Ischia e' l'isola più grande del golfo di Napoli è oi una meta popolarissima,
frequentata in tutte le stagioni dal turismo internazionale, grazie
anche ad un clima particolarmente mite.Oltre alle grandi attrattive paesaggistiche e balneari, ciò che rende
Ischia una meta irrinunciabile sono le sue terme, famosissime per la
qualità delle acque e per gli scenari che fanno da sfondo a stabilimenti
e parchi termali.Il centro principale è Ischia
composto dai due nuclei di
Porto, stazione balneare e termale, e
Ponte, un insieme di costruzioni di epoche diverse
racchiuse da una cinta fortificata, oggi
caratteristico borgo di pescatori.
Il caratteristico borgo è dominato dal
Castello Aragonese, isolotto unito all’isola
da un ponte e che fu per secoli il nucleo
della città di Ischia. Incantevoli le cittadine di
Casamicciola Terme, dalle rinomate sorgenti termali e
Lacco Ameno,
anch’essa famosa per la capacità curativa delle sue acque.
Qui, nella bellissima Villa Arbusto, è stato allestito il
Museo Archeologico di Pithecusae, che
custodisce reperti preziosi, mostrando,
in un percorso più che interessante, la
storia antica dell’isola, dalla preistoria all’età ellenistica.
Dalla
cripta della vicina chiesa di Santa Restituta si accede agli scavi di una basilica
paleocristiana e ai reperti museali che
raccontano la storia dell’isola dai greci
ai primi cristiani.
Forìo, meno frequentata dal turismo di
massa, conserva forte il carattere tradizionale di borgo marinaro. Qui, su uno
sperone roccioso, si staglia il bianco
Santuario di Santa Maria del Soccorso,
dalle forme ispirate all’architettura locale. Il centro dell’abitato è dominato da
un
Torrione quattrocentesco adibito a
Museo Civico. Costruito per contrastare
le ricorrenti invasioni da parte dei pirati
Saraceni, è oggi il simbolo della cittadina di Forio. Nei pressi di Forio è da vedere lo spettacolare
giardino della Mortella, la villa del musicista sir William
Walton. Non può mancare
inoltre un tuffo nel mare cristallino nei
pressi della mitica
spiaggia di Citara,
una delle più belle dell’isola.
Sul versante meridionale dell’isola si
trova l’incantevole
Sant’Angelo, minuscolo insediamento di pescatori: un
tempo una delle località più isolate di Ischia, oggi è un elegante centro turistico animato la sera da numerosi bar e
ristoranti.
Da visitare nell’entroterra:
Panza, in bella posizione panoramica,
Serrara Fontana, da cui si parte per
l’escursione al Monte Epomeo, Barano
d’Ischia, su colline che digradano verso
l’estesa spiaggia dei Maronti, lunga
circa 2 km e costellata di sorgenti termali e fumarole. Il Monte Epomeo (789
m) dona all’isola il suo profilo inconfondibile: domina la costa sottostante e regala panorami mozzafiato sul golfo di
Napoli. Suggestiva, una volta giunti alla
vetta, è la visita all’eremo di San Nicola
(XV secolo), interamente scavato nella
roccia tufacea.
Da non perdere la
Strada del Vino e dei
Sapori Isola d’Ischia: un itinerario tra
cantine visitabili, vigneti, ristoranti tipici,
botteghe di artigianato, per assaggiare
prodotti tipici e i vini eccellenti che spinsero i Romani a chiamarla Aenaria.
Oltre all’ottimo pesce Ischia è famosa
per la tradizionale cucina di terra, il cui
fiore all’occhiello è il rinomato piatto a
base di coniglio.
Tutto il territorio isolano è inoltre ricco
di botteghe di artigiani, di rivendite di
prodotti agricoli locali e splendidi negozi
che consentono uno shopping esclusivo
ed emozionante.
Misticismo e folklore si intrecciano. Ogni
santo ha la sua chiesa e la sua festa:sono oltre quaranta quelle del calendario liturgico. Eventi popolari di grande richiamo, tra riti affascinanti, processioni
affollate, bancarelle, fuochi d’artificio e
spettacolari coreografie.
ll by night di Ischia è veramente una
perla nella stagione estiva; numerosi
sono i giovani che la sera giungono via
mare sull’isola per passare la sera in
uno dei numerosi locali isolani.
Il centro più importante dell’isola è
Capri, raggiungibile dall’approdo di
Marina Grande tramite bus, taxi o funicolare. Fulcro dell’abitato, caratterizzato
da abitazioni con terrazzi e pergolati, è
la notissima piazzetta, soprannome
della minuscola
piazza Umberto I, un
salottino all’aperto centro della vita turistica e mondana. La domina la barocca
chiesa di Santo Stefano, con le sue cupole di ispirazione araba, eretta nel 1685
dove sorgeva l'omonimo convento benedettino del 580 d.C. Una delle più notevoli
realizzazioni dell’architettura caprese è
il complesso monumentale della
Certosa di San Giacomo. Affacciata sul panorama dei Faraglioni, fu costruita nel
‘300 e ampliata nel ‘600: esprime il periodo medioevale e monastico caprese
nella sua forma più aulica e monumentale. La scelta del luogo chiuso e raccolto fu forse anche una prudente misura di difesa contro la temuta minaccia
degli assalti dei saraceni. Non sono
distanti i
giardini di Augusto, dai quali si
gode una magnifica vista sui Faraglioni
e Marina Piccola. Il parco, attraversato
da viottoli e scalette, è un’oasi verde con
un suggestivo belvedere.
Dai giardini si raggiunge
Marina Piccola
percorrendo
via Krupp, un tortuoso viottolo che scende fino al mare, ideato dall'omonimo industriale dell'acciaio tedesco. Questa stradina offre incantevoli
squarci panoramici sui fondali e sui Faraglioni. La passeggiata più famosa di
Capri è quella che porta al
belvedere di
Tragara, ombrosa piazzetta con vista sui
Faraglioni e Marina Piccola. Sotto Tragara inizia la strada che scende ai
Faraglioni, i tre famosissimi scogli. Paesaggi
mozzafiato, immersi in una vegetazione
lussureggiante, si aprono anche lungo il percorso che da Capri porta all’
Arco Naturale, scenografico arco di roccia a
picco sul mare. Con una scalinata si raggiunge la
Grotta di Matermania, grandioso antro naturale forse già consacrato in età romana al culto di Cibele, la
Magna Mater dei Latini.
Incastonata nel paesaggio roccioso della
punta Masullo è
Villa Malaparte. Edificata
alla fine degli anni Trenta dall’architetto
Adalberto Libera, la casa dello scrittore
Curzio Malaparte è ancora straordinariamente moderna nel suo progetto eccentrico.
Sullo spigolo nordorientale dell’isola
sorge immensa
Villa Jovis, la più cospicua testimonianza romana sull’isola,
fatta costruire dall’imperatore Tiberio,vi
si arriva dall’abitato di Capri con una
lunga passeggiata che tocca la piccola
chiesa di San Michele, costeggia il panoramicissimo
parco di Villa Astarita e conduce all’area archeologica. Le grandiose rovine dominano un panorama meraviglioso verso la Penisola Sorrentina e si
affacciano su uno strapiombo di 330
metri, il cosiddetto
salto di Tiberio, da cui
si racconta che l’imperatore facesse gettare le sue vittime.
L’altro comune dell’isola è Anacapri, un
centro più sobrio e raccolto di Capri, con
stradine graziose, case bianche immerse
nel verde, tranquilli ed eleganti alberghi.
Ad Anacapri ci sono le rovine di un’altra
villa imperiale,
Damecuta, collocata all'estrema punta nord-occidentale dell'isola. Costruita in età giulio-claudia, abbandonata e danneggiata in seguito ad
un'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., la
villa subì alterazioni e distruzioni a seguito della costruzione di una torre di avvistamento d'età medievale e di fortificazioni borboniche della fine del '700. Il monumento più significativo di Anacapri è la
chiesa di San Michele, costruita
tra il 1698 ed il 1719 per volere di Madre
Serafina con l'annesso convento delle
Teresiane. Ad Anacapri sorge inoltre la famosa
Villa San Michele, costruita sui
resti romani da Axel Munthe, il medico e
scrittore svedese che visse per più di un
cinquantennio sull’isola. Il giardino che la circonda è di una
bellezza rara. Il complesso comprende
inoltre un parco naturale "il Monte Barbarossa" per la protezione degli uccelli
migratori e della vegetazione mediterranea. Da Anacapri partono la
seggiovia e il
sentiero per la vetta del
Monte Solaro il punto più alto dell’isola, da
cui si gode un incantevole panorama.
Una vacanza a Capri non è veramente tale
senza un’escursione alla
Grotta Azzurra,
cui si arriva in barca da Marina Grande o
via terra da Anacapri: in entrambi i casi,
nei pressi della grotta si trasborda su piccole barchette in grado di penetrare nell’accesso angusto della grotta. Già conosciuta dai Romani e riscoperta nell’800,
deve la sua affascinante atmosfera a un
fenomeno geologico che ne ha provocato
l’abbassamento di una ventina di metri,
portando l’imbocco quasi sotto il livello
del mare. Filtrata dall’acqua, la luce crea
un’eccezionale tonalità di colore: un azzurro intenso che riveste di riflessi argentei tutto ciò che si trova all’interno. Non
molto grande - 54 m di lunghezza, 14 di
larghezza, 30 d’altezza - la grotta si prolunga verso l’interno con la Galleria dei
Pilastri, ricca di stalattiti.
Dotata di calette incantevoli e di scogliere possenti, Capri offre bei stabilimenti balneari arroccati sugli scogli e alcuni accessi al mare da spiagge di sabbia.
Capri è inoltre uno scenario davvero incantevole dove dedicarsi allo shopping.
Piccole boutiques e minuscoli studi di
artigiani danno al visitatore la possibilità di ammirare e acquistare i prodotti
locali.
Per quanto attiene alle tradizioni, il momento più importante della ricorrenza
del Santo Patrono dell'Isola di Capri,
San Costanzo, è quello della processione, che ha luogo ogni anno il 14 maggio, mentre il 13 giugno ricorre la festa
di Sant'Antonio di Padova, patrono di
Anacapri. Infine per le fasce d’età più
giovani vi è una vasta scelta di taverne,
discoteche e piano bar.
Procida,capitale italiana della cultura 2022,e' la più piccola e meno conosciuta tra le isole partenopee; collegata attraverso un ponte, e un'altra piccola isola, Vivara, attualmente disabitata ed adibita a riserva naturale.
Procida ha conservato quasi inalterata
la sua identità mediterranea; legata alla
tradizione marinara, è la destinazione
ideale in ogni stagione per chi desidera
una vacanza appartata, lontano dalle
rotte convulse del turismo di massa.
Sette crateri sono visibili intorno
alle sue coste che, assieme al suolo tufaceo, ne confermano l'origine vulcanica. Rispetto a Ischia e a Capri, rinomate
mete turistiche, Procida si presenta ancora oggi per alcuni versi come un’isola
da “scoprire”, carica di un fascino particolare per il silenzio delle stradine, i colori vivaci degli antichi edifici, i quartieri
affacciati a grappoli sulle marine. La
ricca vegetazione in cui si fonde un’architettura mediterranea, il mare limpido e splendente, le belle rocce costiere, generano scorci paesaggistici di insolita
suggestione. La
Marina di Sancio Cattolico, detta anche Marina Grande, è il
punto di attracco di tutti i traghetti ed
aliscafi che giungono da Napoli o da
Pozzuoli. Le sue coloratissime case allineate sul mare sono la prima suggestiva immagine che accoglie il turista.
Questo borgo di pescatori è dominato dal
Castello che si erge sul ciglio della parete
tufacea a picco sul mare, all’interno della
zona più elevata dell’isola, Terra Murata,
cuore dell’isola. Questo singolare quartiere-città, che racchiude casette medioevali con corti e giardini, chiese, palazzi e un castello, è rimasto pressoché
intatto per trecento anni. Dal belvedere il
panorama è incantevole. Qui nel VII sec. i
benedettini costruirono l’
Abazia di San
Michele Arcangelo, patrono dell’isola,
dove i procidani si rifugiavano per sfuggire all’assalto dei Barbareschi.
Caratteristico è il porticciolo di
Marina
di Corricella, che sorprende con la sua
deliziosa architettura di casette intricate
e ammassate l’una sull’altra: coreografiche con le tipiche scalette su cui si
aprono porte e finestre, sembrano quasi
un palcoscenico naturale.
Il luogo preferito dai bagnanti è la
Marina di Chiaiolella, una bella insenatura semicircolare chiusa dal promontorio di
Santa Margherita Vecchia. Il lungomare
è la passeggiata turistica per eccellenza
dell’isola. Separato dalla Chiaiolella da
una breve lingua di mare è il
lido di Procida, frequentato stabilimento balneare.
Un lungo ponte unisce la Chiaiolella con
l’isolotto di Vivara, Oasi protetta dal
WWF. Per visitarla bisogna richiedere il
permesso al Comune di Procida.
L’isola garantisce il divertimento anche
ai più giovani: di sera il relax è scandito
da una miriade di locali, tra piazzette,
stradine ed oasi pedonali, in un’atmosfera resa incantevole dagli scorci caratteristici dell’isola. Negli ultimi secoli,
scrittori e poi registi si sono lasciati sedurre dal fascino di questa piccola isola,
che ha ispirato almeno tre capolavori: i
romanzi “Graziella” di Alfonso de Lamartine e “L'isola di Arturo” di Elsa Morante, oltre al film “Il Postino”, l'ultima
interpretazione di Massimo Troisi.
INFO UTILI:
Come arrivare:
ISCHIA - Si può raggiungere l’isola in traghetto oppure in aliscafo da porti
Napoli, Pozzuoli e Procida. Da Napoli i mezzi partono dal Molo Beverello
e Mergellina, solo aliscafi, mentre, da Calata Porta di Massa, solo
traghetti. Quest’ultima è collegata dal Beverello da un servizio
navetta. I porti di arrivo sull’isola sono: Ischia Porto, Casamicciola Terme e Forio.Le compagnie
Caremar e
Snav effettuano anche lo scalo intermedio
all’isola di Procida che allunga i tempi di altri 15 minuti circa,
mentre l’
Alilauro effettua solo corse dirette.
CAPRI - Dal Molo Beverello partono gli aliscafi, da Calata di Massa le navi veloci e i traghetti(con
Caremar o
Snav .
Navi veloci e traghetti sono più lenti ed economici rispetto agli
aliscafi e sono gli unici che possono imbarcare mezzi a motore.
Orari e prezzi cambiano spesso: controlla sempre il giorno prima della partenza
oppure contatta direttamente le compagnie di navigazione, sopratutto in
caso di brutto tempo! (Quando il mare è molto agitato vengono sospesi
gli aliscafi e partono solo traghetti e navi veloci).
Da marzo fino alla fine di ottobre, e dal 20 dicembre al 7 gennaio, per le auto private dei non
residenti vige il divieto di imbarco.
Da aprile a fine ottobre ci sono collegamenti diretti tra Capri e la
Costiera Amalfitana. Gli aliscafi diretti a Capri partono da Positano, Amalfi e Salerno e durante i mesi di luglio e agosto ci sono corse anche da Maiori.
Dalla città di Sorrento è possibile raggiungere l'Isola
servendosi dei collegamenti marittimi (aliscafi e traghetti), in partenza da
Marina Piccola effettuati dalle compagnie
Caremar (traghetti veloci), e
Gescab,Alilauro(linee veloci e traghetti).
Da
marzo ad ottobre e dal 20 dicembre al 7 gennaio vige il divieto di imbarco
per le auto private.Durante la stagione turistica (da aprile a ottobre) ci sono corse
dirette tra Ischia e Capri con partenza da Ischia la mattina e rientro
da Capri il pomeriggio. Non ci sono invece collegamenti da Capri verso
Ischia al mattino, se non nei mesi di luglio e agosto.
Per arrivare da Procida a Capri è necessario fare scalo a Ischia.
PROCIDA - è raggiungibile via mare sia da Napoli, dai porti di Calata di Massa e
Molo Beverello, sia da Pozzuoli. Dal primo partono solo traghetti
(
Caremar,
Medmar) che impiegano circa 1 ora per raggiungere Procida. Dal
secondo partono solo aliscafi (
Caremar,
Snav) e la durata della
traversata è di circa 45m. Da Pozzuoli partono traghetti (
Medmar,
Caremar,
Gestour) e la durata della traversata media è 40 min. Durante
l’alta stagione consigliamo di prenotare online i biglietti onde evitare
file e brutte sorprese al momento dell’imbarco.
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