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MAPPA REGIONE PROVENZA |
Iniziamo col fare chiarezza di cosa si tratta quando si parla di Provenza.
Diversamente da come pensavo(e scommetto di non essere la sola), la Provenza e' un' intera regione che si estende dalla riva sinistra del basso Rodano a ovest, fin quasi all'attuale confine con l'Italia a est (la zona di Mentone, Sospello e la Val Roia non ne fecero praticamente mai parte) .
I dipartimenti che sono originati dalla antica Provenza furono inclusi nella regione amministrativa
Provenza-Alpi-Costa Azzurra che comprende i dipartimenti delle delle
Alte Alpi , delle
Alpi dell'Alta Provenza ,delle
Alpi marittime ,del
Varo , di
Vaucluse e delle
Bocche del Rodano. La Bassa Provenza abbraccia l'estremità sud-occidentale della regione,
formata da terreni alluvionali che accompagnano i
corsi inferiori del Rodano e della Durance e comprende la Camargue, la Crau e la pianura di Saint-Rémy.Culturalmente e storicamente si può anche considerare che i dipartimenti dell'Ardèche , della Drôme e la parte est e sud del Gard siano provenzali.
Ponte del 25 aprile, previsioni del tempo terribili ovunque. L'idea di visitare i campi di tulipani in Olanda salta,bene...sulla mappa dov'e' l'unico punto con il sole? Bassa Francia , perfetto, andremo li'!
Carichiamo il camper,la tatina,i viveri e sabato mattina presto si parte direzione Torino(vorremmo evitare la ressa della Liguria!) e anche se allungheremo il viaggio ,pace, salteremo la Costa Azzurra,ma vedremo altrettanti posti bellissimi strada facendo.
Faremo attenzione a non tenere l'autostrada da dopo Torino fino alla val di Susa perche' la strada statale e' parallela ed e' gratuita! Finalmente riusciremo anche ad ammirare dal camper il Forte di Exilles che la volta scorsa era completamente coperto dalla nebbia nel viaggio che facemmo a Dicembre.
Arriviamo a Monginevro,citta' montanara di confine subito dopo l'Italia, i paesaggi arrivando qui sono belllissimi,c'e' ancora la neve e fa veramente freddo oltre ad esserci una fitta pioggerellina.
Passiamo da Briançon con le sue fortificazioni di Vauban ,ammiriamo dalla strada il bellissimo Fort du Château costruito per difenserdi dagli attacchi dei Savoia.
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Briançon |
Il cielo si apre lasciandoci godere del meraviglioso paesaggio che si staglia fino al Lago di Serre-Ponçon , un lago artificiale dalle acque cristalline ricco di attivita' e aree sosta. Verso il lato sud del lago riusciamo anche a scorgere un cervo e molte aree sosta per poter mangiare con vista lago.
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Lago di Serre-Ponçon |
Siamo a quasi 6 ore di viaggio,e' ora di pranzare e troviamo questo posto veramente carino a Digne les Bains ,una delle prime cittadine dell'Alta Provenza. Prepariamo i panini e ci sediamo in riva al laghetto artificiale di Plan d'Eau des Ferréols, una bellissima area dove e' possibile fare il bagno,skate e fare molte altre attivita' sportive.
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DIGNE LES BAINS 152 km |
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Digne-les-Bains |
Castellane e Parco naturale regionale du Verdon
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Questo tragitto sembra non finire mai, ma siamo comunque affascinati dalla varieta' di paesaggi che cambiano man mano che percorriamo chilometri,dai laghi alle montagne ai paesaggi rurali scorre il tempo ad osservare questa zona magnifica.
Facciamo altri 54 km dall'ultima sosta e arriviamo finalmente a Castellane,la prima vera tappa del nostro mini viaggio. Da qui partiremo alla volta delle gole del Verdon. Andiamo all'ufficio turistico e ci facciamo dare la mappa del Parco naturale, poi giriamo tra le vie del piccolo centro e sbuchiamo sul ponte del Roc,dominato dall'imponente falesia di calcare.



Proseguiamo quindi il nostro viaggio sulla D952 accostando il fiume e trovando uno scenario decisamente piu' roccioso, da qui si percepisce gia' quanto sia meraviglioso il parco e quanto la natura abbia plasmato il territorio regalandoci scenari spettacolari di questo tipo.
Siamo orami nel cuore del
Parco naturale regionale du Verdon, e quasi arrivati a
La Palud-sur-Verdon sara' possibile seguire il percorso ad anello - Route des Crêtes - che dara' la possibilita' di osservare il panorama sul canyon dai vari Belvedere segnalati anche sulla mappa e facilmente riconoscibili dai cartelli. Con il nostro camperino che arrancava sulle salite,tra le varie foto,video ecc ci abbiamo impiegato circa 2 ore e 30 minuti.
I percorsi in realta' comprendono 3 routes:-
Route de Gorges ( D952) è caratterizzato da un terreno aspro e drammatico
con poca vegetazione ma molto suggestivo. Il percorso termina a Moustiers Saint-Marie.
- Ruote des Cretes (D23) da La Palud sur Verdon prendere la deviazione del percorso ad anello a senso unico. Fa guidare a strapiombo sul
canyon, nei vari belvedere potete godere di viste meravigliose, e
passerete attraverso alcune formazioni rocciose imponenti. Le viste
spettacolari lungo questo tragitto si hanno dall’inizio alla fine.
- Route de la Corniche Sublime (D71) è invece caratterizzata da un paesaggio verdissimo e
rigoglioso, quindi totalmente differente dagli altri due, e anche da qui
potrete avere bellissimi scorci del Canyon anche se da punti di vista
differenti. Si accede a questo percorso passando dal Pont du Galetas e
nella prima parte costeggia il lago di Sainte-Croix (un lago artificiale bellissimo in cui potete fare sport acquatici).

Che dire di questo posto....penso che le foto parlino da sole. Dire emozionante e' superficiale.L'altitudine,le vertigini nell'osservare da quella prospettiva, vedere le Aquile ed i Condor sorvolare come guardiani del loro territorio, godere di questi paesaggi in totale solitudine e con un bellissimo tramonto come a voler chiudere in bellezza la visita.
NB tra i belvedere piu' belli segnalo belvédère de Trescaïre e belvedere del dent d’Aire
Purtroppo finiamo il percorso ma un bellissimo tramonto ci accompagna per tutta la D952 affacciandosi sul Lac Saint Croix che ci ospitera' per la notte in un'area sosta libera(senza servizi) in riva al lago.
LAC SAINT CROIX 67,5 km
Non potendo godere della acque di questo lago che sara' sicuramente piu' attivo in estate(possibilita' di nuotare e di fare attivita' sportive) , ci dirigiamo verso la meravigliosa
Moustiers Sainte Marie, che e' una meta assolutamente da NON perdere!
Il parcheggio camper ed auto(Magnans Haut) e' a 5 minuti dal centro che appena si intravede da Rue de la Bourgade lascia letteralmente senza fiato! L'abitato e' arroccato tra due rupi rocciose ed attraversata da un ruscello di montagna.
"Moustiers ricorda il presepe natalizio: così incastonato tra due pareti
rocciose e sormontato da una stella che, sospesa in alto tra le due
montagne, sovrasta il villaggio.Per lo scrittore provenzale Frédéric Mistral leggenda vuole che la
stella sia dovuta a un ex voto dedicato alla Vergine Maria da parte del
cavaliere Blacas. Un crociato fatto prigioniero dai Saraceni nel 1210
che aveva promesso il dono di una stella e della sua catena al suo
villaggio, in omaggio alla Vergine Maria, semmai vi fosse tornato. "
La leggenda racconta
che il cavaliere di Blacas, per ringraziare la Vergine di essere tornato
sano e salvo dalle crociate, fece issare una stella appesa fra le due
pareti di roccia con una catena. E oggi la stella veglia ancora sulle
teste degli abitanti scintillando al sole del tramonto. -
https://www.franciaturismo.net/provenza/alta-provenza/moustiers-sainte-marie/
La leggenda racconta
che il cavaliere di Blacas, per ringraziare la Vergine di essere tornato
sano e salvo dalle crociate, fece issare una stella appesa fra le due
pareti di roccia con una catena. E oggi la stella veglia ancora sulle
teste degli abitanti scintillando al sole del tramonto. -
https://www.franciaturismo.net/provenza/alta-provenza/moustiers-sainte-marie/
Nonostante sia un piccolo villaggio ci sono molte cose da fare e vedere, intanto il centro e' un vivace intreccio di viottole in stile provenzale con negozi artigianali dove e' possibile trovare lavanda sotto ogni forma( A-D-O-R-O!), inoltre c'e' un percorso (semi impegnativo) con gradini di piccola pedata e grande larghezza che conduce al santuario e cappella Notre-Dame de Beauvoir e alla grotta di Sainte-Madeleine.Dal grazioso disordine dei tetti colorati alla moda provenzale si distacca un alto campanile,e' la chiesa Notre-Dame de Beauvoir o d’Entremont che possiede un porticato
romanico, dominato da un piccolo campanile della stessa epoca; la porta
lignea risale al Rinascimento. Le risorse locali e soprattutto la triade — acqua, legno, argilla
fine — hanno permesso abbastanza rapidamente l’istaurarsi di una
tradizione di vasai. Nel 1929 viene inagurato il
museo storico della maiolica. L’attività della maiolica e della
terracotta contribuisce al dinamismo economico regionale allo stesso
modo dei prodotti locali come il miele, la lavanda e l’olio di oliva.
La leggenda racconta
che il cavaliere di Blacas, per ringraziare la Vergine di essere tornato
sano e salvo dalle crociate, fece issare una stella appesa fra le due
pareti di roccia con una catena. E oggi la stella veglia ancora sulle
teste degli abitanti scintillando al sole del tramonto. -
https://www.franciaturismo.net/provenza/alta-provenza/moustiers-sainte-marie/
villaggio arroccato,
che si trova nel mezzo di due maestose rupi rocciose, attraversate da un
vivace ruscello di montagna. -
https://www.franciaturismo.net/provenza/alta-provenza/moustiers-sainte-marie/e
villaggio arroccato,
che si trova nel mezzo di due maestose rupi rocciose, attraversate da un
vivace ruscello di montagna. -
https://www.franciaturismo.net/provenza/alta-provenza/moustiers-sainte-marie/
MOUSTIERS SAINTE MARIE 7 km






Da Moustiers proseguiamo in direzione Roussillon passando per Puimoisson,Valensole e Manosque in cerca di una pompa di benzina e attraversando meravigliosi campi con una lavanda purtroppo ancora troppo "acerba" per regalarci quei colori da cartolina, infatti il periodo adatto per poterla fotografare e' verso fine giugno-luglio. Sicuramente Valensole meritera' una visita sia per il piccolo e delizioso centro che per il suo Museo expo della lavanda dove e' possibile pranzare a due passi dal campo e comprare prodotti . Un altro bel museo dedicato a questa pianta dalla mille proprieta' e' il Musee de la lavande a Luberon. Questo itinerario fa inoltre parte del Lavender Route secondo la Lonely Planet.
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Museo ed expo della lavanda
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Campi fioriti durante il tragitto
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Arriviamo al parcheggio Saint Joseph(per i camper e a pagamento,circa 4€ per 2 ore circa) e ci incamminiamo verso il centro, la prima tappa che troveremo sulla destra e' per il favoloso
Sentier-des-ocres , detto anche il Colorado della Provenza, effettivamente a me ha ricordato piu' che altro i colori del Bryce canyon. Questo piccolo borgo sorge su un giacimento dove a partire dal '700 inziarono ad estrarre l'ocra e con il tempo solcarono questi sentieri tra queste formazioni rocciose che anche grazie all'erosione del vento formarono molteplici forme particolari .
L'entrata del parco costa 3,5€ (il cane non paga) ed e' suddiviso in due percorsi,uno giallo ed uno rosso rispettivamente da 35 e 50 minuti. Secondo me vale la pena fare quello piu' lungo che comunque non e' impegnativo considerando che spesso ci si ferma a fare foto.
NB Evitate le ore calde e non vestitevi di bianco(o comunque colori chiari),soprattutto se avete dei bambini! Ho visto decine e decine di Oompa Loompa tinti di ocra dalla testa ai piedi sfrecciarmi a fianco, e se per me era divertente non penso lo sia stato per i genitori! 😁
è possibile visitare il
Conservatoire des Ocres et Pigments Appliqués per imparare tutto sui
pigmenti colorati, le proprietà cromatiche dell’ocra e visitare la
fabbrica. -
https://www.franciaturismo.net/provenza/itinerari/itinerario-delle-o
Il piccolo borgo di
Roussillon-en-provence e' a due passi dal sentiero des ocre ed e' facilmente visitabile in un'oretta,tra viette e negozi di artigianato,una piccola chiesetta con un belvedere ed una piazza tutto completamente immerso nei colori caldi dell'ocra.
A 7 km circa invece ,piu' precisamente a Gargas, c'e' un ex miniera con gallerie sotterranee da cui si estraeva l'ocra, alcune di queste aperte al pubblico solo tramite visita guidata.
ROUSSILLON 102 km

Sono le 17 circa e lasciamo questo paesaggio rossastro per dirigerci verso il mare,tra l'altro e' domenica e scampiamo tutto il traffico dei rientri nell'altra corsia! Strada facendo troviamo tantissimi baracchini dove vendono frutta, facciamo scorta di fragole e via verso l'area sosta sul mare di
Les Saintes Maries de la mer. Veniamo inizialmente accolti dalla pioggia ,ma il panorama circostante e' talmente bello e magico che facciamo comunque una passeggiata e poco dopo sopra di noi si presenta un arcobaleno spettacolare.
SAINTES MARIES DE LA MER 130 km


Passiamo la nottata in questa fantastica area camper, mi sveglio presto e con la scusa di portare la tatina fuori passeggiamo sul lungo mare con il venticello fresco che nel frattempo ha liberato completamente il cielo.
Carichiamo l'acqua sul camper ,paghiamo e ci spostiamo verso il centro di Les S.M.L.M.,parcheggiamo e ci dirigiamo a piedi verso il centro.
Dal 03/01 al 31/12, tutti i lunedì e venerdì dalle 8:00 alle 12:30 in Place des Gitans c'e' il Marché Provençal, un mercato all'aperto dove si trovano molti prodotti provenzali tipici,dalle spezie alle olive,ai saponi di Marsiglia,ai piatti pronti,le baguettes, vestiti e molto altro.
Sul lungomare a due passi dal centro turistico troviamo la statua dedicata ai tori Camarguesi e l'arena dove si tengono le corride che,come spiegato prima,non prevedono(per fortuna) l'uccisione dell'animale.
Dall'alto della chiesa delle Saintes-Maries-de-la-Mer,
accessibile al pubblico e raggiungibile attraverso una scala, potete
godere un bellissimo panorama su tutta la Camargue. All’interno della chiesa,
costruita tra l’XI e il XII secolo, si cela invece una cripta sotto
l’altare, rischiarata da centinaia di candele votive, dove si conservano
le reliquie delle Sante Marie (Maria Salomé e Maria Jacobé), le quali,
dopo la Crocifissione, insieme a Maria Maddalena, Lazzaro e altre figure
evangeliche, sarebbero state affidate al mare che le avrebbe portate
fin qui. Nella cripta della chiesa delle Saintes-Maries-de-la-Mer vi
affascinerà invece la statua della loro ancella egiziana Sara, la vierge noire, la santa patrona venerata dai gitani.
All'esterno della chiesa ,sopra la piccola entrata troverete una croce molto particolare,ma non solo qui,le troverete sparse per tutta la cittadina,si tratta della croce della Camargue (detta anche croix "gardiane",croce "guardiana") dal nome dei gardians,ha i due bracci e la sommità ornata da un tridente a mezzaluna, che è lo strumento (issato su una lunga picca) con cui i gardians stimolano il bestiame allevato allo stato brado. Riunisce i simboli delle tre virtù teologali, Fede (rappresentata dalla croce latina), Speranza (rappresentata dall'àncora) e Carità, rappresentata dal cuore.
Se avete il presentimento di sentirvi in un paese spagnolo non vi sbagliate affatto, tra tori,corride e paella sembrera' di esserre stati catapultati in una citta' balneare della Costa Brava. Lo ricorda anche la popolare e pittoresca
Festa dei Gitani che
si svolge ogni anno il 24 e 25 maggio. Nomadi provenienti da tutto
il mondo, celebrano con un pellegrinaggio funzioni religiose, giochi,
musica e tanti spettacoli (anche prove equestri, rodei e corride non
cruente) la loro protettrice Santa Sara. Un secondo pellegrinaggio dei Gitani a Saintes-Maries-de-la-Mer avviene in ottobre.
La primissima croce
della Camargue, realizzata da un fabbro di Les Saintes, è ancora
visibile e si trova alla sommità di una colonna di pietra a un lato del
Pont du Mort, all’ingresso occidentale del villaggio. -
https://www.franciaturismo.net/provenza/camargue/saintes-maries-de-la-mer/
Eccoci nella fantastica
Camargue, patria dei cavalli bianchi, dei tori ,dei fenicotteri e della cultura gitana.
Il
parco della Camargue fa parte della regione Provenza nel dipartimento
delle Bocche del Rodano(Bouches du Rhone) e nonostante sembri faccia
parte della terraferma e' in realta' un isola.
Si
estende per 863 mq tra paludi,lagune,risaie e saline ed e' visitabile
tramite biciclette a noleggio oppure in auto(salvo per alcune zone). Il
centro informazioni con mappe e' presente sia a Les Saintes Maries de la mer che a La Capelier.
Tra le cose da vedere troviamo il
Museo de la Camargue(con esposizioni dedicate alla storia e cutura del posto),il
Parc Ornithologique du pont de Gau
dove e' possibile ammirare tutte le specie di uccelli migratori che
pullulano queste zone umide ed il percorso lungo tutto il parco che
presenta alcuni punti strategici per ammirare la flora e la fauna.
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MAPPA CAMARGUE
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Noi
partiamo da Les Saintes Maries de la mer e seguiamo la D85A fino a
Pioch Badet,lungo questo tragitto si possono gia' notare vari stagni e
piccole lagune dove troveremo il nostro primo fenicottero asociale! Sempre lungo questa strada troviamo anche un maneggio con la possibilita' di fare passeggiate a cavallo,qui
non sara' per niente difficile trovare vari maneggi . Il Camargue
infatti è una razza di origine antica, dal mantello caratteristico
bianco/grigio, famoso per la sua capacità di adattarsi alle zone umide
ed il suo principale utilizzo è la conduzione delle mandrie di tori di
razza camarghese verso il maneggio. I tori appunto sono un'altra
icona di questa zona, anch'essi di origine Camargue,una delle due razze
bovine allevate nella zona, l'altra è la Brava o Race de Combat, una
razza da combattimento. Entrambe le razze sono associate alle tradizioni
rurali e culturali della Camargue, insieme ai gardians - pastori a cavallo che gestiscono il bestiame e ai piccoli cavalli della Camargue che cavalcano.
Una tipica tradizione popolare della Camargue è la course camarguaise
che, a differenza della corrida, non prevede l'uccisione dell'animale
ma la sottrazione di oggetti al toro da parte dei partecipanti (detti raseteurs e tourneurs), come piccole coccarde e laccetti, precedentemente legati alle corna e alla testa del toro.
Tra i punti ed i belvedere da non perdere c'e' l' Observation Point sull' Étang de Vaccarès il lago salmastro circondato dalle isolette del parco.
Proseguiamo
sulla D37 verso la parte orientale del percorso fino all'incrocio per
prendere la D36B dove c'e' un delizioso ristorante rustico e di fronte
un allevamento di tori che pascolano serenamente .



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All'altezza del Parcours sonore de Camargue
troviamo un piccolo parcheggio adatto per sostare con il camper e dove
ci fermeremo un pochino per mangiare due panini. Ci troveremo nel
silenzio piu' assoluto,in mezzo alla natura e senza neanche accorgercene
scopriamo in lontananza un gruppo di fenicotteri esattamente dietro di noi . Un momento da conservare nei ricordi piu' belli.
Non avendo la possibilita' di noleggiare bici e con il tempo non proprio clemente decidiamo di finire il tour alle saline de Giraud, con l’insediamento di due aziende legate allo sfruttamento del sale. Nel
1895 fu fondata la società Solvay, che rese possibile la produzione di
soda, che veniva trasportata ai saponifici di Marsiglia via nave
attraverso il Rodano e poi via mare. Dal punto di osservazione sulla
spiaggia si possono vedere le spettacolari montagne di sale e le distese
di sale si possono scoprire vicino alla strada.
NB sono sempre aperte al pubblico senza alcun ticket e con ampio parcheggio
Con la grande spiaggia selvaggia di Piémanson, i suoi sette chilometri
di sabbia fina e il golfo di Beauduc, Salin-de-Giraud offre al comune un
lungomare molto frequentato durante la stagione estiva.
Domaine de la Palissade
e' un parco naturale situato tra Salin de Giraud ed il litorale, si
estende su 702 ettari sulla riva destra del grande Rodano. È interamente
fuori delle dighe che proteggono la bassa Camargue dell'invasione delle
acque del fiume o del mare, cosa che gli conferisce un interesse
ecologico molto particolare, con una fauna ed una flora specifiche. Si
può scoprire l'area a piedi sui sentieri predisposti, ma anche a
cavallo. La tenuta accoglie un'esposizione naturalistica e dispone di
un'area d'accoglienza alberata per i pic-nic.
Ripartiamo purtroppo verso la via del ritorno,non tralasciando pero' Arles, una cittadina dall'impronta romanica , un tempo infatti capitale provinciale dell'antica Roma,e famosa per aver influenzato alcuni dipinti di Van Gogh.
Partiamo dalla piazza della Repubblica con la Cathédrale Saint-Trophime,considerata capolavoro romanico-provenzale,al suo interno il Tesoro che contiene frammenti di ossa di vescovi di Arles ed il chiostro.
Di fronte troviamo l'elegante Hôtel de Ville d'Arles che ospita le Cryptoportiques, sale sotteranee che risalgono alla prima colonia romana del 46 a.c,una volta adibite a magazzini e negozi.
ARLES 102 km

Appena dietro l'Hôtel de Ville d'Arles scorgiamo la deliziosa piazza du Forum all'ombra di grandi platani dove troviamo il Van Hogh cafe',luogo caro al pittore che dipinse l’esterno di questo caffè nel quadro “Terrazza del caffè all’aperto“, uno dei suoi dipinti più famosi. Riprese poi la desolazione della sala interna in un altro quadro: “Caffè di notte“. Si dice anche che Vincent Van Gogh litigò con il suo amico Paul Gauguin proprio qui e gli tirò un bicchiere!
quadro Terrazza del
caffè all’aperto, e il suo interno dell’epoca, desolato e solitario, in
un altro quadro, Caffè di notte. -
https://www.franciaturismo.net/provenza/camargue/arles/
Alla ricerca degli altri luoghi legati al pittore raggiungiamo Place Lamartine dove Van Gogh dipinse la “La casa gialla” e al cui interno si trova la famosa “Stanza ad Arles“,oggi purtroppo non molto riconoscibile in quanto la casa fu abbattuta durante la seconda guerra mondiale e ricostruita.
Spostatevi poi sul lungo Rodano, meglio se di notte, per andare a trovare l’angolazione da cui dipinse la straordinaria “
Notte stellata“. La
Fondazione Van Gogh è una fondazione senza scopo di lucro con sede ad Arles, in Francia, dedicata al lavoro e all'eredità del pittore.
Risaliamo per Rue Augustin Tardieu ricca di botteghe e negozi di artigianato e davanti a noi sbuca la bellissima
Arena di Arles, dove per secoli 20.000 spettatori si sono seduti sugli spalti per godere dei sanguinolenti scontri tra gladiatori.L’anfiteatro è il centro della
Feria di Arles, la festa di Pasqua che attira in città 500.000 visitatori e molti appassionati di corrida.
Conservato con meno cura rispetto all’Anfiteatro, il Teatro Romano di
Arles è la seconda delle quattro meraviglie inserite nel Patrimonio
Mondiale dell’Unesco.Oggi il Teatro Romano ospita la programmazione teatrale e musicale estiva di Arles.
Sempre sulle tracce dei luoghi di Van Gogh troviamo l'espace , l'ex sanatorio dove il pittore raffigura l’edificio presso il quale fu ricoverato in seguito alla mutilazione del suo orecchio sinistro, attualmente è adibito a centro culturale.
NB a pochi passi da qui , in Bd. des lices e' presente l'ufficio turistico ed ogni sabato mattina il piu' bel mercato provenzale .

Terminiamo qui il nostro bellissimo e breve viaggio nel cuore della Provenza che sicuramente torneremo a visitare durante la fioritura della lavanda o magari durante il grande evento delle festa dei gitani nella Camargue. Offre ancora cosi' tanti posti da visitare che per ora sara' solo un ARRIVEDERCI!
Anche il ritorno comunque ci regalera' paesaggi fantastici e altri luoghi che approfondiremo(come Sisteron) in un prossimo on the road !
FINE VIAGGIO 506,6
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Sisteron |
TOT KM 1610 ca
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