martedì 30 marzo 2021

🇮🇹 Caserta

  👉INFO GENERALI CAMPANIA👈

 Per semplificare la ricerca sulla mappa ho contrassegnato l'area di Caserta con il colore PESCA

 

COME ARRIVARE [ torna al menu ]

In auto: 
-Autostrada del Sole (A1) Roma-Napoli. Per chi proviene da nord, uscita al casello di Caserta Nord. Per chi proviene da sud, uscita al casello di Caserta Sud.
-Autostrada A3 (Salerno-Reggio Calabria) e prosecuzione per l'Autostrada A30 (Caserta-Salerno) e per l'A1 con uscita al casello Caserta Sud.
In treno: Collegata con le maggori citta' italiane fino alla stazione ferroviaria Caserta 👉https://www.trenitalia.com/it.html
In aereo: Aeroporto di Capodichino (Napoli) a 24 km - servizio bus per Caserta  👉http://www.aeroportodinapoli.it/autolinee-altre-province
City sightseeing:  https://www.city-sightseeing.it/it/shuttle-bus-napoli-reggia-di-caserta/
NB La Reggia di Caserta e la Cattedrale di San Michele Arcangelo sono facilmente raggiungibili con il treno alla Stazione centrale di Caserta oppure in autobus.  Per l’Acquedotto Carolino la soluzione in auto è obbligata in quanto non sono disponibili alternative.
 

COME MUOVERSI [ torna al menu ]

Caserta e' tranquillamente visitabile a piedi mentre per le località nelle immediate vicinanze sono raggiungibili in poco tempo in auto o con i bus delle linee EAV e CLP
CPTC-Trasporto di automobili ed altri veicoli Caserta tel 0823250111
 

SITI UTILI [ torna al menu ]

 

COSA VEDERE 

 

Il centro[ torna al menu ]

Il centro di Caserta nuova non offre molto: è una media città italiana con tutti i pregi e i difetti che questo comporta. Un po’ di viali per fare shopping, un’ottima offerta di ristoranti e cibo di strada, abbastanza traffico al di fuori delle zone pedonali.
Completata nel 1842 in stile neoclassico, dopo aver subito gravi danni nel corso della Seconda Guerra Mondiale, la cattedrale di Caserta venne ristrutturata e modificata più volte durante la seconda metà del ‘900, fino a presentarsi come è oggi. Una bella scalinata porta all'ingresso con tre portali e tre navate e al suo interno ospita alcune tele di pregio. A sinistra del Duomo, la piccola Cappella di San Giovanni ed è una delle strutture religiose più antiche della città. Costruita nel XIV secolo, al suo interno è custodito uno degli altari più belli della scuola vanvitelliana e realizzato in marmo di Carrara.     
Come arrivare: in piazza Duomo, a circa 1 km dalla stazione percorribile a piedi in 15 minuti o in 5 minuti di bus n°107 delle Autolinee CLP
 

 

Casertavecchia[ torna al menu ]

Molto diversa è, invece, Casertavecchia. Prima di tutto ci si arriva con una bella salita in auto o bus, arrampicandosi lungo una montagna immersa nel boschi con vista su Caserta, Napoli e il mare: ci si accorge subito del salto nel tempo, passando da una modernità esasperata al Medioevo: da cemento, auto e insegne al neon a ciottoli, pietre, vecchie insegne e silenzio. Si parcheggia in basso e si affronta una ripida salita attraverso una pineta di abeti. Da qui si ha accesso al borgo che sorge alle pendici del monte Tifatini, a pochi chilometri dalla Reggia di Caserta. Percorrendo le strade della Casertavecchia ci si sente immersi in un passato che non esiste più, con botteghe che sono rimaste legate alla tradizione di qualche secolo fa. Tra le varie attrazioni da non perdere ci sono senza dubbio il Duomo, il Castello e il Complesso monumentale dell'Annunziata.
Come arrivare: dalla stazione ferroviaria il borgo si raggiunge in auto o in bus Autolinee CLP linea n° 110
 
 
  In località Casola, poco distante da Casertavecchia, questo Eremo venne costruito da San Vitalino nel VIII ma ristrutturato varie volte nel corso dei secoli. Oggi si presenta come una chiesa medioevale ben conservata circondata dalla natura e dal silenzio. 
Come arrivare: Casola dista circa 13 km dalla stazione di Caserta ed è raggiungibile in auto in solo 15 minuti o in bus Autolinee CLP linea n° 110 in circa 25 minuti 
 


San Leucio[ torna al menu ]

San Leucio è una frazione di Caserta, ma nei secoli è stata famosa per essere sede di diverse famiglie nobiliari su tutti gli Acquaviva, che realizzarono il palazzo imperiale del Belvedere. Nel 1778, con l'insediamento dei Borbone nel Regno delle Due Sicilie, si decise di sfruttare l'intero complesso per creare la seteria di San Leucio, nella quale si lavorava e ci si viveva, creando, sulla scorta della rivoluzione industriale, un insediamento operaio, come le mushroom towns della londra vittoriana. Dal 1997 il complesso di San Leucio fa parte del Patrimonio dell'UNESCO.
Come arrivare: dalla stazione di Caserta dista 6 km, circa 16 minuti percorribili in auto o in bus linea 106 del servizio urbano CLP

 

La Cipresseta di Fontegreca [ torna al menu ]

La Cipresseta di Fontegreca, in provincia di Caserta, è uno dei luoghi da visitare in Campania se si è alla ricerca di un posto rimasto per lo più selvaggio per fare trekking, un pic nic, o un bagno rinfrescante. Questa è un’oasi completamente immersa nella natura dove trascorrere qualche ora in completo relax.Siamo nel Parco Regionale del Matese, a un’ora d’auto dalla città, in una zona ricca di oliveti, vigneti e falde acquifere che rendono il terreno straordinariamente fertile.

 

Itinerario storico culturale di Alife [ torna al menu ]

L’itinerario storico culturale di Alife si dipana in una passeggiata piacevole e ricca di suggestioni. Le attrazioni principali sono a pochi passi l’una dall’altra, e questo rende il percorso agevole e accessibile. Terra fertile, ricca di paesaggi campestri suggestivi, anticamente abitata dai Sanniti che lasciarono poi il posto ai Romani conquistatori,la passeggiata prosegue poi verso i resti dell’anfiteatro romano

 

Reale tenuta di Carditello[ torna al menu ]

La Reale tenuta di Carditello, conosciuta anche come Reggia di Carditello, è una magione sita a San Tammaro, in provincia di Caserta: è storicamente appartenuta ai Borbone delle Due Sicilie.


 

Il lago del Matese[ torna al menu ]

Il lago del Matese è il secondo lago di natura carsica più alto d'Italia, situato ai piedi del monte Miletto e del monte Gallinola nel gruppo montuoso del Matese, nei comuni di San Gregorio Matese e Castello del Matese in provincia di Caserta. Non ha immissari, ma si riempie con acque provenienti dallo scioglimento delle nevi del monte Miletto e della Gallinola Matese e da alcune sorgenti perenni.


Ecoparco del Mediterraneo[ torna al menu ]

L’ Ecoparco del Mediterraneo è una suggestiva oasi naturale, tra i più grandi parchi a vocazione turistico-sportiva in Italia esteso su oltre 40 ettari. Un luogo dinamico, con una forte visione etica; che rispetta la Natura. Ecoparco del Mediterraneo sposa continuamente svariate iniziative volte alla protezione dell’ecosistema naturale presente sul nostro territorio. 
 

Letino[ torna al menu ]

A quota mille, sul massiccio del Matese, il paesaggio di Letino ti emoziona al primo sguardo. Un borgo adagiato su uno sperone roccioso domina la valle del fiume Lete e la valle del fiume Sala. Nella prima si ammira il Lago di Letino, nella seconda il Lago di Gallo Matese. Boschi secolari risalgono imponenti cime carsiche, alte oltre 1.500 metri. Campi coltivati e masserie si alternano ad ampie aree da pascolo per pecore, capre, bovini e cavalli. L’aria, fresca ed incontaminata, è ricca di profumi e lunghi silenzi. Siamo nel comune più alto della provincia di Caserta, al confine con il Molise. Qui regnano la quiete e la meraviglia.

 

Teano [ torna al menu ]

Città di origine osca, è l'antica Teanum Sidicinum capitale dei Sidicini, così chiamata per distinguerla dall'omonima città pugliese Teanum Apulum. Anticamente conosciuta come porta della Campania in virtù della sua posizione geografica, è famosa per essere stata teatro dello storico incontro tra Giuseppe Garibaldi e il re Vittorio Emanuele II, avvenuto nel 1860, per cui viene spesso definita anche culla dell'Unità d'Italia.Sita alle porte del parco regionale di Roccamonfina-Foce Garigliano, è sede della diocesi di Teano-Calvi.Da vedere : Museo Archeologico di Teanum Sidicinum ed il Teatro Romano. Teano e' anche sede dell'evento Cioccolateano, una vera e propria “festa del cioccolato” organizzata annualmente (dal 2005) dalla Proloco Teano “Teanum Sidicinum” nella seconda settimana del mese di ottobre.

Santa Maria Capua Vetere [ torna al menu ]

Situato ai margini della provincia di Caserta, Santa Maria Capua Vetere, l'anfiteatro campano è uno dei reperti storici più importanti della storia romana in Campania, ma probabilmente anche il meno noto. Secondo solo al Colosseo per dimensioni, sembra essere anche antecedente allo stesso tanto da essere probabilmente il primo anfiteatro costruito dai romani. Famoso per la scuola di gladiatori, è proprio qui che Spartaco si ribellò al giogo della schiavitù e fece partire la rivolta degli schiavi.

 

L'acquedotto carolino [ torna al menu ]

L'acquedotto carolino, noto anche come acquedotto di Vanvitelli è un prototipa di alta ingegneria idraulica, realizzato su ordine di Carlo di Borbone per portare l'acqua dalle sorgenti del Taburno, fino a San Leucio e alla Reggia di Caserta. Realizzato sul modello degli antichi romani, che sfruttavano una lieve pendenza per centinaia di chilometri, l'acquedotto si innalza con una possente struttura in tufo a tre ordini di arcate poggianti su 44 piloni a pianta quadrata, per circa 500 metri di lunghezza e con un'altezza variabile che raggiunge oltre 50 metri. Dal 1997 è patrimonio dell'UNESCO.
Come arrivare: la valle dista circa 12 km percorribili in 25 minuti di auto partendo dalla stazione ferroviaria, oppure con il treno in appena 11 minuti


Il bosco di San Silvestro [ torna al menu ]

Una volta riserva di caccia reale, il bosco di San Silvestro è ora un centro ambientale e Oasi del WWF. Nato con la finalità di educare ad un turismo ecosostenibile e rispettoso, ospita all'interno varie strutture adatte anche al soggiorno e propone percorsi tematici guidati, organizza convegni, seminari, corsi di aggiornamento, presentazioni di libri, mostre e concerti, sempre nel rispetto dell'ambiente. 
Come arrivare: in San Leucio, raggiungibile con il bus CLP n°106 dalla stazione ferroviaria o in 10 minuti di auto per circa 5 km in direzione nord 
 
 

Sinuessa [ torna al menu ]

Sinuessa fu un'antica colonia romana del Latium adiectum sul confine con la Campania antica, situata a nord di Mondragone, in provincia di Caserta.
Sinuessa fu brillante, ricca e amata dagli aristocratici romani. Popolata, frequentata fino ai tempi di Vespasiano, nonché meta di viaggi e spensieratezze fuori dalle mura delle grandi città (Roma Antica, Capua ecc.). La sua notorietà iniziò ad affievolirsi durante il sesto secolo d.C., per poi essere completamente dimenticata nel nono secolo d.C.
Seguirono eventi naturali come terremoti, maremoti e bradisismi che fecero sommergere la città per buona parte nel mare. A questi si aggiunse nei secoli "la mano dell'uomo" che ha devastato tutto ciò che poteva oggi dimostrare la grandezza di Sinuessa. Gli scavi hanno portato alla luce il complesso termale denominato Aquae Sinuessanae, alcuni tratti delle mura in opera quadrata e tratti della viabilità urbana ed extraurbana, nonché resti dei quartieri pubblici e abitativi. I ruderi del complesso sono in parte sommersi o completamente sepolti. Alcuni resti del porto sono stati ritrovati anche a 10 metri di profondità. Tra i ritrovamenti più pregiati vi è la cosiddetta Venere di Sinuessa, una scultura ellenistica attribuita allo scultore greco antico Prassitele e databile al IV secolo a.C.. La maggior parte dei reperti, come quelli provenienti dall'ager Falernus sono conservati presso il Museo civico di Mondragone
 
 

Parco regionale di Roccamonfina e Foce Garigliano[ torna al menu ]

Nel Parco regionale di Roccamonfina e Foce Garigliano ci si perde in un’oasi di tranquillità,tra boschi secolari di castagni e deliziosi borghi medievali, scoprendo, poco a poco, scenari indimenticabili e sospesi nel tempo. Lungo sentieri e piccoli borghi, si possono ammirare straordinarie testimonianze storiche, che raccontano di un passato fatto di fede e d’ingegno architettonico.
Assaporando i prodotti locali, si gustano le celebri castagne e le tante varietà di funghi da gourmet, si vivono tradizioni gastronomiche uniche nella loro semplicità, si trovano tavole imbandite a festa arricchite da oli che hanno il profumo dei boschi e ci si rinfranca, dopo lunghe passeggiate, sorseggiando vini dai sapori fruttati e dai gusti decisi. Nei paesini si partecipa a feste e sagre, che animano lo spirito di persone semplici rievocando antichi folklori e tradizioni popolari.
 

 

Reggia di Caserta[ torna al menu ]

Ed infine lasciamo un paragrafo a parte alla meravigliosa Reggia di Caserta,di sicuro l'attrazione piu famosa di Caserta. Fu costruita tra il 1752 e il 1845. Progettata da Vanvitelli su volere di Carlo di Borbone doveva diventare la seconda Versailles, ma solo in termini temporali, perché a livello di sfarzo, bellezza e maestosità non doveva essere seconda a nessuno.
La Reggia è inserita dal 1997 nella lista del patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco e dal 2014 è stata dotata di autonomia finanziaria ,insieme ai principali musei statali italiani.
Il Palazzo Reale si presenta come un maestoso complesso monumentale esteso su circa quarantaquattromila metri quadrati, a pianta rettangolare e diviso internamente in quattro cortili, articolato su cinque piani, con milleduecento stanze, millesettecentoquarantadue finestre e trentaquattro scalinate interne.
 
 
L'ingresso principale consente l'accesso a una lunga galleria, il cosiddetto “Cannocchiale” che si collega con l'asse centrale del Parco esteso su 120 ettari e la "Via d'acqua" in un susseguirsi di fontane concluso da una scenografica cascata. La visita si distingue in due step: la visita agli appartamenti reali e la visita al parco e ai giardini all'inglese.
Lo Scalone reale da' il benvenuto con una scenografica scala doppia affiancata da due grandi leoni, che si apre sulla splendida cappella palatina e prosegue per la visita agli Appartamenti Reali. La visita si susseguira' tra saloni enormi decorati e contenenti oggetti reali e dipinti nel pieno della sfarzosita' di quei tempi.

 



Finita la lunga visita all'interno finalmente si puo' godere il grandissimo parco reale che può essere girato a piedi, in bicicletta o con le navette che passano ogni 20 minuti. La parte più incredibile è quella della cascata grande al termine del viale d'acqua di 3 km.




 Sulla destra rispetto alla cascata c'è un giardino meraviglioso. Il giardino all'inglese in stile vittoriano, con laghetti, statue classiche e architetture neoclassiche conquistate dalla vegetazione. Uno dei punti piu' belli e caratteristici sono i bagni di Venere,un piccolo percorso tra la vegetazione lungo il laghetto che sbuca in un portico(detto criptoportico) ornato di statue provenienti da Pompei e dalla collezione Farnese.

Come arrivare: Caserta è collegata con le maggiori città del nord e sud Italia via Roma–Napoli con Trenitalia. Dalla stazione sono circa 5 minuti a piedi,attraverso la piazza antistante al Palazzo Reale.

CUCINA CASERTANA [ torna al menu ]

La cucina casertana può vantare molti piatti e prodotti di assoluto prestigio. Merito soprattutto di un territorio che spazia dalle coste tirreniche fino all’alta montagna. Nel corso dei secoli la cucina locale si è affinata sempre più, offrendo non solo varianti di alcuni piatti simbolo della Campania, ma anche prodotti legati esclusivamente alla tradizione locale. 

FORMAGGI

Caserta è la provincia della Campania universalmente identificata per la produzione della mozzarella di bufala DOP e per la ricotta di bufala campana, ma non solo: grazie al clima e alla conformazione dei terreni, la zona casertana è un interessante zona di produzione olivicola e vinicola. Nella sezione formaggi merita sicura menzione anche il Conciato romano, vera e propria leccornia dell’Alto Casertano. 

Conciato romano

Bufala Casertana
PRIMI

Tra i primi piatti troviamo scialatielli e altre paste fatte in casa condite con carne e verdure di stagione, spesso insaporite da scaglie di ricotta affumicata, tagliatelle al ragù di cinghiale o di maialino nero casertano. La “Menesta ‘mmaretata”, che si traduce dal dialetto in “minestra maritata”, è la classica pietanza che viene gustata sulle tavole campane in occasione di Natale e Pasqua.Un altro primo tipico della cucina casertana sono le Pettolelle con fagioli, ovvero pasta fatta in casa con farina, uova e sale e condita con i fagioli cannellini, olio vergine di oliva, aglio, origano, prezzemolo tritato, sale e pepe.Un'altra pietanza da mangiare a Caserta è la Cianfotta, essenzialmente uno stufato che si presenta come una sorta di caponata siciliana con peperoni fritti con aglio, cipolla, patate, melanzane, peperoncino, pomodori ed erbette aromatiche, il tutto accompagnato dal pane bruscato.

Pettolelle con fagioli

Cianfotta
SECONDI

 La carne di uso tipico è quella del maialino nero casertano, come per le salsicce, prosciutto, o sottoforma di salsicce, capocolli, pancette e soppressate.. Il tutto accompagnato dal pane tostato o, se si vuole seguire nel dettaglio la tradizione, dagli scagliuozzi, tipiche frittelle di farina di mais fritte dalla forma arrotondata, adagiate sul fondo del piatto.San Leucio da secoli si anima con la sagra delle pallottole leuciane.

Salsicce di maialino nero


scagliuozzi

pallottole leuciane

VINI 
Tra i vini ricordiamo le DOP del territorio: il pluripremiato Falerno del Massico, l’introvabile Asprinio di Aversa e i riscoperti Galluccio e Casavecchia di Pontelatone.
 
DOLCI 
Come nella tradizione campana anche a Caserta non possono mancare le famose sfogliatelle, la pastiera e i babà,e gli struffoli. Sempre in tema di dolci, uno dei più conosciuti e apprezzati è la Polacca aversana, un trionfo di crema ed amarena racchiuso in una soffice pasta. L’alta pasticceria è impreziosita da altri prodotti come il Roccobabà di Casal di Principe, il Ficus casertano di Castel Morrone o il Guanto Caleno di Calvi Risorta.

Tra i piatti più famosi vi è poi il Casatiello, una rivisitazione dolce della versione napoletana. 

Polacca aversana

Roccobabà di Casal di Principe

Guanto Caleno di Calvi Risorta

DOVE MANGIARE [ torna al menu ]



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