venerdì 26 marzo 2021

🇮🇹 Penisola sorrentina

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Per semplificare la ricerca sulla mappa ho contrassegnato con il colore VIOLETTO la Penisola Sorrentina

 

PENISOLA SORRENTINA [ torna al menu ]

Protesa nel Tirreno quasi a toccare l’isola di Capri, si estende da Castellammare di Stabia a Punta Campanella, spartiacque fra i golfi di Napoli e Salerno. Arte e tradizione caratterizzano i numerosi centri abitati, tra i quali il più celebre è Sorrento: arroccata su un’imponente scogliera a picco sul mare, questa cittadina incantevole conserva importanti testimonianze classiche e medievali, cui si affiancano le architetture del Rinascimento e del Barocco. Non mancano, in quest’area d’intenso richiamo, le occasioni di turismo del benessere, come le strutture termali di Vico Equense, uno dei centri più pittoreschi della Costiera. Ma è nelle bellezze naturali il grande fascino di questa terra: la strada costiera è una delle meraviglie del paesaggio italiano. Tra agrumeti, vigne e oliveti dolcemente digradanti verso il mare, il tracciato segue il tortuoso profilo della costa, aprendo curva dopo curva vedute incantate sul golfo di Napoli, il Vesuvio e Capri. La costa è alta, frastagliata e rocciosa, con le rupi calcaree che si frantumano in strapiombi, insenature e scogli. La Penisola Sorrentina è anche meta affermata del turismo enogastronomico; un viaggio nei sapori nella Penisola non può che cominciare dai famosi biscotti di Castellammare di Stabia. Poco lontano, da assaggiare la squisita pasta di Gragnano, prodotta da pastifici artigianali che utilizzano ancora macchinari antichi. Da provare le famose noci e l’olio della Penisola Sorrentina, che ha ottenuto il prestigioso marchio Dop. Da non perdere la Strada del vino e dei prodotti tipici della Penisola Sorrentina: un itinerario di cantine visitabili, vigneti, ristoranti tipici, botteghe di artigianato. La zona è famosa per la produzione di vini di grande tradizione come il Gragnano e il Lettere. 


COME ARRIVARE E SPOSTARSI [ torna al menu ]

 
La Penisola Sorrentina è collegata con un efficiente servizio di trasporto pubblico. Ogni 20/25 minuti troverete una vettura della Circumvesuviana che da Sorrento raggiunge tutte le località della Penisola Sorrentina e i maggiori paesi vesuviani fino a Napoli. Da qui partono numerosi mezzi pubblici che collegano fra loro i vari paesi, come gli autobus Sita, i traghetti ed aliscafi del Metrò del Mare. Per visitare invece la vicina Costiera Amalfitana è attivo un servizio di bus pubblici che dal centro di Sorrento ogni 30 minuti collega Sorrento con Positano, Amalfi e le altre località. Se volete raggiungere Capri, Procida e Ischia è possibile servirsi del servizio di aliscafi e traghetti che in 35 minuti giungono a Capri mentre in un'ora circa approdano ad Ischia e Procida.
 

COSA MANGIARE [ torna al menu ]

    
La Penisola Sorrentina, come del resto tutta la regione Campania, vanta una prelibata e rinomata tradizione gastronomica fatta di deliziosi piatti tipici. Dai limoni alle olive, dai pomodori alle noci, dai latticini ai dolci, Sorrento è ricca di prelibatezze per capaci di accontentare anche i palati più esigenti. Menù a base di frutti di mare, gustosi e rinomati latticini come la treccia, il provolone del monaco e la mozzarella e dolci squisiti famosi in tutto il mondo come la delizia al limone, il babà e la torta caprese per citarne solo alcuni.
 
I limoni di Sorrento sono famosi almeno quanto la Costiera Sorrentina. Il succo di limone, molto utilizzato come ingrediente aromatizzante per molti dolci, ha proprietà curative di cui spesso ci si dimentica. Che sia spremuto su una ricca insalata o su una bistecca cotta ai ferri, il profumo e il gusto di questo agrume secolare, dona a ogni sapore un qualcosa in più che, nella cucina sorrentina in particolare, rende unica qualunque portata.
 
Altro prodotto tipico della Costiera Sorrentina è l’olio, già coltivato da queste parti ai tempi dei greci, si è tramandato nei secoli ed è riuscito ad ottenere il marchio DOP, che indica l’origine protetta del prodotto.Molto buono se usato per cucinare, si apprezza però a pieno quando è assaggiato crudo con del pane, o accompagnato da pomodorini e provolone, inutile dirlo, tipici della Costiera Sorrentina.
 
I pomodori di Sorrento rappresentano la quintessenza dell’arte culinaria: si pensi ai piatti tipici della Costiera, come i famosi Gnocchi alla Sorrentina oppure i Cannelloni ripieni, entrambi grondanti di pomodorini freschi e odorosi. 
Gnocchi alla sorrentina

Una particolare citazione merita il Provolone del Monaco di Sorrento, che ha un requisito fondamentale: deve esser prodotto, almeno per il 20% con latte delle mucche di Agerola.La sua antichissima storia ha fatto perdere l’origine del curioso nome anche se, pare,sia da attribuire alla somiglianza che i caseari assumevano quando, durante le giornate di pioggia, portavano i prodotti al porto di Napoli, coprendosi il capo con sacchi di tela, somigliando a monaci incappucciati nel saio.
 

Tra i primi piatti principali troviamo le pennette, gnocchi di patate, o i fantastici ravioli ripieni di ricotta: conditi con il sugo diventano tutti “alla sorrentina” e hanno un sapore mediterraneo davvero prelibato. Una volta finita la pasta, nel piatto resta il sugo e, anche se il galateo dice a chiare lettere che questa pratica è poco elegante, prendette una bel pezzo di pane e fate la classica “scarpetta“, mangiandolo dopo averlo passato nel sugo.

NB La Pasta di Gragnano è un prodotto alimentare meritevole di tutela come stabilisce il disciplinare di produzione IGP prodotta su tutto il territorio del comune di Gragnano.

Il secondo piatto per eccellenza è l’insalata caprese,fatta con pomodorini freschi tagliati a cubetti, che fanno da tappeto per quattro o cinque fette di mozzarella tagliate spesse, meglio ancora con una fantastica treccia di Agerola, una mozzarella intrecciata, appunto.

Un secondo piatto, sicuramente più pesante, ma ugualmente buono, è la mozzarella in carrozza. Pezzi di pan carrè passati nell’uovo insieme a fette di mozzarella, il tutto fritto in olio caldo. 

 
Per i secondi classici a carne ed il pesce alla sorrentina



Oltre ai dolci tipici della pasticceria napoletana come babà, sciù, bignè, tutti farciti con crema di limone, la tradizione dolciaria sorrentina ha la sua perla nella rinomata delizia al limone. Il dessert, fatto di pan di spagna ricoperto da uno strato di crema al limone.Alla fine di un pranzo però, non può mancare dopo il caffè, uno dei liquori sorrentini: nocillo o limoncello. La particolarità di questi liquori è che il forte gusto del limone o delle famose e buonissime noci di Sorrento.
Limoncello

Delizia al limone

Cannoli alla sorrentina

 

EVENTI E SAGRE [ torna al menu ]

 
 

SITI UTILI [ torna al menu ]


COSA VEDERE 


SORRENTO[ torna al menu ]

A Sorrento le case sono immerse nel verde e circondate da aranceti, limonaie e oliveti. A farle da cornice si innalzano i rilievi che formano la lunga dorsale della Penisola Sorrentina. Sorrento è un centro tranquillo, godibile in ogni stagione per il clima mite, il profumo dei giardini e le terrazze panoramiche sul mare. La fama turistica della cittadina nasce nell’800, ma la sua vicenda storica ha radici più antiche: il nome Surrentum è da collegare forse alla leggenda delle sirene, e si favoleggia di una fondazione fenicia della città.  Il centro,predominato da piazza Tasso e' caratterizzato da negozi ,botteghe artigianali e monumenti storici come il Sedile Dominova ed il Duomo, che ha subito nel corso degli anni diversi rimaneggiamenti.I reperti del passato sono conservati al Museo Correale di Terranova, ospitato nella dimora settecentesca dei Correale, “il più bel museo di provincia d’Italia”. Settecentesca è la chiesa di San Francesco, dalla quale si raggiunge la Villa Comunale, un giardino pubblico a picco sul mare che offre uno spettacolare panorama sul golfo di Napoli. Dalla villa una stradina lastricata porta alla Marina Piccola, dotata di numerosi stabilimenti balneari e di un porto da dove partono traghetti e aliscafi per Capri e Napoli. La spiaggia più estesa è Marina Grande, meta tradizionale delle passeggiate dei sorrentini.

Piccolo paese della Costiera Sorrentina, Sant’Agnello sorge su uno sperone tufaceo a picco sul mare e regala magnifici scorci sul Golfo di Napoli e sul Go - https://www.campania.info/costiera-sorrentina/
🍝CONSIGLI CULINARI: La gastronomia sorrentina vanta piatti come gli gnocchi alla sorrentina, la pasta alla sorrentina ,i totani alla sorrentina e le scaloppine alla sorrentina che sono andati ad aggiungersi a leccornie di origini ben più antiche come la giuncata , la minestra maritata e le tante pietanze elaborate con ogni genere di pesce fresco e di frutti di mare.I limoni della Penisola sono famosi per aver dato origine al limoncello,il migliore quello fatto artigianalmente, ha una ricetta semplice: scorze di limoni, alcool, acqua e zucchero. Una passeggiata in città non termina senza un sorbetto al limoncello, un ‘gelato caldo’ (il semifreddo locale), e il dessert più famoso, la “delizia al limone”.
Panini: A ' marenna

INFO UTILI: 
Come arrivare: 
In auto: Sorrento può essere raggiunta tramite autostrada Napoli-Salerno A 3. Dopo circa 20 chilometri, subito dopo Pompei, uscire a Castellammare di Stabia e a questo punto, seguire la segnaletica per Vico Equense, Meta di Sorrento, Sorrento. 
In treno: E’ possibile raggiungere Sorrento con i treni della Circumvesuviana, direzione Sorrento. Per gli orari consultare il sito www.vesuviana.it 
In aliscafo e traghetti: Sorrento può essere facilmente raggiunta anche via mare,grazie agli aliscafi e traghetti. Giunti al porto ci sono gli autobus gialli della circumvesuviana che collegano il porto a Piazza Tasso, la Piazza principale di Sorrento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PIANO DI SORRENTO[ torna al menu ]

 
Piano di Sorrento è una piccola cittadina che occupa la parte centrale della penisola Sorrentina confinando con i comuni di Meta, Vico Equense e Sant'Agnello e vanta origini storiche antichissime. Ne è prova il rilevamento dei resti di un villaggio e di una necropoli, nei pressi della sorgente di S. Massimo e risalenti al II millennio a.C.
Fra gli edifici di maggiore interesse si annoverano: la famosa Villa Fondi de Sangro, edificio storico posto su una terrazza panoramica, che affaccia sul porticciolo del paese e attorniato da un giardino tipico sorrentino di agrumi, ulivi e piante esotiche; il castello Colonna costruito nel 1872 sulle rovine dell'antica Abbazia di San Pietro e Cermenna. Questo palazzo ospita oggi diversi appartamenti privati, uno stabilimento balneare e un ristorante.Da citare, inoltre: la Basilica di San Michele Arcangelo con la facciata in stile barocca. Piano di Sorrento vanta anche una fiorente vegetazione di castagni, nella Selva di Santa Caterina, e di boschetti di faggi e querce, sia sul Monte Vico Alvano, che in località Scaricatoio di fronte Le isole Li Galli. Piano di Sorrento ha anche una spiccata vocazione commerciale, sono molti i negozi posti lungo la strada principale, Corso Italia, luogo ideale per chi desidera dedicarsi allo shopping.Piano è costituita da un largo altopiano a strapiombo sul mare con attorno piccoli rilievi montuosi da cui sgorgavano vari corsi d’acqua i quali, nel tempo, hanno creato dei profondi valloni, gli stessi che “separano” Piano da Meta e da Sant’Agnello. Marina di Cassano, un tempo sede di importanti cantieri navali, e' oggi un piccolo e colorato centro di pescatori racchiuso attorno alla cappella dedicata alla Madonna delle Grazie.
 
🍝CONSIGLI CULINARI:
 

META DI SORRENTO[ torna al menu ]

Meta, pur essendo un piccolo comune, offre variegati luoghi d'interesse, nonché edifici e monumenti da visitare, come ad esempio la Basilica di Santa Maria del Lauro. Secondo un'antica tradizione prende il nome dal racconto di un'anziana contadina, che ritrovò una statua della Madonna vicino una pianta di lauro. Il centro storico riserva un'atmosfera silenziosa e calma, fatta di numerosi vicoletti e di portoni antichi dove il tempo sembra essersi fermato come villa Elisa, Palazzo Fienga, Villa Liguori o Palazzo Maresca.Un’altra tappa da fare è sicuramente Palazzo Cosenza, meglio conosciuto come Villa Giuseppina, Location scelta dal regista Dino Risi che elesse il palazzo a set cinematografico del film “Pane, amore e…” (1955) con Sophia Loren e Vittorio de Sica.
In epoca Borbonica, Meta conosce finalmente una propria forte identità grazie all’indipendenza ottenuta da Sorrento, e si distingue fra tutti i “casali” per la propria tradizione marinara.Meta, infatti, ha visto i natali dei più grandi armatori del passato e non è un caso se qui, oggi, c’è il museo navale “Mario Maresca” a memoria di questo passato davvero illustre.Oggi i cantieri Alimuri non esistono più, ma al loro posto però troviamo una bella ed estesa spiaggia, assai conosciuta e frequentata in estate dagli abitanti del posto e del napoletano.Fra le sue spiagge si annovera: la Marina di Alimuri, la più grande spiaggia pubblica di sabbia di tutta la zona peninsulare e la spiaggia di Meta in ciottoli. Le spiagge dispongono di zone libere e zone con strutture attrezzate. Quest'ultime offrono diversi comfort e servizi: come bar, ristoranti, docce, lettini ombrelloni, cabine e bagni.
 
🍝CONSIGLI CULINARI:
 

SANT'AGNELLO[ torna al menu ]

Il comune, così come la maggior parte del territorio della penisola Sorrentina, offre un paesaggio variegato con vista sul mare, sulla montagna, sui profondi valloni e sulle estese terrazze di agrumi e di ulivi. Il comune è diviso in cinque rioni: rione Angri, rione Cappuccini, rione Colli di Fontanelle, rione Maiano e rione Tordara-Trasaella. Da segnalare la terrazza panoramica della Marinella, da cui si gode appieno di tutta la bellezza della costiera. Da un lato affaccia su Sorrento, poi guarda verso Napoli e infine verso la magnifica Villa Nicolini, dimora settecentesca a picco sulla scogliera. Sempre dalla Marinella è possibile arrivare all'omonima spiaggia, percorrendo a piedi un antico viottolo d'epoca romana scavato fra le rocce.Da visitare anche il centro storico di Angri e Cappuccini, dove antichi portoni settecenteschi, vicoli di porfido e centenari alberi, testimoniano il passato del luogo.Numerose sono le sagre stagionali, come quella autunnale nel rione Maiano, alla quale partecipano numerosi artisti e musicisti popolari che sanno intrattenere il proprio pubblico con canti e balli.Il 14 dicembre viene celebrata la festa di Sant’Agnello di Napoli, patrono del comune.

🍝CONSIGLI CULINARI:
 
Rione Angri, in particolare, è il rione più antico della città e quello che ospita numerosi edifici storici come la Chiesa della Ss. Annunziata, in stile neoclassico e la cereria Sessa, l’unica che cereria a mantenere una lavorazione artigianale della cera d’api. Proprio a Rione Angri, a strapiombo sul mare, si trova Villa Crawford che in origine era una casa colonica ma poi fu ristrutturata dallo scrittore americano Francis Marion Crawford che ha descritto le bellezze di tutta la costiera nei suoi romanzi - https://www.campania.info/costiera-sorrentina/

VICO EQUENSE[ torna al menu ]

Vico Equense sorge su un bocco di tufo di 90 metri sopra il livello del mare incastonata ne golfo di Napoli e di Salerno.
Tra le attrazioni naturalistiche si annovera il Monte Faito, da cui si accede comodamente con la funivia o per i più temerari tramite un sentiero tracciato. Dalla sua vetta si può godere della vista panoramica sull'intera Penisola Sorrentina e sulla Costiera Amalfitana.Lla citta' inoltre ospita le terme di Scrajo dalle acque curative.Tra i musei aanoveriamo il museo Mineralogico Campano e l'Antiquarium .
Vico Equense detiene il primato nel possedere la chiesa più bella d’Italia, ambita da tantissime coppie di sposi anche internazionali: stiamo parlando dell’ex Cattedrale – dedicata alla SS. Annunziata – che fu edificata nel XIV sec. su una rupe calcarea a strapiombo sul mare, rivolta verso la Marina d’Equa e Seiano, che regala uno spettacolare panorama visto dal piazzale antistante l’edificio.Da visitare anche il Castello Giusso per la sua posizione a strabiombo sul mare. 
Tra le colline di Vico sono sorti piccoli borghi dove vivono molti artigiani che producono prodotti caseari ottenuti da antichi metodi tramandati nei secoli.

🍝CONSIGLI CULINARI: Non ultimo e di forte valore culturale è il legame del paese con le tradizioni culinarie, valorizzate dalle numerose sagre che si tengono annualmente. La più famosa delle quali è quella delle "pacchianelle" dove sfilano decine di persone in costume tradizionale mostrando i prodotti tipici della zona; olio, noci, limoncello, salumi e formaggi.La cucina di mare trova, anche qui, alcune prelibatezze da assaporare nei ristoranti in riva al mare, soprattutto giù la Marina di Seiano, che nelle sere d’estate è posto ideale per una cena e una passeggiata tranquilla, magari gustando un delizioso after dinner in uno dei vari bar che si trovano sulla strada che fiancheggia la spiaggia.Vico Equense è conosciuta ovunque anche per la pizza ‘al metro’, inventata negli anni Cinquanta: una pizza rettangolare da vendere ‘a metraggio’.

Gelateria:Gabriele Italia


MASSA LUBRENSE[ torna al menu ]

Il territorio è un eden naturale ricco di storia, tradizioni e attrazioni naturalistiche con oltre 100 sentieri che regalano un'esperienza sensoriale a tutto tondo.
Si rimane affascinanti dai pittoreschi panorami che si scorgono camminando lungo questi sentieri e dai profumi degli agrumeti, che si diffondono nell'aria, o ancora dai lussureggianti colori degli uliveti, che fanno da cornice al mare turchese e cristallino. Altro angolo di Paradiso è l'area marina protetta della notissima Punta Campanella,  inserita nel patrimonio WWF, con la sua antica torre d'avvistamento saracena che affaccia sull'isola di Capri e sulla famosa baia di Ieranto dalle acque cristalline,nato a salvaguardia del patrimonio naturale della penisola, sia marino che terrestre. Da non perdere la Cattedrale di Santa Maria delle grazie, il pittoresco borgo di Marina della Lobra con le case a ridosso sul porto e a Marina di Puolo dove si possono ammirare i resti delle colonne dedicate ad Ercole.
Da citare inoltre, i borghi marinari di Puolo, Termini e Nerano, dove sorgono lidi balneari animati anche durante la movida notturna.
La cima del piccolo Monte San Costanzo regala agli occhi dello spettatore una vista a tutto campo di Capri, del golfo di Salerno e di Napoli col maestoso Vesuvio.
 
🍝CONSIGLI CULINARI:Numerosissimi i ristorantini di pesce che sorgono a pochi passi dalle spiagge, dove è possibile gustare saporiti piatti a base del pescato del giorno.

NERANO[ torna al menu ]

 

Nerano è il paese marinaro vicino Sant'Agata,frazione di Massa Lubrense, una perla rara incastonata nella Costiera Amalfitana e amata per le sue grotte sottomarine, le sue calette, il centro pittoresco,ed i ristoranti tipici. Il nome, probabilmente, prende origine dalla Villa di Nerone costruita come residenza di svago e ozi dell'Imperatore.  Borgo a mezza costa con case e pergolati che scendono verso il mare, la vasta e bellissima Marina del Cantone e la Baia di Jeranto , un’insenatura rocciosa ai piedi del Monte San Costanzo, oggi proprietà del FAI (Fondo Ambiente Italiano) che ne tutela l’integrità. 
 

SANT'AGATA[ torna al menu ]


Sant'Agata deve il suo nome alla privilegiata posizione collinare, al centro tra il Golfo di Napoli e quello di Salerno. Il panorama sui “Due Golfi” può essere osservato dal belvedere del Monastero delle Monache Benedettine situato sulla collina “Il Deserto”,costruito dai frati Carmelitani nel 1679. La località è inoltre, ricca di sentieri, a volte impervi, che portano a luoghi mozzafiato. Proprio a valle questa collina, in località Vadabillo, è venuta alla luce una vasta necropoli formata da sarcofagi di tufo del VII e VI secolo a.C. Il ritrovamento di un’anfora su cui è raffigurata una sirena alata ha dato forza all’ipotesi dell’esistenza su questa collina del tempio delle sirene.
🍝CONSIGLI CULINARI: Per gli amanti della buona cucina, Sant'Agata offre una varietà di ristoranti e locali rinomati per la loro tradizione gastronomica e che ruota  attorno alle specialità di mare. Non mancano poi le specialità casearie tra cui i formaggi dei Monti Lattari una vera ghiottoneria per i palati più raffinati.
 
INFO UTILI
Come arrivare in auto: Per raggiungere Sant’Agata sui Due Golfi in auto, da Massa Centro imboccare la rotabile Massa Turro; da Sorrento la strada più veloce è per Via Nastro Verde. Si trova posto per l’auto nel parcheggio subito dopo la piazzetta, nelle strisce blu o in altri due parcheggi del centro. 
Con i Trasporti pubblici:Gli autobus SITA diretti a Sant’Agata sui Due Golfi partono da Sorrento (via Massa o via Nastro Verde). Si consiglia di consultare l’orario.
 

CASTELLAMARE DI STABIA[ torna al menu ]

Lungo la costa si alternano zone libere a stabilimenti balneari che offrono davvero tanti ottimi servizi: la maggior parte di essi è concentrata nella porzione di litorale che si estende da Castellammare di Stabia verso sud, in direzione di Pozzano e Sorrento. Ecco, comunque, una classifica dei migliori stabilimenti balneari di Castellammare di Stabia:

ATTENZIONE!!! NON COPIARE QUESTO CONTENUTO!! è protetto da copyright, titolare è il sito: https://www.viaggi-estate.com/campania/castellammare-di-stabia/ è vietato usare i nostri testi e immagini su siti, riviste, forum, social network. I trasgressori saranno identificati e perseguiti a termini di legge. ABBIAMO ATTIVI SISTEMI AUTOMATICI DI VERIFICA. WARNING! This content is copyright protected, do not use for any purpouse.
Lungo la costa si alternano zone libere a stabilimenti balneari che offrono davvero tanti ottimi servizi: la maggior parte di essi è concentrata nella porzione di litorale che si estende da Castellammare di Stabia verso sud, in direzione di Pozzano e Sorrento. Ecco, comunque, una classifica dei migliori stabilimenti balneari di Castellammare di Stabia:

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Castellamare e' nota per le sue bellezze paesaggistiche, le acque termali(è definita la "Metropoli delle acque, dei climi e del mare") , per gli scavi archeologici che permettono di rivivere la storia della Stabiae e per la vicinanza ai siti archeologici di fama mondiale quali Pompei ed Ercolano, Sorrento e Vico Equense. 
Ai tempi degli antichi Romani, il territorio stabiano fu frequentato da ricchi patrizi e da esponenti della cerchia imperiale anche per via delle sue acque minerali, di cui si apprezzavano le virtù terapeutiche.
Le Terme di Stabia sono un complesso termale formato da due stabilimenti, denominati Antiche terme e Nuove terme e possono fregiarsi di una varietà idrica senza paragoni, comprensiva di numerose tipologie di acque solforose, bicarbonato-calciche e medio minerali.
Si parte da Piazza Principe Umberto, conosciuta come Piazza Monumento, che si apre sulla Villa Comunale che costeggia il lungomare, dove è altresì possibile ammirare la Cassa Armonica, un raffinato padiglione musicale novecentesco dai archi arabeschi. Proseguendo sul litorale verso Marina Grande per una passeggiata, si arriva a Piazza Orologio, famosa appunto per la sua torre con l’orologio. Piazza Giovanni XXIII è una delle piazze principali, che ospita la Cattedrale ed il Municipio. La Cattedrale di Maria Santissima Assunta di Castellammare di Stabia è il più importante edificio sacro, eretto a partire da metà cinquecento, è inoltre il luogo nel quale si venera San Catello, santo il patrono della città. 
L’itinerario prosegue e finisce fino a Piazza Fontana Grande, nei pressi del porto, situata ai piedi della collina su cui sorge l'antico Castello sul mare che ha dato il nome alla città. Il Castello Medievale, sorge sulla strada panoramica ad oltre 100m di altitudine, e sovrasta Castellammare di Stabia ed il Golfo di Napoli. Oggi è proprietà privata e lo si può vedere solo dall’esterno.
Gli scavi archeologici di Stabia hanno restituito i resti dell'antica città di Stabia (in latino: Stabiae), nell'area dell'odierna Castellammare di Stabia, presso la collina di Varano, oltre a un insieme di costruzioni che facevano parte del suo ager. La campagna di scavi iniziò nel 1749, durante il regno di Carlo di Borbone tramite cunicoli, mentre per delle indagini ordinate e sistematiche a cielo aperto bisognerà attendere il 1950, anno a partire dal quale fu centrale l'opera del preside Libero D'Orsi. Di dimensioni minori rispetto agli scavi di Pompei e di Ercolano, permettono di osservare un diverso aspetto dello stile di vita degli antichi romani: infatti, mentre le prime due località erano delle città, Stabia, dopo un passato di borgo fortificato, era in epoca romana un luogo di villeggiatura, in cui furono costruite numerose ville residenziali decorate con pitture e abbellite con suppellettili; non mancavano, tuttavia, ville rustiche. 
 
🍝CONSIGLI CULINARI:Per il pranzo è vivamente consigliato di provare uno dei chioschetti del lungomare per gustare la tipica "caponata" oppure un buon pasto a base di pesce fresco, senza dimenticare di ordinare una bottiglia d'acqua tipicamente del posto: l’Acetosella. Se non siete del tutto sazi, non fatevi scappare un buonissimo gelato alla famosa gelateria K2 o in una delle tante altre gelaterie artigianali. Prima di andare via, portatevi a casa un po’ di sapori tipici comprando i golosi biscotti di Castellammare, ricoperti da una glassa di zucchero, oppure se preferite, le Gallette, legate alla tradizione campana che le destinava all'approvvigionamento degli equipaggi di velieri e navi militari in epoca angioina.

Scavi

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