- TRIESTE
- Castello di Miramare
- Piazza della Borsa
- Piazza Unita' D'Italia
- Molo Audace
- Borgo Teresiano
- San Giusto
- Corso Italia e via Carducci
- Buffet triestini e bere un caffe' a Trieste
- Museo Revoltella
- Faro della Vittoria
- Tram di Opicina
- Risiera di San Sabba
- Info generali
- MUGGIA
- UDINE
- Piazza della Liberta'
- Piazza Cristoforo e via Sarpi
- Piazza Matteotti
- Osterie storiche
- Castello di Udine
- CIVIDALE DEL FRIULI
TRIESTE
Nel Natale 2020 Fra decide di regalarmi un weekend a Trieste in quanto e' una delle zone del Nord Est ancora inesplorate da noi. Peccato avermelo regalato nell'anno della pandemia, infatti abbiamo dovuto spostare piu' volte questa gita che finalmente si e' avverata solo nel 2022!
Castello di Miramare[ torna al menu ]
E' gia' pomeriggio quindi ci incamminiamo subito verso il vicino Castello di Miramare che dista a soli 15 minuti dall'hotel(ci sono comunque dei parcheggi all'esterno vicino all'entrata).Arriva presto il buio,prendiamo la macchina e raggiungiamo il centro, i parcheggi sono tanti e vicini al centro ma ovviamente per la maggiorparte a pagamento.
Piazza della Borsa [ torna al menu ]
Ci troviamo così in Piazza della Borsa con la bellissima fontana del Nettuno la statua di D'Annunzio ed intorno tanti mercatini di artigianato.Piazza della Borsa |
Statua del Dio Nettuno |
C.C.I.A. Camera di Commercio,Industria,Artigianato,Agricoltura |
Piazza Unita' D'Italia[ torna al menu ]
Proseguiamo la passeggiata verso il cuore della citta' : Piazza Unita' D'Italia.Molo Audace[ torna al menu ]
Torniamo verso il parcheggio forse perche' un po' complice il freddo siamo veramente stanchi e ovviamente infreddoliti, quindi passiamo davanti alla piazza dove si snoda il Molo Audace che prende il nome dalla prima nave che riuscì ad entrare nel porto di Trieste dopo la fine della Prima Guerra Mondiale. La rosa dei venti in bronzo presente sul molo è stata ottenuta dalla fusione di una nave austriaca affondata dalla Marina Italiana.Borgo Teresiano[ torna al menu ]
Sempre sul lungo mare non si puo' non vedere il Borgo Teresiano con il canale e le barche colorate.
San Giusto[ torna al menu ]
Il giorno seguente decidiamo di raggiungere la parte alta per poter visitare la Cattedrale di San Giusto,la chiesa più importante di Trieste. La chiesa è il risultato dell’unione della Chiesa di Santa Maria e di quella dedicata a San Giusto avvenuta negli anni tra il 1302 e il 1320. La lapide sopra la porta ricorda il bombardamento austro-inglese del 1813 contro le truppe napoleoniche che si nascondevano nel vicino Castello. Alcune palle di cannone sono visibili nel muro del campanile, che ingloba anche i resti del propileo di un tempio romano e un’edicola con la statua di S. Giusto. A sinistra della Cattedrale di accede al Battistero e al Museo con il Tesoro che comprende anche “l’alabarda di S. Sergio” portata a Trieste dai reduci della prima Crociata. Accanto alla Cattedrale c’è il Castello di San Giusto, l’altro simbolo di Trieste (1468), voluto dagli imperatori d’Austria come sede per difendere e controllare la città.Monumento ai caduti di Trieste |
Antiche colonne di San Giusto |
All'interno dell'entrata al castello |
Corso Italia e via Carducci [ torna al menu ]
Il restante tempo lo trascorreremo tra le vie del centro tra Corso Italia e via Carducci che sono fondamentalmente le vie dello shopping, inoltre troveremo ancora i mercatini natalizi che si snodano lungo le vie del centro.Teatro Romano |
Buffet triestini e bere un caffe' a Trieste[ torna al menu ]
Non possiamo andarcene da Trieste non prima di aver testato un'altra "attrattiva" tipica della zona: la cucina Triestina. La secolare influenza austro-ungarica è ben presente tanto che a leggere i menù potreste pensare di essere finiti a Vienna o Praga. Per fortuna il mare permette valide alternative alla cucina di sola carne, patate e verdure tipica della Mitteleuropa.Museo Revoltella[ torna al menu ]
Il Museo Revoltella si trova nel centro di Trieste a 400 metri dalla Stazione Marittima. Prende il nome dal fondatore, il barone Pasquale Revoltella figura cittadina di spicco, che alla fine dell’Ottocento dona alla città il suo palazzo con tutte le opere d’arte.
Faro della Vittoria [ torna al menu ]
Costruito nel 1923, in pieno fascismo,il faro della Vittoria commemora i marinai italiani caduti durante la Prima Guerra Mondiale ma è evidente, nei simboli e nei materiali usati, anche la celebrazione la vittoria italiana contro l’Impero Austro-Ungarico.
Tram di Opicina[ torna al menu ]
Il Tram di Opicina sferraglia per il centro di Trieste e si arrampica fino all’altezza di 348 metri sulle alture del Carso che sovrastano la città giuliana. Si tratta di una trenovia unica nel suo genere, in funzione a Trieste fin dal 9 settembre 1902, che collega il centro di Trieste ad Opicina, nel Carso triestino.Il consiglio e' di scendere all'altezza dell'Obelisco intitolato a Francesco I d'Austria e fare una bella passeggiata sulla strada Napoleonica. Purtroppo nel 2022 e' ancora chiuso a causa di un incidente avvenuto nel 2016 in cui due convogli si sono scontrati frontalmente.
Risiera di San Sabba[ torna al menu ]
La risiera di San Sabba era uno stabilimento per la pilatura del riso dal 1913 al 1943 , ma dopo l’8 settembre i nazisti lo trasformarono in campo di prigionia per la deportazione e l’eliminazione con le armi o il forno crematorio di ostaggi, partigiani, detenuti politici ed ebrei. Più di 3.500 persone furono uccise e 8.000 deportate nei campi di sterminio del Nord Europa. La ciminiera e il forno furono fatti saltare dai nazisti nel tentativo di nascondere il loro crimine ma la loro presenza è stata testimoniata dai sopravvissuti. Dove si trovava il forno oggi c’è una targa metallica. La Risiera oggi è un Museo in cui le sezioni, già nei nomi, ricordano la terribile funzione di questo luogo: la “Cella della morte“, le “micro-celle“, dove le persone venivano stipate come animali, la “Sala delle Croci”. Sui muri restano le scritte sbiadite ma molte testimonianze sono presenti nella “Sala delle Commemorazioni”.INFO GENERALI[ torna al menu ]
COME ARRIVARE A TRIESTE : Pianifica-viaggio/Come-arrivare-TriesteMUGGIA
[ torna al menu ]
Muggia è una piccola località che si trova a sud di Trieste, nell'ultimo lembo di terra italiano prima di entrare in Slovenia.
Dista infatti solo 14 km da Capodistria e 30 km da Pirano.
A Muggia, oltre ad una bella passeggiata sul lungomare e il centro storico, è imperdibile una visita al Castello,
risalente al Trecento e dal quale si ammira una bellissima vista su
tutta la località! E' attualmente abitato, ma i proprietari aprono le
porte durante le giornate FAI. Consigliamo anche la visita al Parco Archeologico di Muggia Vecchia, dove potrete visitare i resti dell'antico borgo, abbandonato nel corso degli anni perché gli abitanti si spostarono verso il mare.
Castello |
SITO UFFICIALE : https://www.turismofvg.it/it/muggia
UDINE
Piazza della Liberta'[ torna al menu ]
Il terzo giorno lo dedichiamo ad Udine che dista ad un'ora da Trieste.Piazza Libertà accoglie anche la bellissima Loggia del Lionello,
di stampo gotico e in grado di lasciare a bocca aperta con le sue
imponenti colonne e i suoi marmi.
Piazza Cristoforo e via Sarpi [ torna al menu ]
Prima di cenare ci perdiamo tra le vie arrivando fino a Piazza Cristoforo dove hanno sede le universita' di Udine e dove si trovano i resti delle mura. Torniamo indietro poi percorrendo via Sarpi costeggiata da numerosi negozi e osterie tra cui le piu' storiche.
Piazza Matteotti[ torna al menu ]
Arriviamo in Piazza Matteotti, altresì detta Piazza San Giacomo. Qui vi sono bar e ristoranti dove assaggerete le specialità della cucina locale; tutt’intorno si sviluppa un suggestivo portico. Al centro dello spiazzo sorge un monumento di grande importanza, la Fontana di Giovanni da Udine. A fianco c’è la Chiesa di San Giacomo, con il primo orologio pubblico della città. Se vi piace lo shopping, ricordate di fare una sosta presso i tanti negozietti disseminati nell’area!Osterie storiche[ torna al menu ]
Centro geografico di una regione che conta 10 zone DOC e 4 DOCG, per una produzione totale di 80 milioni di bottiglie l’anno, Udine non può infatti mancare di onorare questa tradizione vitivinicola e lo fa egregiamente con numerose osterie storiche che offrono anche le specialità della gastronomia locale. Tra le osterie piu' famose troviamo : Osteria al Marinaio ,Al cappello, Osteria al vecchio stallo, Pieri Mortadele, Ai Barnabiti, Al fagiano, Al canarino, Frasca di citta', Da pozzo , Da Brando, Osteria alla ghiacciaia, Trattoria ai frati. Sui loro tavoli in legno non è raro il gioco della briscola o del tresette e talvolta scappa anche qualche giro di morra, nonostante sia proibita dal 1928. Ma, si sa, le tradizioni son dure a morire...Al cappello |
Castello di Udine[ torna al menu ]
L'ultimo giorno veniamo svegliati dai raggi di un bellissimo e caldo sole che finalmente ha cacciato pioggia e nuvole, e ci da' la possibilita' di esplorare il castello di Udine(costruito agli inizi del ‘500 su un antico castrum romano come strumento di difesa,sede dei musei civici, che comprendono una pinacoteca, il Museo archeologico e numismatico, il Museo del Risorgimento, la Galleria dei disegni e delle stampe, il Museo friulano della fotografia), regalandoci una meravigliosa vista sulla citta' dall'alto. Tutto, nello scenario, suggerisce maestosità: lo stesso colle su cui svetta la fortezza è alto quasi 140 metri. Si racconta che l’altura nacque per volere di Attila, che ordinò ai suoi uomini di trasportare la terra negli elmi per celebrare il saccheggio di Aquileia. Da qui si ammira anche il simbolo della città, quell’Angelo dorato che svetta dal campanile dell’antica chiesa di Santa Maria in Castello, la prima pieve di Udine, dove le coppie più romantiche scelgono di sposarsi.Riscendendo dal castello verso il centro un’altra tappa da inserire è il Palazzo Patriarcale. Il suo valore storico è enorme, poiché vi abitarono i Patriarchi di Aquileia dal 1593 al 1751. All’edificio è unito il Museo Diocesiano, con una pinacoteca e lavori intagliati nel legno. Vedrete anche la biblioteca di Udine, che ospita più di 11.000 volumi antichi.
SITI UFFICIALI : https://www.turismofvg.it/it/udine
CIVIDALE DEL FRIULI
Castello Canussio[ torna al menu ]
Un'altra meravigliosa scoperta e' stata visitare questo delizioso paesino a soli 17 km da Udine e a pochi km dal confine Sloveno.Superiamo la chiesetta dei SS Silvestro e Valentino e arriviamo in piazza Paolo Diacono, uno spazio dalla forma insolita e racchiuso all’interno del cuore della città.
Piazza del Mercato[ torna al menu ]
Su questa piazza ha sede il mercato del sabato mattina e per questo motivo, fino al 1898 è stata conosciuta come Piazza del Mercato. Il nome della piazza cambiò durante la ricorrenza dei 110 anni dalla morte dello storico longobardo che durante l’ottavo secolo scrisse l’Historia Langobardorum e che nacque proprio in questa città. Questa piazza era il foro cittadino e in epoca medievale era qui che venivano prese decisioni ordinarie e straordinarie che interessassero la cittadinanza.
Corso Mazzini [ torna al menu ]
Lungo Corso Mazzini intravediamo dei bellissimi affreschi su quello che e' palazzo Levrini Stringher che ospita la “Farmacia Storica”, all’interno della quale si possono vedere alcuni reperti dell’arte farmaceutica operata durante il XIX secolo.
Piazza Duomo[ torna al menu ]
Sfociamo poi in una piazza che ospita il palazzo comunale cittadino con la statua di Caio Giulio Cesare , omaggio del fondatore della città.In quell’epoca l’accesso al palazzo era dal piano superiore e la scala esterna veniva impiegata anche per dare comunicazione di bandi o condanne.Esattamente davanti al palazzo comunale troviamo il Duomo di Cividale del Friuli, la chiesa di Santa Maria Assunta. In questo spazio era stata costruita la prima chiesa risalente all’VIII secolo che venne però danneggiata da un grosso terremoto durante il XIV secolo.
In Piazza Duomo, troviamo anche il Museo Archeologico Nazionale, importante soprattutto per i rilievi e i cimeli longobardi.
Il Ponte del Diavolo [ torna al menu ]
Sospeso sulle acque verdi e freddissime del Natisone, il Ponte del Diavolo risale al 1442 ed è uno dei simboli di Cividale, testimone anche delle guerre che di qui sono passate, perché è stato distrutto la prima volta nel 1917 e la seconda nel 1945, anche se questa volta con danni minori. È un massiccio ponte di pietra con due grandi arcate: il pilastro centrale poggia su di una roccia naturale e, fino al secolo scorso, ogni estremità era protetta da una torre. Oggi, dall’estremità di sinistra, il borgo di Cividale con le sue casette colorate ammassata una sull’altra si ammira nel suo intero, e si può scendere anche lungo il greto del fiume grazie a una scalinata, oppure fermarsi ad assaporare l’atmosfera dal Belvedere.La leggenda narra che per costruirlo gli abitanti di Cividale abbiano chiesto aiuto al diavolo in persona, che però volle in cambio l'anima della prima persona che l'avesse attraversato. I cividalesi lo beffarono facendo passare un animale (un cane, un gatto o forse un maiale, a seconda delle fonti). La popolazione si salvò e il ponte trovò un nome appropriato.
Ipogeo e Monastero di Santa Maria in Valle[ torna al menu ]
A 7 metri sotto terra, troviamo l'Ipogeo, ricavato da una serie di cavità naturali vicino agli argini del Natisone. Durante la visita si possono vedere misteriose nicchie, loculi e mascheroni di pietra. Non è chiaro se fosse un antico carcere o un cimitero, ma rimane un luogo davvero suggestivo e ricco di mistero. Per entrarci bisogna chiedere le chiavi all'Infopoint oppure presso il Tempietto Longobardo.Sul lato sud è possibile vedere le strutture murarie più antiche, che in parte inglobano il Tempietto Longobardo,si tratta della più importante e meglio conservata testimonianza architettonica dell'epoca longobarda ed è particolarmente rilevante perché segna la convivenza di motivi architettonici prettamente longobardi con una ripresa dei modelli classici, creando una sorta di continuità aulica ininterrotta tra l'arte romana, l'arte longobarda e l'arte carolingia. Il tempietto è davvero un luogo magico: vi consiglio di ammirare gli stucchi e gli affreschi bizantini e le sei figure femminili in stucco sopra la lunetta con le viti intrecciate, tra gli esempi più delicati di arte longobarda.
All'esterno si trova l'orto del monastero ed il cimitero dove vennero trovati antichi resti compresi dei gioielli antichissimi.
Uscendo sul retro quindi costeggiamo il fiume e ci troviamo davanti alla chiesa di San Pietro e San Biagio in piazzetta San Biagio.
Perdendoci in queste carinissime viette si assapora uno stile medievale,dalla pavimentazione alla Casa Medioevale, ovvero l’edificio più antico di tutta Cividale del Friuli. Risale al 1378 ,abitata fino agli anni ’60 del secolo scorso, venne poi impiegata come un negozietto orafo. Oggi è invece aperta alle visite dei turisti.
Pranzo tipico[ torna al menu ]
Torniamo nel centro e nel cuore di Cividale per pranzare in un ristorante che facciano piatti tipici,infatti a parte al famoso Frico che adoro, non ho ancora assaggiato i deliziosi Cjarsons,quindi con una veloce ricerca su internet ricadiamo su La vigna pazza.P.zza Foro Giulio Cesare[ torna al menu ]
Nelle ultime ore che ci rimangono prima di ripartire passiamo per p.zza terme romane dove si possono intravedere dall'alto i resti della vecchia area dove c'erano appunto le antiche terme. Arriviamo infine a P.zza Foro Giulio Cesare dove ci sono alcune bancarelle che vendono alcuni prodotti di artigianato e dove faremo scorta di Frico per un anno , oltre ai biscottini eseguiti con la stessa ricetta della Gubana.Fuji intimorita dal finto cervo! |
Torniamo così verso il parcheggio che annuncera' la fine di questo bellissimo week end in terra friulana,una terra che ci ha lasciato bei ricordi e che ci ha veramente stupiti! Torneremo sicuramente a scoprire anche la parte montana e altri piccoli borghi perche' il Friuli merita tantissimo e ha tantissime perle inesplorate!
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