molte anche le grotte che si aprono in vari punti del litorale. La più famosa è la
Grotta dello Smeraldo,
scoperta negli anni Venti da un pescatore locale e così chiamata perché
la luce che penetra da un fessura posta 12i metri sott’acqua rende la
colorazione della grotta di un verde acceso.

IN TRENO:Dalla
Stazione di Napoli Centrale ci sono varie alternative che si
differenziano in base alla località della costiera da raggiungere(NB
dall'aeroporto prendere l'autobus per il centro di Napoli denominato
"Alibus", il quale vi porterà fino alla stazione centrale di Napoli in circa 30 minuti).
Se si deve andare ad Amalfi, Minori, Maiori, Cetara, Vietri sul Mare,
dalla stazione si può raggiungere in taxi o in treno il Varco
Immacolatella e da lì parte un
bus SITA (circa 2h) che porterà alle destinazioni prima citate.In alternativa si può scegliere un treno regionale che conduce alla
Stazione di Salerno o la Circumvesuviana, che è un treno che in 70
minuti circa porta a Sorrento.
Da Sorrento, poi, è necessario usufruire dei sopra citati bus Sita per
raggiungere Positano o Amalfi.
NB
Nel caso abbiate scelto di proseguire dalla stazione di Salerno per la
Costiera Amalfitana con un bus della SITA, sedetevi sul lato sinistro
per ammirare il panorama che di li a poco si presenterà!
Da Salerno, con l'autobus, si impiegano circa 45 minuti per raggiungere
Amalfi.
Essendo la strada piena di curve, raccomandiamo le giuste precauzioni se
soffrite di mal d'auto.
IN AUTO:
La Costiera è facilmente raggiungibile da Napoli attraverso
l’autostrada A3 oppure da Salerno seguendo la strada statale 163.
Prestate attenzione al traffico intenso nei mesi di
luglio e agosto.In secondo luogo è bene sapere che per arrivare in
Costiera bisogna affrontare una strada dalle curve molto tortuose.
Le curve sono a gomito e a picco sul mare e spesso si incontrano
autobus turistici che possono creare difficoltà di manovra. Se partire
da Napoli, nel periodo estivo, sopratutto nel mese di agosto, è
sconsigliato muoversi di sabato mattina e di domenica mattina.
MEZZI PUBBLICI: I vari paesini della Costiera sono collegati da
un servizio di autobus gestito dalla
Sita. Le corse sono abbastanza
frequenti e coprono tutta la giornata. Attenzione al sovraffollamento
estivo. Non è possibile acquistare il biglietto sull’autobus.
-Sagra settembrina di Amalfi
-Presepi
Per Natale si costruiscono scenografici in molte cittadine della
Costiera Amalfitana. Il più particolare? Quello allestito nella vicina
Grotta dello Smeraldo, dove il giorno di Santo Stefano i sub si
immergono per far nascere il bambino nelle limpide acque della grotta.
COSA VEDERE
Vietri
sul Mare è situato ai piedi del Monte San Liberatore e domina la
valle del fiume Bonea, e' conosciuto in tutto il mondo per l'apprezzato
artigianato ceramico dalla vivace policromia.Quando si cammina per le
vie della città si rimane affascinati dai
colori vivaci e variegati che la decorano facendone una piccola opera
d’arte. Giallo, verde, azzurro sono le tonalità tipiche delle ceramiche,
che richiamano il sole, la natura, il verde ovvero i colori simbolo
della Costiera.Potrete visitare le tante botteghe artigianali, con i
loro laboratori
dove si dà forma vere opere d’arte famose ed esportate nel mondo. Oltre
alla ceramica Vietri è anche il luogo della tradizione marinara, insieme
alla vicina Cetara. Da non perdere il
Museo della Ceramica,
in Villa Guariglia a Raito.Sempre per la lavorazione della Ceramica:
Fabbrica ceramiche Solimene, Antica ceramica Avallone, Ceramica D’Urso
Cosimo.Il Centro storico
è ricco di botteghe e colori. La ceramica è ovunque a Vietri, persino
sulle mura delle abitazioni, dove sono rappresentate scene di vita
quotidiana degli abitanti vietresi.Caratteristica la chiesa del 700’ di
San Giovanni Battista,
con la sua splendida cupola maiolicata del 700, di colore verde,
giallo, azzurro. Si trova nel centro storico della cittadina, un luogo
maestoso che con i suoi colori svetta su Vietri e ne è diventata il
simbolo.La
Villa Comunale: Alla fine del
centro storico di Vietri, nei pressi delle Ceramiche Solimene, c’è una
strada che conduce alla Villa Comunale, un giardino a picco sul mare. Un
parco che si accende di mille colori grazie anche alla ceramica di
Vietri e una vista mozzafiato sul mare della Costiera. Da non perdere.
Vietri
Sul Mare può essere molto interessante anche per
il turismo balneare, nonostante la vicinanza con il porto di Salerno
renda le acque forse leggermente meno limpide di quelle che si possono
trovare nel resto della Costiera Amalfitana. Troviamo le Spiagge di
Marina di Vietri,Spiaggia dei “Due Fratelli”, dal nome dei piccoli
faraglioni che le stanno di fronte e che si trovano vicino ad un’altra
bellissima spiaggia: la spiaggia della torre Crestarella.
🍝CONSIGLI CULINARI:Tra i piatti più popolari troviamo gli scialatielli ai frutti di mare,
gnocchi e cannelloni alla sorrentina, primi di pesce e risotti. A Vietri
si può anche consumare un’ottima pizza, preparata secondo la tradizione
napoletana e campana e cotta rigorosamente in forno a legna.
Da Giufe' ,
Abbasc alla marina,
Ristorante Pascalo,
Risto 34 da Lucia,
Da Raffaele1920,
Il principe e la civetta,
Ristopub sudest,
Benvenuti a bordo,
Passariello cantina mediterranea,
Bell e buon ,
Divina vietri.
















 |
Vista da Raito
|

Famosa per la colatura di alici e per il buonissimo tonno
pescato a largo dalle tradizionali tonnare, è la meta preferita di chi
vuole immergersi nella vita marinara ed assaggiare il miglior pescato
della Costa d’Amalfi.
Cetara sorge ai piedi del monte Falerzio, incastonata in una profonda e
verde vallata, circondata da terrazzamenti di vigneti e agrumeti. Un
gruppo di piccole case che si apre a ventaglio sulla fascia
pianeggiante, a livello del mare. Il suo nome deriva da
Cetaria: tonnare; o da
Cetarii: pescatori e venditori di pesce; o ancora da
cetarium: stabilimento per la salagione e conservazione del pesce. Primeggia su tutti, la
Torre Vicereale che, costruita
nel XVI secolo a scopo difensivo, ancora oggi si erge sulla spiaggia di
Cetara con tutto il fascino del suo portato storico.La
Chiesa di San Pietro Apostolo, risalente al IX
secolo, in stile barocco, e successivamente impreziosita dalla cupola
ricoperta da preziose maioliche, è la prima immancabile sosta da fare
durante l’esplorazione di questo magico borgo.Da vedere anche la
Chiesa ed il Convento di San Francesco,
entrambi risalenti al 1300. Nella Chiesa potrai ammirare incantevoli
affreschi; mentre il Convento, costituito da un chiostro e diverse
celle, ospita oggi un ristorante ed è la sede del comune di Cetara. Di
più recente costruzione, ma di non meno interesse e rilievo delle
precedenti, è la
Chiesa della Madonna di Costantinopoli, costruita nel 1800 e ristrutturata nel 1921 in seguito ai danni subiti a causa di una violenta alluvione.
La piccola spiaggia di Marina di Cetara luogo ideale dove fermarsi per fare un bagno nelle acque limpide e
tranquille di Cetara, godendo della cartolina paesaggistica che il borgo
regala, tra la Torre Vicereale che sembra vigilare sui bagnanti, ed i
caratteristici gozzi e pescherecci ormeggiati nel porto.Alle spalle del porto sorge inoltre la Spiaggia del Porto.Altra spiaggia, più selvaggia e quasi nascosta, al riparo della torre, è la Spiaggia di Lannio alla quale si può accedere solo a pied
🍝CONSIGLI
CULINARI: Il centro di Cetara brulica di ristoranti e bar che offrono
il
miglior pescato delle acque di Cetara. Diversi i locali dove poter
decidere di fermarsi per una deliziosa pausa pranzo o per la cena.
Potrai decidere di gustare un buon panino a base di tonno, una
frittura servita nel tipico cuoppo, oppure lasciarti deliziare con i
migliori piatti preparati da bravssimi chef. Alcuni dei migliori posti
dove potrai gustare le prelibatezze cetaresi, sono: Ristorante Acquapazza, Ristorante Al Convento, Ristorante San Pietro, Pane e Coccos, Ristorante Falalella, La frittura del Golfo, Marepizza, Cetara Punto e Pasta.
 |
Foto presa da internet
|
 |
Lungo la costa
|
Maiori è uno dei principali comuni della Costiera
Amalfitana. L’UNESCO ha dichiarato dal 1997 Maiori, assieme alla Costa
d’Amalfi, Patrimonio dell’Umanità.
Maiori possiede la spiaggia più lunga dell’intera Costiera, 1 km,
dovuto all’alluvione del 1954 e una spiaggia più piccola ad Erchie,
oltre a varie minori come la Spiaggia di Glauco, Capo d’Orso o Cala
Bellavia.
Un alternativa alla spiaggia è percorrere sentieri alla scoperta della Costiera Amalfitana: I
l Sentiero dei limoni:
conduce da Maiori a Minori, attraverso il villaggio di Torre. L’antico
sentiero che unisce Maiori e Minori è uno dei luoghi più affascinanti
della Costiera Amalfitana. Attraversandolo potrete ammirare le
coltivazioni di limoni, sentire il profumo di questi agrumi ed entrare
in contatto con la tradizione, la storia e la natura della Costiera
Amalfitana. Consigliato per godere di un panorama
mozzafiato sulla costiera con scorci da sogno,camminando tra limoneti e
viti e respirare l’aria della natura, scattare foto panoramiche e
spettacolari.Il percorso dura circa un oretta,la difficoltà è
medio-bassa anche se in entrambi i versi, divise lungo il percorso e in
particolare alla partenza, ci sono diverse scale
da salire e da
scendere (circa 400 per direzione).Partiamo dalla collegiata di Santa
Maria , pian piano lasciamo alle spalle salendo le scale di via Vena
appoggiate sul ripido costone roccioso.Usciti dall’abitato incontriamo
una ricca e variegata vegetazione,
sintesi della macchia e della civiltà mediterranea, tra cui i
caratteristici alberi di “sciuscelle”, nome locale delle carrube, gli
ulivi e le viti.Alcuni minuti e giungiamo in una splendida vallata
circondata da terrazzamenti, la strada si fa lieve e ovunque iniziamo a
scorgere alberi di limoni e amabili casette.Pochi passi e giungiamo nel
pittoresco villaggio di Torre, nel Comune di Minori.Attraversiamo quindi
tutto il borgo fino a giungere in una terrazza panoramica che si
affaccia su Minori, il belvedere della “mortella”,poco distante un bivio
ci propone una scelta, a sinistra si scende a Minori, a destra si torna
a salire per raggiungere lo splendido campanile dell’Annunziata,
edificio del XII sec, da cui potrete proseguire per altre strade e
sentieri e godere di altri magnifici punti di vista.
🍝CONSIGLI CULINARI:La città di Maiori è la vallata più grande ed offre numerosissime
attività di ristorazione sia sul lungomare sia nel centro cittadino che
si snoda perpendicolmente. E’facilissimo girare nei vicoli ed imbattersi
in trattorie o take away con le specialità del posto. Nei periodo di
festa è facilissimo trovare la Melanzana al Cioccolato, un dolce strano.Tra i migliori:
Torre Normanna ,
Capo d'Orso,
Ristorante pineta 1903,
Mammato,
Sole ,
Masaniello,
Enjoy bistrot.
 |
Sentiero dei limoni
|
 |
Maiori |
L’abitato,
di piccole case bianche che si snodano lungo la costa o che si adeguano
ai terrazzamenti assolati dei rilievi retrostanti, immergendosi nel
verde degli orti o dei limoneti.Tra le maggiori attrazioni : la Villa Romana marittima splendido esempio di villa d’ozio di epoca imperiale conservata nelle
sue strutture e in parte con le sue ricche decorazioni. Altro monumento
simbolo della città è la Basilica di Santa Trofimena,
che conserva le reliquie della Santa martire, le prime giunte in
Costiera Amalfitana.Particolarmente graziosi sono il villaggio di Villa
Amena, con l’antichissima chiesetta di San Gennaro, e il villaggio di
Torre che, con la chiesa di San Michele, è il cuore dello splendido “sentiero dei limoni”(per il percorso vedere Maiori).Molto suggestivo è il sentiero delle antiche cartiere,
raggiungibile attraverso la strada carrabile fino in fondo alla valle
minorese e percorrendo poi l’antico percorso che si snoda verso la località Auriola.
🍝CONSIGLI
CULINARI: È conosciuta come “Città del gusto” per i suoi dolci tipici, i
suoi
ristoranti e pasticcerie. Minori in passato era caratterizzata dai
mulini, che hanno dato origine alla tradizione per la pasta fatta a mano
che potete assaporare nei ristoranti tipici della zona.La
coltivazione di limoni dei suoi ricchi terrazzamenti alimenta la
produzione artigianale del famoso limoncello e le opere d’arte dolciarie
come: Delizie al Limone, profiteroles, Babà al limoncello, Tiramisù al
limone.

 |
Basilica di Santa Trofimena |



 |
Villa Romana
|

Posizionata a 350 metri dal mare, Wagner ambientò parte del suo
Parsifal e Lawrence scrisse il suo capolavoro
L’amante di Lady Chatterley. Perfetta sintesi tra arte e musica, da meritare il riconoscimento nel
patrimonio dell'UNESCO, nonché l'appellativo di "Città della Musica",in onore del quale, ogni anno, si svolge il
Festival Internazionale di Musica.
Tra le diverse costruzioni storiche che insistono nell’area di Ravello,
il Duomo
non può che rivestire un’importanza fondamentale una delle (ex)
cattedrali più antiche d’Italia,la sua prima costruzione risale
addirittura al 1086.
Villa Rufolo con le sue indescrivibili terrazze fiorite e sede del palco a picco sul
mare del Festival, e
Villa Cimbrone, famosa per il suo emozionante
Belvedere, da cui si gode il più bel panorama del mondo; Piazza Fontana
Moresca e, completano il quadro, il suggestivo intreccio di stradine,
che emanano fascino e catturano i visitatori trasportandoli in un’altra
dimensione, quella del sogno, accompagnati da musica anche all’alba, con
il tradizionale concerto.







 |
Villa Cimbrone
|





Ha conservato il suo caratteristico aspetto di borgo di pescatori, è il
secondo paese più piccolo d’Italia. La deliziosa piazzetta Umberto sulla quale
si affaccia la Chiesa di San Salvatore dà direttamente sul mare,
mentre le altre case si arrampicano lungo le pareti della collina dalla
quale si gode di una fantastica vista della Costiera. E’ Attraversato dal fiume Dragone, ha una piccola spiaggia
raccolta e protetta da dove, la sera, partono per la pesca le lampare,
che nella notte costellano il mare di mille punti luminosi. Nel borgo è
davvero difficile privilegiare un itinerario; la sua unicità è data
dalla compatta bellezza del tessuto urbano, dall’intrico di vicoletti, scalinatelle
e archi, dal contrasto di luci e ombre dei suoi caratteristici
piazzali, dal biancore degli intonaci, dal colore dei giardini e degli
orti ancora diffusi tra le case.La Collegiata di Santa Maria Maddalena Penitente è
situata sul promontorio che domina il borgo, con una straordinaria
vista sul golfo di Salerno, uno dei punti più belli della Costiera
Amalfitana.
🍝CONSIGLI CULINARI: Le numerose attività di ristoro in piazzetta e nei vicoli offrono la
possibilità di gustare i piatti tipici costieri.Anche in questo caso è possibile
mangiare quasi in spiaggia o scegliere ristoranti e take away più
nascosti nel caseggiato tipico atranese. Tra questi vi sono:
ristorante paranza,
Le palme,
Il veliero,
Ristorante Pizzeria Mistral.
Il giorno della festa patronale
in onore di Santa Maria Maddalena il 22 luglio potrai assaggiare
la specialità gastronomica unica di Atrani, il sarchiapone, la zucca
lunga ripiena e cotta al forno.
 |
Foto presa da internet
|
Consigliatissima è una passeggiata tra i vicoli del centro storico,
tra gli slarghi che di tanto in tanto incontrerete e sulle scale che
portano ai quartieri alti, sarete assaliti da profumi e scorci
indimenticabili. Nel versante meridionale della piazza è collocata la fontana di S. Andrea Apostolo
realizzata nel 1760. La sua attuale collocazione risale alla fine del
1800 quando fu trasferita dalla posizione originaria ai piedi della
scalinata del Duomo.Il fitto reticolato di viuzze e gradini è dominato dal Duomo di Amalfi; dal suo portico potrete accedere al Chiostro del Paradiso e alla Basilica del Crocifisso,
la prima cattedrale amalfitana oggi sede dell’importante Museo
diocesano di Amalfi.Da qui si può scendere nella preziosa cripta,
tempestata di ornamenti, che custodisce le spoglie del santo,
trasportato ad Amalfi dai Cavalieri di Malta che lo prelevarono da
Costantinopoli.Dalla piazzetta si può proseguire verso il Municipio e il
Museo Civico presso il quale sono conservate le Tavole Amalfitane,
il più antico statuto marittimo italiano redatto ad Amalfi intorno
all’XI secolo (rimase in uso fino al Cinquecento). Dall’altra parte
rispetto al Municipio c’è via Genova, il corso principale
affollato di negozi tra i quali spiccano quelli specializzati nella
famosa carta di Amalfi, estremamente pregiata e lavorata a mano. Nella
cosiddetta Valle dei Mulini si trovano, tuttora, le antiche cartiere, il Museo della Carta e un mulino del 1350, uno dei più antichi d’Europa. Nella Riserva Naturale Valle delle Ferriere sono
presenti i ruderi di antiche ferriere medievali, caratterizzata da un
ambiente naturale che ha consentito la sopravvivenza di alcune piante
molto rare. Posto unico al mondo con spettacolari cascate e percorsi
d’acqua.
🍝CONSIGLI CULINARI: la pasticceria più antica della costiera e' la
pasticceria Pansa 1830 che
da cinque generazione impreziosisce di sapori e profumi una delle
piazze più belle del mondo.L’altro laboratorio storico di Amalfi è la
Pasticceria Savoia,
anche qui ottimi prodotti nel solco di una lunga tradizione di famiglia
e in particolare la gelateria, tra le migliori della Costa d’Amalfi.Tra i ristoranti troviamo
Ristorante la Caravella,
Ristorante Lido Azzurro,
La taverna del duca,
Al cancelletto,Taverna Buonvicino,
Pizzeria donna stella,
La rua takeaway,
La Taverna di Masaniello,
La Perla
,

 |
Piazza Duomo con la fontana di Sant'Andrea
|

 |
Duomo |











 |
La valle delle ferriere |
 |
Lungo la costa
|

 |
|
 |
|
Pittoresco e suggestivo borgo di pescatori, Conca dei Marini, come tutti
gli altri comuni della Costiera Amalfitana, ha legato le sue vicende
alle vicende dell'antica Repubblica marinara di Amalfi: le cronache del
tempo, infatti, descrivono i conchesi come abili marinai ed esperti
commercianti, potendo disporre, tra l'altro, di ben 27 grandi galeoni.
Le sue tipiche abitazioni in stile mediterraneo, dalle volte a botte e
muri in calce bianca, con splendidi balconi fioriti ed una vista
spettacolare sul mare, i terrazzamenti coltivati a limoni e pomodorini
del piennolo, la tranquillità e la fresca brezza marina hanno fatto di
Conca dei Marini il "buen retiro" ideale per gli amanti della
discrezione e della tranquillità.Tra i siti di maggior interesse artistico e naturalistico, non possiamo non segnalare:
il Monastero di Santa Rosa da Lima qui, secondo la tradizione, fu realizzata la squisita sfogliatella Santarosa, farcita con crema e pezzi di frutta.La Chiesa di San Pancrazio, circondato da uno splendido uliveto,la Cappella della Madonna della Neve
incastonata nella roccia a ridosso della spiaggia di Marina di Conca,
protettrice dei marinai. La leggenda vuole che l'altorilievo
raffigurante la Madonna sia stato trovato dai marinai conchesi sulla
spiaggia di Costantinopoli, dopo il saccheggio da parte degli Ottomani.
Sicuramente da non perdere nel vostro viaggio in Costiera è la Grotta dello Smeraldo. L’acqua illuminata dai raggi del sole, che penetrano
sotto la superfice dell’acqua, vi lascerà a bocca aperta. Inoltre Conca dei Marini è mare e terra, splendide viste su
Capri ed il Tirreno infinito. Passeggiare lungo i tanti sentieri o
immergersi nelle acque limpide delle tante cale che la caratterizzano.
🍝CONSIGLI CULINARI: patria della Sfogliatella Santa Rosa, nata nel Convento situato a Conca
di Sopra ,potrete assaggiarla nel piccolo
Bar Santa Rosa. Spesso in estate si tiene inoltre il Santarosa street food,percio' monitorate su internet le date dell'evento!
 |
Conca dei marini (foto presa da internet)
|
 |
Grotta dello smeraldo(foto presa da internet)
|
Furore è uno di borghi più suggestivi della Costiera
Amalfitana. Ė patrimonio dell’ UNESCO e fa parte dei borghi più belli
d’Italia. Conosciuta soprattutto per il suo suggestivo Fiordo
che, ogni anno, diventa meta dei più grandi tuffatori di tutto il
mondo, è anche la patria di uno dei vini più apprezzati al mondo: il Fiorduva.
Passeggiando
tra le strade di Furore, potrai ammirare il borgo marinaro
con il suo grappolo di casette aggrappate al fianco di una parete del
fiordo, la vecchia cartiera, il mulino, la chiesetta nella roccia, le
scalinatelle sfuggenti, il sentiero perduto nel bosco ed il monazeno di
Anna Magnani. Molti sono i siti di interesse storico ed architettonico
come l’ Eremo di Santa Barbara, è un sito monastico rupestre
dell’Alto Medioevo (situato nei pressi della Grotta di Santa Barbara)di
cui oggi restano solo alcuni interessanti ruderi.Dalla contrada di S.
Elia a Furore parte la passeggiata dell'amore,
il percorso è breve ma intenso.Si Inizia con un ampia veduta sul mare
della divina Costiera e apre il cammino con un bronzo che raffigura due
innamorati.Le maioliche sul poggio finale, nel mezzo di una
panoramicissima
piazzola, invitano a riflettere sul tipo di Amore che si prova e che si
vive.
🍝CONSIGLI CULINARI: A Furore sarà facile trovare diversi ristoranti ed agriturismi, dove
potrai deliziarti con i più bravi chef della Costa d’Amalfi. Tra questi: Agriturismo Sant’Alfonso, Ristorante L’Incanto, La Locanda del Fiordo, Hosteria di Bacco, Biancazita Ristorante-Enoteca,
Ristorante Fico d’India.
 |
Fiordo |
Una
splendida terrazza sulla Costa d’Amalfi, meta di escursionisti ed
amanti della buona tavola. Da qui, infatti, partono molti percorsi da
trekking, tra cui, dalla frazione di Bomerano, l’ormai famosissimo
“sentiero degli dei”
che, attraverso una spettacolare e suggestiva passeggiata sui Monti
Lattari affacciati sul mare costiero, conduce a Positano.Un percorso
altrettanto suggestivo, immerso nel verde dei boschi e delle felci dei
Monti Lattari, è quello che attraversa il
Vallone delle Ferriere, che prende il nome dai ruderi delle ferriere di origine medievale.
 |
Sentiero degli dei
|
Praiano è un antico borgo di pescatori adagiato
sulla dorsale che dal monte S. Angelo scende a tre Pizzi, verso il Capo
Sottile, in una delle piùbelle insenature della Divina Costiera al
centro tra Amalfi e Positano. E’ una località dal clima particolarmente mite, di rara bellezza con
le sue coste frastagliate a picco sul mare, le insenature tra piccoli
arenili, le cale e calette che permettono di godere della carezza delle
acque soltanto a chi conosce o riesce a scoprire i rivoli di scale che
tra ulivi, pini, oleandri e buganvillee portano al mare. Marina di Praia, con il porticciolo di pescatori, la
chiesetta dell’Annunziata, le cento barche al sole, le reti sparse e le
piccole case bianche abbarbicate alle pareti rocciose, spesso
ingentilite da chiazze di verde. Nella frazione di Praiano Vettica Maggiore si trova la Spiaggia della Gavitella,
la più illuminata della Costiera Amalfitana, perché il sole tramonta
tardi. Potete decidere di raggiungerla a piedi e durante il cammino
potrete ammirare scorci e angoli suggestivi. Arrivati alla spiaggia
potrete godere di una spettacolare vista su Positano, Capri e le Isole
de Li Galli. Consigliao di trattenervi qui per ammirare il
tramonto, un bellissimo spettacolo di luci e colori da non perdere.
Consigliato
anche un tour in barca per scoprire anche luoghi magici e nascosti, da
cui si arriva solo via mare, come: la magnifica Grotta marina di Suppraiano,
che si raggiunge via mare partendo da Marina di Praia con tour guidati.
Potrete ammirare lo spettacolo della natura, le stalattiti e i giochi
di luci, colori e riflessi creati dell’acqua. Mozzafiato anche Le Grotte dell’Africana,
da sempre centro della vita notturna Costiera. Una grotta spettacolare,
scavata nella roccia a picco sul mare, che ospita una discoteca chic
per chi ama gli spettacoli di burlesque e la musica live.,
Positano
è un antico borgo marinaro, divenuto una delle
più eleganti e note stazioni climatiche della Costiera Amalfitana, che
sorge in una stupenda e suggestiva posizione panoramica lungo uno dei
tratti costieri più belli della penisola sorrentina, e precisamente al
centro della baia tra Punta Germano e Capo Sottile. Il suo abitato,
unico nel suo genere perché concepito su asse verticale, si arrampica,
in un’incredibile piramide, su un contrafforte dei Monti Lattari,
adagiandosi a ventaglio su splendide terrazze che degradano in una cala
romantica, conferendole la caratteristica fisionomia di un presepe: un
sogno seducente di piccole case bianche addossate l’una sull’altra e
sospese tra mare e cielo,
di oasi di palme orientali, di macchie e agrumeti nei caratteristici
terrazzamenti da cui spiccano le affascinanti cupole come quella
bellissima in maiolica colorata della
chiesa di Santa Maria Assunta,
patrona della città. Poi il mare blu cobalto che riesce sempre a
rinnovarsi inventando nuovi ricami tra rocce a strapiombo che vanno a
fondersi con arenili scuri e finissimi.
Positano è il luogo ideale dove abbandonarsi alla dolce vita,mare e shopping.
La sua spiaggia principale è Marina Grande su
cui si affaccia gran parte del paese e dove sfociano come torrenti i
suoi pittoreschi vicoli. Poco distante dal centro raggiungibile a piedi
c’è la spiaggia di Fornillo chiusa scenograficamente dalla Torre
di Fornillo e dalla Torre di Trasita; nella stessa
direzione, raggiungibili via mare, ci sono le stupende spiaggette di
Scogli Piani, Cavone e Remmese.Ad est della città invece, avvolte dalla
macchia mediterranea, la costa è avvolta da tantissime
spiaggette: Laurito, San Pietro, Arienzo, Fiumicello, La Porta, Torre
Sponda. Da Positano, inoltre, si possono programmare escursioni marine
verso le vicine Isole Li Galli, la Marina del Cantone, la Baia di
Ieranto.
La Moda Positano
è ormai famosissima in tutto il mondo,uno stile di abbigliamento unico,
che unisce in maniera inimitabile materiali naturali, colori vivaci e
decori floreali e per la tradizione secolare della tessitura del lino e
della canapa unita a quella del ricamo e dell’uncinetto.Nelle botteghe
di Positano gli originali sandali in cuoio sono realizzati al momento e
su misura da abili ed esperti artigiani.
Inoltre e' il punto di partenza(o ritorno) per il
Sentiero degli Dei,
che partendo da Agerola raggiunge, sulle colline di Positano, il
bellissimo borgo di Nocelle con la sua caratteristica piazzetta
antistante la chiesa di S. Croce.
Numerosi sono i festival di musica, arte, teatro e danza oltre alle serate di degustazione in strada come l’ormai tradizionale Festa del Pesce a Fornillo e Positano Streetfood.
Le
isole Li Galli
compongono un piccolissimo arcipelago tra Capri e Positano, uno dei
luoghi più suggestivi non solo della Campania, ma di tutto il
Mediterraneo. A formare l’arcipelago tre isole, Gallo Lungo, La Rotonda e
La Castelluccia,
e insieme integrano una zona marina protetta estremamente suggestiva.
Secondo una vecchia toponomastica, l’arcipelago tre-insulare veniva
chiamato Le Sireneuse, perché secondo una risalente
leggenda era abitato da splendide sirene, che con il loro canto
riuscivano ad ammaliare i marinai di passaggio, con un ovvio riferimento
anche al viaggio di Ulisse.
Attualmente e' in mani di privati, dopo essere appartenuto nell’ultimo
secolo a due famosissimi ballerini russi, tra i quali Rudolf Nureyev.
🍝CONSIGLI
CULINARI: A fare da padrone in cucina sono sicuramente le specialità di
mare; la scelta tra i ristoranti di qualità è ampia, alcuni tra questi,
in centro, sono La Buca di Bacco, Da Vincenzo, Covo dei Saraceni, Max, La Cambusa, Al Palazzo, La Rada, Next2, Li Galli e La Sponda; poco fuori dal centro l’ottima Taverna dei Leoni e il ristorante stellato Zass all’interno del lussuoso Hotel San Pietro.
Nei
borghi e frazioni collinari di Positano il menù cambia e si può
assaggiare anche dell’ottima carne, come ad esempio nel ristorante
La Tagliata in posizione panoramica tra Montepertuso e Nocelle. Per un buon dolce in una suggestiva cornice c’è
La Zagara con il suo bel terrazzo giardino.

 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
 |
Li Galli Olio, limoni e vini D.O.C., ecco le specialità della Costiera Amalfitana. Il limone di Amalfi si chiama sfusato
(per la forma affusolata) ed è tutelato dall’Indicazione Geografica
Protetta (I.G.P.). È tra le varietà più ricche di Vitamina C e, per
l’aroma particolarmente intenso e la ricchezza degli olii essenziali,
viene utilizzato per la produzione del limoncello, oltre che per
conserve e torte. Ma la Costiera vanta anche la primogenitura degli ndunderi,
fatti con farina di farro e caglio e riconosciuti dall’Unesco come una
delle prime paste codificate. Non è un caso che i primi pastifici siano
stati aperti proprio in questa zona, e che da Maiori partirono i
maccaronari per poi avviare la produzione della pasta a Gragnano. Famosi e apprezzati anche gli scialatielli, pasta a base di farina, latte, basilico tritato finissimo, olio, formaggio grattugiato, pepe e sale. Altro must della zona è la Colatura di alici di Cetara,
evoluzione del Garum romano, una salsa derivante dal processo naturale
di conservazione delle alici. La procedura per ottenere questa
specialità della tradizione culinaria cetarese è estremamente lunga
(dura da maggio a dicembre). E poi c’è il latte prodotto a Tramonti, dove le mandrie sono allevate allo stato semibrado, e da cui ricavano magnifici fiordilatte, ricotte, provole e caciocavalli. Ma piatti esemplari (per semplicità e gustosità) sono anche il pescespada cotto in foglie di limone, la parmigiana di alici e la genovese di tonno, totani e patate. |
Nessun commento:
Posta un commento