martedì 23 marzo 2021

🇮🇹 Napoli, la periferia e le isole

  👉INFO GENERALI CAMPANIA👈

Napoli e’ la città con il centro storico più grande d’Europa, patrimonio UNESCO dal 1995 e vanta un vastissimo patrimonio culturale e artistico. E’ una città famosa per la sua teatralità e il suo folklore, che resiste all’appiattimento della globalizzazione e mantiene salde le proprie radici e tradizioni.


Inoltre per me Napoli non e' solo una delle tante citta' da visitare e da spuntare dalla lista .Vedere e vivere Napoli significa riscoprire un quarto delle mie radici, passando da Piazza della Carita' dove mio nonno e' cresciuto, e guardando il golfo da Posillipo sento che una parte di lui e' ancora li' e sara' felice di sapere che ogni volta che tornero' pensero' sempre a lui.

 MUSICA PER LA LETTURA


COME ARRIVARE: [ torna al menu ]


✈In aereo: l'Aeroporto Internazionale Capodichino di Napoli dista circa sette chilometri dal centro della città. Per raggiungere il centro di Napoli dall'aeroporto con i mezzi pubblici si può utilizzare il Servizio Navetta Alibus che collega la Stazione Ferroviaria di Piazza Garibaldi e il Molo Beverello. Il biglietto costa 5 Euro, è valido 90 minuti e si può acquistare anche a bordo. Gli Alibus partono ogni 30 minuti a partire dalle ore 7.45 sino alle 21.15. I taxi sono all'uscita dei terminal. Il prezzo della corsa è stabilito dal tassametro ma sono in vigore anche tariffe predeterminate per la Stazione ferroviaria di Napoli Centrale e per il Molo Beverello. 

🚆In treno: Trenitalia collega le maggiori città italiane a Napoli. La principale stazione della città è quella di Napoli Centrale, situata a in Piazza Garibaldi. La stazione è servita da taxi, autobus, metropolitana e Circumvesuviana, la linea ferroviaria che collega il capoluogo campano con tutti i Paesi Vesuviani e arriva fino a Sorrento. È utile sapere che la stazione di Napoli Piazza Garibaldi, segnata negli orari di alcuni treni corrisponde alla stazione di Napoli Centrale. Le altre stazioni ferroviarie della città di Napoli sono quella di Mergellina, situata a 300 metri dal molo omonimo con aliscafi in partenza per Capri nei periodi estivi, e quella di Campi Flegrei nella zona di Fuorigrotta. 
 
🚗In auto: Napoli può essere raggiunta in auto dalle città del Nord e Centro Italia percorrendo l'autostrada A1 Milano - Napoli. A questo punto prendere la tangenziale e uscire a Fuorigrotta per arrivare all'imbarco di Mergellina oppure al varco Centro-Porto per raggiungere il Molo Beverello. Arrivando da Bari bisogna percorrere la A14 Napoli - Canosa mentre da sud basta immettersi sulla A3 Napoli - Reggio Calabria proseguendo verso nord. 
 

COME SPOSTARSI: [ torna al menu ]

 
🚇Napoli gode di due linee metropolitane e canali ferroviari che collegano la città alla zona flegrea (ovest) e alla costiera sorrentina (sud-est) passando per Pompei ed Ercolano. 
 
🚌Vi sono numerose linee di bus anche se gli orari ufficiali non sono rispettati spesso. 
 
🎫Il biglietto per i trasporti per Napoli città si chiama Unico Napoli e consente di utilizzare tutte le linee di bus, metropolitana e funicolare.
Dove comprare i biglietti: nelle apposite macchinette e dai rivenditori autorizzati (molti giornalai, tabacchi e bar).
 L’ANM gestisce bus, tram, le linee 1 e 6 della metropolitana e le funicolari.
Trenitalia gestisce la linea 2 di metropolitana.
L’EAV gestisce Cumana, Circumflegrea, Circumvesuviana e MetroCampaniaNordEst.
 
🚏La compagnia City sightseeing da' l'opportunita' di visitare Napoli in completa comodita' a bordo di bus a due piani stile inglese fermandosi in tutte le attrattive principali. Si puo' scenedere e salire quando si vuole acquistando biglietti per 24H, due linee disponibili e audioguida in italiano.
🚕La rete dei taxi a Napoli è estesa, e copre certamente i punti più turistici. Le tariffe dei taxi a Napoli partono da 3,50€ per una corsa diurna (dalle ore 7:00 alle 22:00) con scatto al tassametro di 5cent ogni 60 metri. Sono previste tariffe differenziate e supplementi; tariffe predeterminate per raggiungere l’Aeroporto di Napoli Capodichino, Piazza Municipio, Mergellina ed altre zone di Napoli o altre località turistiche in taxi. La tariffa predeterminata va chiesta al momento di salire sul taxi.
Numeri di telefono per i taxi a Napoli: 081 2222; 081 202020; 081 8888; 081 0101; 081 570 70 70. 
 
🚗Guidare a Napoli: questa potrebbe essere una notevole (dis)avventura per coloro che non sono abituati al traffico e alle non-regole di guida napoletane. I semafori non sono molto rispettati anche da parte dei pedoni; i motorini sbucano da ogni parte senza troppo rispetto sulle precedenze,la cronica mancanza di parcheggio in ogni area della città ecc ecc.
Insomma,tutto questo rendono l’esperienza di guida piuttosto snervante se non addirittura pericolosa.
 
🚢I collegamenti alle isole sono effettuati da aliscafi e traghetti dal Porto di Napoli, Molo Beverello, Porto di Mergellina e di Pozzuoli(le maggiori compagnie di trasporto sono Caremar,Medmar,Snav,Alilauro...).
Il Porto di Napoli si trova in Calata Porta di Massa vicino al centro città, e con collegamenti dei soli traghetti verso le isole di Ischia (1h40’), Procida (1h), Capri (1h30’), Isole Eolie, Isole Pontine, Sicilia e Sardegna.Il Molo Beverello si trova sulla sponda del mare di Piazza Municipio e non distante dal Porto di Napoli, con aliscafi verso Capri (50 min.), Ischia (un’ora), Procida (30 min.), Amalfi e Positano (via Capri).
 
Da Napoli alla costiera Amalfitana: seguire questo link http://visit-napoli.com/collegamenti-napoli-positano-costiera-amalfitana/ oppure tramite i bus turistici hop on hop off al sito https://www.city-sightseeing.it/it/napoli/

INFO GENERALI [ torna al menu ]


DA NON PERDERE:
Napoli in 1/2 giorni : Palazzo Reale e piazza del Plebiscito - Castel Nuovo - ‘Spaccanapoli’ e il centro storico - Castel dell’Ovo e il Lungomare da Mergellina fino a Posillipo
Napoli in 3 giorni : Palazzo Reale e piazza del Plebiscito - Castel Nuovo - Certosa e Museo di San Martino - Museo Archeologico Nazionale - ‘Spaccanapoli’ e il centro storico - Capodimonte - Castel dell’Ovo e Borgo Marinari - Il lungomare e Mergellina – Posillipo 

PASS:
-Con Naples Pass potrai muoverti illimitatamente con il trasporto pubblico ovunque nella città di Napoli e fuori Napoli ed accedere gratuitamente a oltre 100 attrazioni e musei.

-Con la Campaniartecard avrai diritto alla visita con accesso privilegiato dei più importanti musei, parchi archeologici e siti culturali della regione, alle corse illimitate sulla rete integrata dei trasporti presenti a Napoli e in Campania e, infine, a eventi e mostre.

SHOPPING :
Presepi e pastori di San Gregorio Armeno - Coralli e cammei Porcellane di Capodimonte - Mercato di Antignano (Vomero) ricco sia di cibo che di prodotti dal mondo dell’artigianato - Mercato alimentare della Pignasecca (Montesanto) - Mercato del pesce di Porta Nolana (via Marina) Oggetti in pietra lavica, rame, ferro battuto, vimini - Via Toledo e via Scarlatti al Vomero per lo shopping di abbigliamento e scarpe - Via Chiaia e via Calabritto ricchissime di negozi, dove si possono trovare brand di lusso e negozi di abiti eleganti.
 
WI-FI :
In città è disponibile il Wifi pubblico “Napoli Cloud City” attivo sul lungomare, piazza Garibaldi (Stazione Centrale) e PAN. Ogni utente ha 2 ore al giorno a disposizione e 200mbyte, anche frazionabili. In aereoporto la rete è “wifi Gesac”.
 

EVENTI: 

SICUREZZA: Piccole attenzioni per non essere vittima della microcriminalità che come in tante grandi citta' purtroppo è presente:
Non Girare di sera per vicoletti senza luce - Non Prelevare in Banca di sera, e comunque sempre banche a vista – Evitare oggetti preziosi- Non mettere il Portafoglio dietro la tasca del pantalone, meglio davanti- Quando sostate alle Bancarelle sempre borsa e tasche a vista. 
 
GUIDE E SITI UFFICIALI:
Come preziose guide cartacee oltre alla mia fidata Lonely Planet Napoli-pompei-e-la-costiera-amalfitana e Napoli-costiera-amalfitana della Rough Guides devo ringraziare le cugine di mio marito che sono napoletane DOC, percio' mi hanno saputo consigliare itinerari e luoghi e fatto assaggiare le pietanze piu' buone nei miglior locali e pizzerie di Napoli! (in particolare MRosy,Vero e Ferny grazie di cuore!).
-InCampania utilissima per scaricare mappe
 

MAPPA [ torna al menu ]

Per semplificare la visita alla citta' ho suddiviso in zone il centro ed i dintorni contrassegnando ad ognuna un colore sulla mappa(
l'area di Napoli e' riconoscibile con il colore AZZURRO) con relativo paragrafo e spiegazioni (acquisite dalla guida ufficiale sul sito del turismo inCampania)
-AZZURRO per il centro storico antico
-GIALLO per la zona dei quartieri spagnoli(con via Toledo) fino al maschio Angioino
-MARRONE per la zona alta di Napoli(Capodimonte e rione Sanita')
-VIOLA per la zona stazione e mercati principali
-VERDE per il lungomare fino ai Campi Flegrei
-ARANCIONE per la periferia di Napoli(da Barra a Pompei)
-GRIGIO per le isole


IL CENTRO STORICO ANTICO: DA PIAZZA DANTE AL DUOMO [ torna al menu ]


Il “ventre” di Napoli è il centro storico grecoromano: una pianta a scacchiera divisa da tre assi viari, i “decumani”, tagliati ad angolo retto da vie dette"cadini”. È questo anche il centro culturale di Napoli, con l’Università, i caffè letterari di piazza Bellini, le librerie di Port’Alba e l’Istituto Italiano per gli Studi Storici.
 

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Partendo da Piazza Dante ornata del monumento al noto poeta, e delimitata dall’emiciclo del Foro Carolino,spicca Port’Alba (1625), da cui si accede all’omonima via, regno di alcune delle librerie più antiche di Napoli.
Piazza Dante

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Piazza del Gesù Nuovo è la porta d’ingresso nel cuore del centro antico. La guglia dell’Immacolata (1747) e la chiesa del Gesù Nuovo, introducono alla religiosità barocca della città. A due passi sorge l’austera chiesa di Santa Chiara, fatta costruire nel 1310 da Roberto d’Angiò col celebre Chiostro delle Clarisse.
Piazza del Gesu'
Chiesa del Gesu'
 
Monastero di Santa Chiara
 
 

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Piazza San Domenico è uno dei più notevoli interventi urbanistici di età aragonese: la chiesa (XIII secolo), la guglia di San Domenico (XVII secolo) e le belle facciate di Palazzo Corigliano (XVIII secolo), oggi sede dell’Istituto Universitario Orientale, e Palazzo Sansevero.
 
🍕CONSIGLIO CULINARIO: fate un giro in P.zza San Domenico Maggiore 19 per assaggiare le frolle,le sfogliatelle,i baba' e tutte le prelibatezze dolciarie tra le piu' buone di Napoli nella pasticceria antica da Scaturchio
 
Piazza San Domenico Maggiore

Scaturchio


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In piazzetta Nilo si erge la statua ellenistica del Nilo, ritrovata nel Medioevo ed affettuosamente denominata dai napoletani “Corpo di Napoli”; qui sorge inoltre la trecentesca chiesetta di Sant’Angelo a Nilo. Passeggiando lungo via San Biagio dei Librai (detta anche Spaccanapoli) si può curiosare nei numerosi negozietti di antiquariato, arredi sacri e gioiellerie.Quasi nascosta in una viuzza laterale di vico San Domenico troviamo la piccola ma straordinaria Cappella Sansevero, spettacolare complesso barocco dove viene custodita la meravigliosa scultura in marmo del Cristo Velato. 

Spaccanapoli
Via San Biagio dei librai
Pizzetta a portafoglio
Via San Biagio dei librai
Via San Biagio dei librai
Piazza San Domenico Maggiore
Via San Biagio dei librai
Via San Biagio dei librai
Via San Biagio dei librai
Spaccanapoli
Cristo Velato(foto presa da internet)

 

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Via San Gregorio Armeno, con il suo scenario brulicante, è il cuore della Napoli artigiana; nei due mesi che precedono il Natale, diventa la via più vivace del centro storico e si riempie di bancarelle che vendono statuine e decorazioni per il presepe. Nel complesso conventuale di San Gregorio Armeno, annesso alla chiesa, vale la pena visitare il chiostro. Alla fine della via dei presepi ci troviamo nel cuore della città greco-romana, in corrispondenza della zona che fu agorà e foro; centro di questa struttura era l’attuale piazza San Gaetano, dove si trovano la chiesa di San Paolo Maggiore, costruita tra l’VIII e il IX secolo e quella di San Lorenzo Maggiore. Da piazza San Gaetano si può iniziare un percorso di due ore partendo da una botola sotto ad un letto che porta ad un anfitetatro romano e attraverso i cunicoli e le cisterne della immensa Napoli sotterranea, un’esperienza di grande suggestione che rivela segreti, storie e leggende della città.

Via San Gregorio Armeno
Via San Gregorio Armeno
Via San Gregorio Armeno
Via San Gregorio Armeno
Via San Gregorio Armeno
Via San Gregorio Armeno
Via San Gregorio Armeno
Via San Gregorio Armeno

Chiesa di San Lorenzo Maggiore
Chiesa di San Lorenzo Maggiore
Entrata al teatro romano sotterranea
Napoli sotterranea


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In una traversa di via Tribunali,esattamente in vico del fico al purgatorio ,potrete trovare la statua di Pulcinella.

Pulcinella è la maschera carnevalesca simbolo di Napoli ed ha una storia longeva risalente al XVI secolo e contingente allo sviluppo della commedia dell’arte. Il nome così stravagante deriva da Puccio D’Aniello: secondo alcuni studiosi, si tratterebbe del nome di un contadino di Acerra che stufo di zappare la terra e di coltivare i campi, decise di lasciare tutto e di unirsi a una compagnia di girovaghi che si trovava a passare per il suo paese natio. Altri ancora sostengono che il nome Pulcinella derivi da “Pulcinello”, cioè un sostantivo volto ad indicare un piccolo pulcino dal naso curvo e adunco e che di conseguenza richiama il volto della maschera partenopea. Infine, alcuni studiosi un po’ più intraprendenti, hanno individuato in Pulcinella la figura di Maccus, il ladro sciocco e mangione delle Atellane, cioè le commedie importate a Roma e risalenti al IV secolo a.C. dai toni comici e stravaganti, volgari e talvolta osceni e basate sia sul primo impiego di canovacci che sull’improvvisazione. E' uno dei simboli del folklore di Napoli, delle contraddizioni e delle verità, delle bugie e dell’onestà. La maschera più famosa al mondo incarna perfettamente la città nella sua dualità: quella città che è a metà tra la fame e la gloria, tra l’essere abbondante e opulenta ma al contempo povera e scarna, a metà tra la ricchezza e la miseria, tra l’essere un signore e l’essere un contadino. La maschera è soprattutto la rappresentazione dell’ingegno, della forza di volontà, del mettersi in gioco e del coraggio. Tra i detti più famosi si ricordi anche quello usato dai napoletani veraci: “A Pulecenella ‘o vern sol quann va ‘ngarrozz” che traslitterato diventa “Pulcinella viene notato solo quando gira in carrozza”.
Vico del Fico al purgatorio
 
Di fronte al busto di Pulcinella sorge la chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, nota al popolo partenopeo come la chiesa “de’ ’e cape ’e morte”,caratterizzata da una bizzarra decorazione barocca e decorata da teschi.
 


Via dei tribunali

Via dei Tribunali
Via dei Tribunali
Via dei Tribunali
Via dei Tribunali  

🍕CONSIGLI CULINARI: Pizzeria Sorbillo (via dei tribunali 32 è quella originale) se andate negli orari strategici, quindi non dalle 13:30 alle 14:30 e non dalle 19:30 alle 20:30, c’e’ meno fila … diversamente potete anche aspettare 2 ore.In via dei Tribunali molto valide le pizzerie  i Decumani, Dal Presidente, Di Matteo anche queste pizzerie sono una meta sia per turisti che per locali, vale la stessa regola per Sorbillo.Se non vi va la pizza, le trattorie sono tutte buone. Non perdetevi anche la famosa limonata "a cosce aperte"! Bevanda preparata con acqua frizzante, succo di limone e bicarbonato che si beve appunto con le gambe aperte per evitare che la schiuma prodotta dal bicarbonato trabocchi e bagnarti.

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Via dei Tribunali incrocia via Duomo, che prende il nome dal Duomo(o cattedrale di Santa Maria Assunta) di impianto gotico portato a termine da Roberto D’Angiò nel 1313.Da vedere la mirabile Cappella ed il Museo del Tesoro di San Gennaro, dove, per due settimane in occasione del miracolo viene esposto il reliquiario del sangue di san Gennaro.

Murales di Jorit vicino al museo
Duomo
Duomo
Duomo
Museo Tesoro di San Gennaro
 
 

I MERCATI PIU' FAMOSI E LA STAZIONE CENTRALE [ torna al menu ]

 
1 - Nella vicina Porta Nolana ci sono due dei mercati più pittoreschi della città, specializzati in pesce, frutta e verdura.  L’altro è in piazza Mercato, uno dei luoghi cruciali della storia napoletana: qui nel 1268 venne decapitato Corradino di Svevia, e nel 1647 Masaniello adunò il popolo durante la sommossa antispagnola da lui capeggiata. La piazza è dominata da una tra le più popolari e venerate chiese di Napoli, la basilica di Santa Maria del Carmine. Sulla via Nuova Marina, infine, si apre il porto, iniziato da Carlo II con la fondazione del Molo Angioino e ampliato nel corso dei secoli fino alla prima metà del ‘900, quando assunse le dimensioni attuali. 
In questa zona inoltre troviamo la stazione centrale di Napoli e a due passi da Porta Nolana la stazione della Circumvesuviana.
 
🍕CONSIGLIO CULINARIO:se vi trovate in questa zona andate da Pizzeria Carmnella
 
Porta Nolana
Mercato di Porta Nolana
Mercato di Porta Nolana
Mercato di Porta Nolana
Mercato di Porta Nolana
 
 

DA CASTEL NUOVO AI QUARTIERI SPAGNOLI FINO A CASTEL SANT'ELMO [ torna al menu ]


La zona compresa fra Castel Nuovo passando per via Toledo, è il centro di Napoli e la parte della città che i napoletani considerano più rappresentativa e che ospita alcuni dei monumenti simbolo della città. 
 

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Tra essi vi è il Castel Nuovo, anche noto come Maschio Angioino, iniziato da Carlo I d’Angiò, ma riedificato sotto gli Aragonesi per celebrare l’ingresso trionfale in città di Alfonso d’Aragona nel 1443. Nella parte alta di piazza Municipio sorge inoltre Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, che incorpora la cinquecentesca chiesa di San Giacomo degli Spagnoli .Di fronte al Maschio Angioino si trova il principale porto di Napoli: il Molo Beverello.

Maschio Angioino
 

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La Galleria Umberto I (1887-1890) ha una splendida copertura in vetro e ferro, cui si accompagna un elegante pavimento a intarsi marmorei; inglobata nell’isolato della galleria anche la chiesa di Santa Brigida. 
 
🍕CONSIGLI CULINARI:  La Sfogliatella Mary per sfogliatelle e babà
 
Galleria Umberto
Galleria Umberto

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Il Teatro San Carlo, inaugurato il 4 novembre 1737, è il più antico teatro lirico del mondo. Uscendo dal teatro ci troviamo nella vivacissima piazza Trieste e Trento dove sorge lo storico caffè Gambrinus (ottimo e carissimo caffe'), in passato meta prediletta di poeti e intellettuali.

Teatro San Carlo

Gambrinus

🍕CONSIGLI CULINARI: come detto sopra e' obbligatoria una tappa nel caffe' storico di Napoli,ma per assaggiare degli ottimi taralli andate da Pasticceria Leopoldo


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Poco più avanti c’è piazza del Plebiscito, la più vasta della città, spettacolare cornice di manifestazioni culturali e di concerti. Ne caratterizza il profilo la chiesa di San Francesco di Paola, con il suo colonnato neoclassico e l’interno ispirato al Pantheon di Roma. Al centro della piazza le due statue equestri di Carlo di Borbone e di Ferdinando I guardano il grande PalazzoReale.
 

Piazza del plebiscito
    Piazza del plebiscito

Palazzo Reale
Palazzo Reale
Palazzo Reale
Palazzo Reale
Palazzo Reale

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Alle spalle di piazza Plebiscito vi sono 3 entrate differenti per accedere alla Galleria Borbonica, uno dei percorsi del circuito della Napoli Sotterranea più affascinanti e suggestivi della città. Fu il re Ferdinando II di Borbone ad avviarne la realizzazione, nel 1853: sebbene l’opera rientrasse nell’ambito delle opere pubbliche, il vero fine del traforo sotterraneo era militare. Nelle reali intenzioni del re, infatti, la galleria avrebbe dovuto costituire una rapida via di fuga, verso il mare, per la famiglia reale in caso di tumulti e un collegamento con la reggia per i soldati alloggiati nelle caserme di Chiaia. 
     

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Superata piazza del Plebiscito si prosegue per via Toledo(ex via Roma), l’asse principale dell’espansione urbana voluta nel 1536 dal viceré Pedro de Toledo, caratterizzata da chiese,palazzi antichi(come il Carafa di Maddaloni e il Doria D’Angri)e molteplici pizzerie e locali che vendono i piu' buoni street food napoletani e negozi per lo shopping.
🍕CONSIGLIO CULINARIO: lungo via Toledo assaggiare assolutamente le pizze fritte di zia Esterina Sorbillo, o da Luise rosticceria vicino alla fermata Augusteo,assaggiate la pizza a portafoglio , il cuoppo , i ziti alla Genovese da Signora Bettola e prenotando con anticipo andare assolutamente alla trattoria da Nennella, fanno la pasta patate e provola piu' buona del mondo!(cambio sede nel 2024). Prendete un buon caffe' al Caffe' Roma, o assaggiate tutte le bonta' dalla famosa pasticceria da Poppella (provare il fiocco di neve ed il missile!).
Se vedete una pizzerie/trattoria che vi ispira nei quartieri spagnoli entrate perche' sono tutte buone (Dal Soldino- Pizzeria e Babà etc…).

Fermata metro Toledo
Trattoria da Nennella(ora in via piazza Carita')

 

Cuoppo in via Toledo
Pizza fritta in via Toledo da zia Esterina
Pizza a portafoglio in via Toledo
Signora Bettola

Da via Toledo si dirama un reticolo di vicoli che vanno a formare i famosi Quartieri Spagnoli, chiamati così perche' allora era una zona adibita all'accampamento dei soldati spagnoli durante l'occupazione.
Oggi i Quartieri Spagnoli si estendono su tre zone: San Ferdinando, Avvocata e Montecalvario. 
Vicolo di Toto' e' il nuovo nome di Via Portacarrese, dove numerosi artisti hanno lasciato opere dedicate a Toto' e agli altri grandi artisti napoletani come manifesti, murales. Non mancano le opere d'arte ed i gadgets dedicati a Diego Armando Maradona, o meglio, un vero e proprio luogo di culto per tutti i fan del famoso calciatore. Nel 2024 nasce il piccolo museo Maradona che raccoglie alcuni cimeli del calciatore. Per vivere al meglio i quartieri perdetevi tra i numerosi vicoli tra panni stesi, negozietti, bancarelle e meravigliosi murales, qui vedrete il cuore verace di Napoli.
 
Museo Maradona
Largo Maradona - Quartieri Spagnoli

Quartieri Spagnoli
Quartieri Spagnoli
Quartieri Spagnoli
Quartieri Spagnoli
Quartieri Spagnoli-Vico Toto'
Quartieri Spagnoli
Quartieri Spagnoli
Quartieri Spagnoli-Vico Toto'



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Da via Toledo inoltre e' possibile prendere la funicolare alla fermata Augusteo o piu' in alto alla fermata Montesanto che porta al Vomero* per poter visitare la Certosa di San Martino di origine angioina: iniziata nel 1325, fu trasformata tra gli ultimi anni del ‘500 e la metà del ‘600 dai più noti architetti ed artisti dell’epoca, diventando la più compiuta espressione del barocco napoletano e castel Sant'Elmo costruito nel ‘300 da Roberto D’Angiò e completamente rifatto sotto il governo di Pedro de Toledo (1537-1546). Dagli spalti si gode una spettacolare vista a 360 gradi su Napoli. *Il Vomero è nato nell’800, in una zona verde rinomata per i magnifici panorami sul Golfo. Oggi le villette in stile liberty sono affiancate da palazzi moderni e questo quartiere è fra i più vivaci di Napoli, ricco di possibilità di shopping. Il cuore del Vomero è piazza Vanvitelli, da cui è facile raggiungere Villa Floridiana, dono di Ferdinando di Borbone alla moglie, duchessa di Floridia e che oggi ospita il Museo della Ceramica Duca diai Camaldoli.
 
Castel Sant'Elmo
Castel Sant'Elmo
Castel Sant'Elmo
Panorama su Spaccanapoli
Castel Sant'Elmo

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Da piazza Carita' seguendo la strada che porta alla stazione della funicolare di Montesanto troviamo un altro famoso mercato:  il mercato alla Pignasecca.
 



LA PARTE ALTA DI NAPOLI:DAL MUSEO ARCHEOLOGICO A CAPODIMONTE [ torna al menu ]

 

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Partiamo da piazza Cavour: in direzione ovest troviamo il Museo Archeologico Nazionale, il più importante museo del mondo per l’archeologia classica, contenente anche i reperti delle città e delle ville sepolte dal Vesuvio nel 79 d.C.
Dalla piazza in direzione est nasce via Foria che attraversa i popolarissimi rioni Sanità, Vergini e Sant’Antonio. Nel quartiere si trovano i settecenteschi Palazzo dello Spagnolo e Palazzo Sanfelice, architetture scenografiche prese a modello anche per allestimenti teatrali(più avanti da via Foria si giunge all’Orto Botanico). Percorrendo via Sanita' da vedere e' la chiesa seicentesca di Santa Maria della Sanità, dalla quale si accede alle catacombe di San Gaudioso. Da qui  arriviamo fino all'ascensore che porta verso il quartiere residenziale di Capodimonte noto per il maestoso Museo di Capodimonte con opere di Caravaggio e Tiziano, oltre ad arazzi e porcellane locali. Il Real Bosco di Capodimonte è un ampio parco pubblico con zone alberate, fontane e vista panoramica sulla città.
 
🍕CONSIGLI CULINARI: si mangia bene da pizzeria Bruno,di fronte all'entrata del parco(guardare mappa)

Museo di Capodimonte
Museo di Capodimonte
Museo di Capodimonte
Museo di Capodimonte
Pizzeria da Bruno

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A fianco della grande chiesa dell’Incoronata del Buon Consiglio si trovano le catacombe di San Gennaro, tra le più antiche e suggestive della Campania. Il tour delle catacombe e' organizzato da un gruppo di ragazzi del rione molto preparati a riguardo, che si impegnano a riqualificare il quartiere tramite attivita' produttive-turistiche,attraverso la riscoperta del patrimonio artistico che possiede e per valorizzare questo quartiere che, purtroppo fino a poco tempo fa,e' stato sempre addittato come poco affidabile.

 

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Tornando verso l'ascensore proseguiamo per 15 minuti verso via Fontanelle per arrivare al cimitero delle Fontanelle,uno dei piu' suggestivi che abbia mai visto. Chiamato in questo modo per la presenza in tempi remoti di fonti d'acqua, il cimitero accoglie circa 40.000 resti di persone, vittime della grande peste del 1656 e del colera del 1836. Il cimitero è noto anche perché vi si svolgeva un particolare rito, detto il rito delle "anime pezzentelle", che prevedeva l'adozione e la sistemazione in cambio di protezione di un cranio (detta «capuzzella»),al quale corrispondeva un'anima abbandonata (detta perciò «pezzentella»).
Cimitero delle Fontanelle
 
Cimitero delle Fontanelle
Cimitero delle Fontanelle

Cimitero delle Fontanelle

Rione Sanita'
Rione Sanita'

NB Questo quartiere e' molto noto anche perche' in via Santa Maria Antesaecula naque il grande comico Toto' al terzo piano di un edificio del civico 107 del rione Sanità. A pochi mesi dalla sua nascita, la famiglia si trasferì a qualche metro di distanza, andando ad abitare al secondo piano del civico 109 in quella che ancora oggi è riconosciuta come l’abitazione storica di Toto' dove e' posta una targa in suo ricordo. Purtroppo tutt'oggi non e' possibile poterla visitare essendo in uno stato di degrado tale da far alzare continuamente grandi proteste dato che, a parte qualche murales e 2/3 statue, non vi e' al giorno d'oggi una casa museo o un museo che possano celebrare e ricordare il grande comico!
Uno dei  pochi memorial a lui dedicati e' in largo Toto' proprio di fronte all'ascensore sanita',mentre una statua degna di riconoscimento si trova purtroppo in periferia,nel rione alto di Napoli (guardare mappa).Alcuni murales si possono trovare anche nel centro,io ne ho fotografati in via dei tribunali e nei quartieri Spagnoli dove gli e' stato dedicato il Vico Toto'.



 

LA VIA DEL MARE: DA CHIAIA A POSILLIPO FINO AI CAMPI FLEGREI [ torna al menu ]


Il lungomare fra Castel dell’Ovo e Posillipo, con il panorama su tutto il Golfo, il Vesuvio e le isole, è l’immagine più famosa di Napoli. 

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Il profilo della costa è dominato dalle massicce mura tufacee di Castel dell’Ovo, il più antico della città, che sorge sull’isolotto di “Megaride”, oggi collegato alla terraferma da un ponte. Sotto le mura del castello vi è l’ottocentesco Borgo Marinari, oggi sede di circoli nautici, ristoranti, bar e locali alla moda. 
 

 
 
 
 
 
 
 
Fontana dela Immacolatella

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La panoramica Via Caracciolo corre parallelamente alla Villa Comunale (già Villa Reale), parco cittadino realizzato da Carlo Vanvitelli alla fine del ’700, e al “vecchio” lungomare che ancora oggi si chiama Riviera di Chiaia. Nella Villa Comunale si può visitare la Stazione Zoologica (fondata nel 1872 dal tedescAnton Dohrn) cui è annesso l’Acquario più antico d’Europa. Sulla Riviera di Chiaia, nella neoclassica Villa Pignatelli, ha sede il Museo Principe Diego Aragona Pignatelli Cortes, che conserva gli arredi originali ed ospita la ricca collezione di dipinti del Banco di Napoli. Nell’antica scuderia è in apertura il Museo delle Carrozze, con una raccolta di carrozze e finimenti d’epoca. 
 
Villa comunale(foto presa da internet)

Villa comunale(foto presa da internet)

🍕CONSIGLI CULINARI: La Napoli da bere ha un'indirizzo preciso. Quartiere Chiaia, zona San Pasquale. E' qui che i napoletani fanno aperitivo negli ormai famosi "baretti". Di solito s'inizia verso le 19, in orario post-lavoro, per proseguire fino a notte fonda (nel weekend) facendo tappa di qua e di là, toccando vari posti, facendo nuovi incontri, sorseggiando un calice di ottimo vino o un drink più "tosto".I più famosi "baretti" della zona di chiaia si distinguono tutti per le dimensioni contenute e l'atmosfera intima ma frizzante. Tra i più gettonati ci sono il  S’Move Light Bar, Seventy Bar, 66 Fusion Bar, Jazzy, Barril, Chandelier: ambienti particolarmente raffinati, dal design e dall'arredamento interno che attraversa diversi gusti e tendenze, dalle forme più asciutte e sofisticate ai richiami più esotici e ultra metropolitani, i baretti di Napoli costituiscono un piccolo universo di intrattenimento nel cuore della città.
Ogni anno verso Settembre presso il lungomare Caracciolo si tiene il pizza village(chiamato anche pizza festival o pizza fest),ossia la celebrazione assoluta della pizza che consiste nella degustazione a prezzi fissi di vari tipi e gusti.Un vero e proprio viaggio nel quale, anno dopo anno, il prodotto, gli «artigiani» e la filiera produttiva hanno contribuito a raccontare la pizza diffondendone la cultura e le tradizioni. Ma non c'e' solo la pizza a fare da padrona,eventi live e concerti ad accesso completamente gratuito,mostre, conferenze e seminari, animazione, intrattenimento e laboratori didattici per adulti e per i più piccoli, il tutto raccontato quotidianamente in radio e tv da RTL 102.5, media partner ufficiale.
 






I classici chioschetti sul lungomare che vendono limonate e spremute ma anche trippa fresca

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Tra la chiesa e la stazione di Mergellina è ubicato l’ingresso del Parco Vergiliano, uno dei siti più frequentati dai viaggiatori del Grand Tour. Il parco ospita la cosiddetta tomba di Virgilio, un sepolcro del I sec. d.C. identificato dalla tradizione con la sepoltura del poeta. Nel 1939 fu trasferita qui anche la tomba di Giacomo Leopardi, morto a Napoli nel 1837. 
Se si lascia la costa, proseguendo verso il quartiere di Fuorigrotta, a piazzale Tecchio si trova la Mostra d’Oltremare, un vastissimo parco espositivo di grande valore storico, architettonico ed ambientale, realizzato alla fine degli anni ’30. 
Da Mergellina la panoramicissima via Posillipo risale la collina, l’antica Pausilypon (raggiungibile con gli autobus linea 140 se partiamo da Napoli). Sul mare si vedono il gigantesco Palazzo Donn’Anna e numerose ville immerse nel verde. Sull’estrema punta del promontorio di Coroglio si trova la Villa del Pausilypon, i resti della lussuosa dimora appartenente a Publio Vedio Pollione, uno dei sostenitori di Ottaviano Augusto. La grandiosa villa comprendeva più edifici realizzati tra il I secolo a.C. e il IV d.C. a coprire un’area di circa nove ettari, con al centro la parte residenziale del complesso ed intorno strutture monumentali quali il grandioso teatro, l’Odeion e le terme, oltre ad un porticciolo e vie di collegamento private. Il panorama più spettacolare di Posillipo si gode dal Parco Virgiliano, sulla sommità della collina, dove lo sguardo spazia su tutto il golfo di Napoli, sui Campi Flegrei e sul tratto di mare da cui emerge l’isola di Nisida,oppure nei pressi della chiesa di Sant'Antonio sulla terrazza belvedere.
 
INFO UTILI:
Come arrivare al belvedere di Posillipo:
Opzione 1 : Metro BLU fermata Mergellina + 15 minuti di camminata attraverso le cosiddette Rampe di Sant’Antonio (in salita)
Opzione 2 : Bus n.151 fermata Bruno Sannazaro + 15 minuti di camminata attraverso le cosiddette Rampe di Sant’Antonio(in salita)
Opzione 3 : Metro BLU fermata Mergellina o Bus n.151 fermata Bruno Sannazaro + Funicolare di Mergellina dalla stazione omonima situata a pochi passi dal lungomare,scendete alla stazione Sant’Antonio: da qui la Terrazza dista circa 300 metri.

🍕CONSIGLI CULINARI: tutti i chalet di Mergellina sono molto carini ,il più buono è Chalet Ciro per mangiare un'ottima brioche con gelato.Sul lungomare ci sono ristoranti/pizzerie dove si mangia bene, leggermente piu’ cari rispetto al centro storico (25/35 per pranzo/cena – 15/20 per pizza), ma la vista del Golfo è impagabile.
 
Vista notturna dal belvedere di Posillipo
 


 



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Vicina a piazza Sannazaro c'è via di Piedigrotta (detta così perché “ai piedi della grotta”), oggi galleria, scavata nel I sec. a.C. dai Romani per agevolare il percorso tra Napoli e Pozzuoli. Il quartiere aldilà della grotta si chiama invece Fuorigrotta, che termina di fronte alla chiesa di Santa Maria di Piedigrotta. In questa zona gli amanti del calcio possono andare a visitare l'ex stadio San Paolo ora stadio Diego Armando Maradona. 

🍕CONSIGLIO CULINARIO:se vi trovate nei pressi dello stadio fate scorta dei favolosi arancini e frittatine da Frittatina in viale di Augusto 150



Da Frittatina

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I Campi Flegrei sono una vasta area situata nel golfo di Pozzuoli, a ovest della città di Napoli e del suo golfo. L'area è nota sin dall'antichità per la sua vivace attività vulcanica.L'area flegrea comprende in particolare i comuni di Napoli, Pozzuoli, Quarto, Giugliano in Campania, Bacoli e Monte di Procida.
Alla Solfatara, nei pressi di Pozzuoli, è possibile vedere un cratere di lava ribollente da vicino, con i suoi vapori e fanghi fumanti. La zona era già assai famosa presso i Romani, che l’avevano denominata Colline Bianche, per il rapprendersi di candide concrezioni. Questo vulcano attivo è visitabile e costituisce una delle principali attrattive dei Campi Flegrei. Vi regna un’atmosfera inquietante: la terra tormentata dal fuoco crea scenari surreali dai colori inimmaginabili. Nata 4000 anni fa quasi al centro dei Campi Flegrei, la Solfatara (dal tardo latino Sulpha Terra, “terra di zolfo”) si manifesta vivacemente con fumarole, sorgenti di gas e di acqua minerale, getti di fango caldo e scosse sismiche. La maggiore delle fumarole è la Bocca Grande, una sorgente naturale di vapore acqueo in pressione, che schizza fuori a 160° e contiene diversi gas che conferiscono all’aria il caratteristico odore di “uova marce”. Interessanti sono inoltre i fenomeni della condensazione del vapore acqueo e della ionizzazione dell’aria.





 
INFO UTILI:
Come arrivare:
Pozzuoli in treno: Metronapoli   Linea 2 - Ferma a Pozzuoli; Sepsa  Ferrovia Cumana   - Linea Montesanto – Torregaveta - Ferma a Pozzuoli; in autobus: ANM  Autobus 129 (Piazza Vittoria – Pozzuoli Dazio) e 152 (Piazza Garibaldi – Pozzuoli porto)
 

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Nìsida è una piccola isola appartenente all'arcipelago delle isole Flegree, posta all'estrema propaggine della collina di Posillipo, in località Coroglio. Dal punto di vista amministrativo essa fa parte di Bagnoli, un quartiere del comune di Napoli. L'isola non è accessibile in quanto ospita l'Istituto Penale Minorile di Napoli, e il suo piccolo porto verso Coroglio era utilizzato dalla NATO fino al suo trasferimento. Fino al 2012 infatti vi era il Comando Marittimo Alleato, trasferitosi in Inghilterra. La base è quindi tornata all'Italia, e ora è la sede del Comando Logistico della Marina Militare (MARICOMLOG). 
Gestito dal Centro Studi Interdisciplinari Gaiola onlus, il Parco Sommerso di Gaiola deve la sua particolarità alla fusione tra aspetti vulcanologici, biologici e storico-archeologici, il tutto nella cornice di un paesaggio costiero tra i più suggestivi del Golfo. I costoni rocciosi e le alte falesie di Tufo Giallo Napoletano, rimodellate dal mare e dal vento, ammantate dai colori della macchia mediterranea, regalano ancora oggi scorci di rara bellezza che da sempre hanno incantato i popoli che qui si sono succeduti.
Nisida 

Area marina protetta gaiola(foto presa da internet)

 

PERIFERIA DI NAPOLI: I GIGLI DI BARRA,SAN GIORGIO A CREMANO,IL VESUVIO E GLI SCAVI ARCHEOLOGICI DI ERCOLANO E POMPEI [ torna al menu ]


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La Festa dei Gigli è una festa popolare cattolica che si tiene ogni anno a Nola in occasione della festività patronale dedicata a San Paolino. Con questo evento i nolani ricordano il ritorno in città di Ponzio Meropio Paolino dalla prigionia ad opera dei barbari avvenuto nella prima metà del V secolo. La festa rientra nella Rete delle grandi macchine a spalla italiane inserita dal dicembre del 2013 nel Patrimonio orale e immateriale dell'umanità dell'UNESCO.
Tali costruzioni lignee, denominate appunto "gigli", hanno assunto nell'800 l'attuale altezza di 25 metri con base cubica di circa tre metri per lato, per un peso complessivo di oltre venticinque quintali.Le "barre" e le "barrette" (in napoletano varre e varritielli) sono le assi di legno attraverso cui ogni Giglio viene sollevato e manovrato a spalla dagli addetti al trasporto provocandone spesso ferite e rigonfiamenti talvolta perenni. Questi assumono il nome di "cullatori" (in napoletano cullature), nome che deriva probabilmente dal movimento oscillante prodotto simile all'atto del cullare. L'insieme dei cullatori, di norma 128, prende il nome di "paranza".
La "Festa dei gigli" a Barra si tiene ogni anno, durante l'ultima domenica di settembre.Nel corso della settimana precedente la domenica, nei vari rioni, allestiti dai comitati partecipanti, si svolgono folkloristiche manifestazioni. La domenica si ha la "ballata" dei Gigli che percorrono: Corso Sirena (percorso storico fino al 1954), Via Serino, Corso Bruno Buozzi e Via Luigi Martucci (questo circuito rotatorio, dà la possibilità allo spettatore di rimanere fermo ad un posto e veder sfilare davanti a sé tutti i Gigli). La "ballata" inizia verso le ore 10, poi c'è la pausa per il pranzo e termina a notte inoltrata.(oggi giorno le cose sono cambiate grazie a dei regolamenti stabiliti da un ente festa e dal comune di Napoli).La gara è puramente simbolica. In molti ritengono che la Festa dei Gigli di Barra tragga la sua origine dai riti di Cibele e Attis e dalle “Infrascate”, avvenimenti storici che in realtà a Barra non sono mai esistiti. Esperienza piu' unica che rara!






INFO UTILI:
Come arrivare:
Con i mezzi pubblici è possibile utilizzare la Circumvesuviana che da Napoli Porta Nolana(punto di partenza della linea Circumvesuviana) ferma a Barra.

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Il Vesuvio è uno dei due vulcani attivi dell'Europa continentale nonché uno dei più studiati e pericolosi al mondo a causa dell'elevata popolazione delle zone circostanti e delle sue caratteristiche esplosive.Con un'altezza, al 2010, di 1281 m, il vulcano sorge all'interno di una parziale caldera di circa 4 km di diametro, caldera che è la parte restante di un precedente edificio vulcanico, l'attuale Monte Somma, dopo che la grande eruzione del 79 ne determinò il crollo del fianco sud in corrispondenza del quale si sarebbe formato il cono attuale con il suo cratere.Il Parco Nazionale del Vesuvio nasce ufficialmente il 5 giugno 1995 per conservare le specie animali e vegetali, le associazioni vegetali e forestali, le singolarità geologiche, le formazioni paleontologiche, le comunità biologiche, i biotopi, i valori scenici e panoramici, i processi naturali, gli equilibri idraulici e idrogeologici e gli equilibri ecologici del territorio vesuviano. 
Lungo la strada per Belvedere Vesuvio troverete il primo parcheggio(6€) e la navetta a 2€ a testa che porta al punto di partenza per il Vesuvio. Con il sentiero n.5 potrete raggiungere il Grande Cono(il cratere) in mezz'oretta circa di camminata.Per gli altri sentieri consultare la pagina ufficiale:Parco nazionale del Vesuvio 









 
INFO UTILI: 

Come arrivare:
Con i mezzi pubblici, è possibile utilizzare la Circumvesuviana che da Napoli si trova in Piazza Garibaldi nella Stazione Centrale. Prendere uno dei treni Napoli-Sorrento e scendere alla stazione Ercolano Scavi o Pompei Villa dei Misteri. ; da qui partono bus e navette che con un costo di circa 22 euro a/r (ingresso al parco incluso) fermano direttamente alla biglietteria prima del sentiero del cratere, che si raggiunge dopo un breve tratto in salita di circa 200 mt. Ci sono anche gli autobus EAV BUS  che collegano la stazione di Pompei con il cratere del Vesuvio ogni 50 minuti o da Napoli (P.zza Piedigrotta) -Vesuvio.
Un'altra valida alternativa e' acquistare un biglietto con il bus hop on hop off scegliendo le varie opzioni  sul sito https://www.city-sightseeing.it/it/napoli/
 

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Nella periferia di Napoli esattamente a San Giovanni a Teduccio troviamo due bellissimi murales dedicati a Maradona e a Che Guevara eseguiti da Jorit, bravissimo artista napoletano con origini olandesi, e grande esponente della Street Art partenopea. Sue anche le opere di San Gennaro vicino al Duomo e quello di Massimo Troisi (attore che adoro)al Palaveliero a San Giorgio a Cremano,citta' di nascita del fantastico attore scomparso.
Sempre a San Giorgio a Cremano troviamo anche il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa che custodisce e gestisce il grande Patrimonio storico delle Ferrovie italiane.

Murales Maradona
Murales del Che

Murales di Troisi

Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa



🍕CONSIGLI CULINARI: a San Giovanni a Teduccio troviamo la famosa pizzeria da Ermenegildo mentre verso san Giorgio a Cremano la pizzeria Vesuvio vicina al museo dei treni

Pizzeria Vesuvio
 
INFO UTILI:
 
Come arrivare:
Con i mezzi pubblici è possibile utilizzare la Circumvesuviana che da Napoli Porta Nolana(punto di partenza della linea Circumvesuviana) ferma sia a S. Giovanni a Teduccio sia a S. Giorgio a Cremano.

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A pochi km dal museo dei treni ci troviamo verso Ercolano,famosa per i suoi scavi.La particolare dinamica del seppellimento di Ercolano, sommersa da flussi di materiale vulcanico solidificatisi per un’altezza media di 16 m, per via dell’elevata temperatura ha consentito la carbonizzazione e dunque la conservazione assolutamente originale e priva di confronti a Pompei, di tutti i materiali organici (vegetali, alimenti, stoffe, arredi e parti in legno di edifici, oltre ad una barca recuperata nel 1982 sull’antica marina), ma anche e soprattutto dei piani superiori degli edifici.
 
Ercolano(foto presa da internet)

A 20 minuti di auto da Ercolano arriviamo invece a Pompei,forse piu' famosa rispetto alla precedente.
L’area archeologica di Pompei si estende per circa sessantasei ettari, dei quali circa quarantacinque sono stati scavati. Passeggiare per gli scavi pompeiani è un’esperienza unica. È come compiere un viaggio nel tempo: si respira l’atmosfera della vita nell’antichità, quella pubblica, e soprattutto quella privata.Tutto inizio' nel 62 d.C.quando un violento terremoto colpì l’intera area vesuviana. A Pompei la ricostruzione ebbe subito inizio, ma, per l’entità dei danni, prese molto tempo: 17 anni dopo, quando il 24 agosto del 79 d.C. l’improvvisa eruzione del Vesuvio la seppellì di ceneri e lapilli, si presentava come un cantiere aperto. La sua riscoperta si verificò nel XVI secolo, ma solo nel 1748 cominciò l’esplorazione, con il re di Napoli Carlo III di Borbone, e continuò sistematicamente nell’Ottocento, fino agli interventi più recenti di scavo, restauro e valorizzazione della città antica e del suo eccezionale patrimonio di architetture, sculture, pitture, mosaici.
 
Pompei(foto presa da internet)
 
INFO UTILI:
 
Come arrivare :
ERCOLANO - in treno: Circumvesuviana  Linea Napoli – Sorrento o Poggiomarino -Ferma a Ercolano Scavi/Ruins; in autobus: ANM   Autobus 254 - Piazza Carlo III (Napoli) - Piazza Poli (Portici); Autobus 255 - V. Volta (Napoli) - P.S. Ciro (Portici)
POMPEI -  in treno:  Circumvesuviana Linea Napoli – Sorrento o Poggiomarino - Ferma a Pompei Villa dei Misteri /Ruins; in autobus: SITA Linea Napoli – Salerno - Ferma a Pompei scavi/ruins 
Un'altra valida alternativa e' acquistare un biglietto con il bus hop on hop off scegliendo le varie opzioni  sul sito https://www.city-sightseeing.it/it/napoli/
 
Il Campania Express è un servizio estivo di metro/treno per turisti da Napoli a Sorrento in vigore da metà marzo a inizio novembre, che collega Porta Nolana (Napoli) e la Stazione Centrale di Napoli con fermate nelle sole località turistiche di Ercolano Scavi, Torre Annunziata Oplonti, Pompei Scavi, Castellammare, Vico Equense, Meta di Sorrento, Piano di Sorrento e Sorrento, senza altre fermate intermedie.  

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 Per i fan della trasmissione "Il castello delle cerimonie" non puo' mancare la tappa nella dimora di Don Antonio alla Sonrisa! Di ritorno dalla costiera Amalfitana non ho resistito e ho chiesto a mio marito di deviare verso Sant'Antonio Abate,perche' si,io che odio i programmi trash ero attratta e vogliosa di vedere il famoso castello! E cosi' durante una cerimonia abbiamo avuto comunque il permesso di entrare e visitare le sale(tranne ovviamente quella in uso) e abbiamo pure conosciuto Matteo e Donna Imma che ho trovato di una gentilezza e disponibilita' unica.
Che vi piaccia o no io l'ho trovata una tappa divertente,kitsch e curiosa!








 
 

LE ISOLE : ISCHIA,CAPRI E PROCIDA [ torna al menu ]

 
Diverse per caratteristiche naturali e per attrattive, le tre isole partenopee rappresentano una meta irrinunciabile per qualsiasi turista in cerca di emozioni: dalle suggestioni di Procida alle terme salutari di Ischia, sino alla mitica Capri, ricca di memorie romane immerse in una natura di bellezza eccezionale. Luoghi leggendari carichi di storia, il cui fascino cresce nel tempo. 

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Ischia e' l'isola più grande del golfo di Napoli è oi una meta popolarissima, frequentata in tutte le stagioni dal turismo internazionale, grazie anche ad un clima particolarmente mite.Oltre alle grandi attrattive paesaggistiche e balneari, ciò che rende Ischia una meta irrinunciabile sono le sue terme, famosissime per la qualità delle acque e per gli scenari che fanno da sfondo a stabilimenti e parchi termali.Il centro principale è Ischia composto dai due nuclei di Porto, stazione balneare e termale, e Ponte, un insieme di costruzioni di epoche diverse racchiuse da una cinta fortificata, oggi caratteristico borgo di pescatori. 
Il caratteristico borgo è dominato dal Castello Aragonese, isolotto unito all’isola da un ponte e che fu per secoli il nucleo della città di Ischia. Incantevoli le cittadine di Casamicciola Terme, dalle rinomate sorgenti termali e Lacco Ameno, anch’essa famosa per la capacità curativa delle sue acque. 
Qui, nella bellissima Villa Arbusto, è stato allestito il Museo Archeologico di Pithecusae, che custodisce reperti preziosi, mostrando, in un percorso più che interessante, la storia antica dell’isola, dalla preistoria all’età ellenistica.
Dalla cripta della vicina chiesa di Santa Restituta si accede agli scavi di una basilica paleocristiana e ai reperti museali che raccontano la storia dell’isola dai greci ai primi cristiani. 
Forìo, meno frequentata dal turismo di massa, conserva forte il carattere tradizionale di borgo marinaro. Qui, su uno sperone roccioso, si staglia il bianco Santuario di Santa Maria del Soccorso, dalle forme ispirate all’architettura locale. Il centro dell’abitato è dominato da un Torrione quattrocentesco adibito a Museo Civico. Costruito per contrastare le ricorrenti invasioni da parte dei pirati Saraceni, è oggi il simbolo della cittadina di Forio. Nei pressi di Forio è da vedere lo spettacolare giardino della Mortella, la villa del musicista sir William Walton. Non può mancare inoltre un tuffo nel mare cristallino nei pressi della mitica spiaggia di Citara, una delle più belle dell’isola. Sul versante meridionale dell’isola si trova l’incantevole Sant’Angelo, minuscolo insediamento di pescatori: un tempo una delle località più isolate di Ischia, oggi è un elegante centro turistico animato la sera da numerosi bar e ristoranti. 
Da visitare nell’entroterra: Panza, in bella posizione panoramica, Serrara Fontana, da cui si parte per l’escursione al Monte Epomeo, Barano d’Ischia, su colline che digradano verso l’estesa spiaggia dei Maronti, lunga circa 2 km e costellata di sorgenti termali e fumarole. Il Monte Epomeo (789 m) dona all’isola il suo profilo inconfondibile: domina la costa sottostante e regala panorami mozzafiato sul golfo di Napoli. Suggestiva, una volta giunti alla vetta, è la visita all’eremo di San Nicola (XV secolo), interamente scavato nella roccia tufacea. 
Da non perdere la Strada del Vino e dei Sapori Isola d’Ischia: un itinerario tra cantine visitabili, vigneti, ristoranti tipici, botteghe di artigianato, per assaggiare prodotti tipici e i vini eccellenti che spinsero i Romani a chiamarla Aenaria. Oltre all’ottimo pesce Ischia è famosa per la tradizionale cucina di terra, il cui fiore all’occhiello è il rinomato piatto a base di coniglio. Tutto il territorio isolano è inoltre ricco di botteghe di artigiani, di rivendite di prodotti agricoli locali e splendidi negozi che consentono uno shopping esclusivo ed emozionante. Misticismo e folklore si intrecciano. Ogni santo ha la sua chiesa e la sua festa:sono oltre quaranta quelle del calendario liturgico. Eventi popolari di grande richiamo, tra riti affascinanti, processioni affollate, bancarelle, fuochi d’artificio e spettacolari coreografie. ll by night di Ischia è veramente una perla nella stagione estiva; numerosi sono i giovani che la sera giungono via mare sull’isola per passare la sera in uno dei numerosi locali isolani.
 

 

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Il centro più importante dell’isola è Capri, raggiungibile dall’approdo di Marina Grande tramite bus, taxi o funicolare. Fulcro dell’abitato, caratterizzato da abitazioni con terrazzi e pergolati, è la notissima piazzetta, soprannome della minuscola piazza Umberto I, un salottino all’aperto centro della vita turistica e mondana. La domina la barocca chiesa di Santo Stefano, con le sue cupole di ispirazione araba, eretta nel 1685 dove sorgeva l'omonimo convento benedettino del 580 d.C.  Una delle più notevoli realizzazioni dell’architettura caprese è il complesso monumentale della Certosa di San Giacomo. Affacciata sul panorama dei Faraglioni, fu costruita nel ‘300 e ampliata nel ‘600: esprime il periodo medioevale e monastico caprese nella sua forma più aulica e monumentale. La scelta del luogo chiuso e raccolto fu forse anche una prudente misura di difesa contro la temuta minaccia degli assalti dei saraceni.  Non sono distanti i giardini di Augusto, dai quali si gode una magnifica vista sui Faraglioni e Marina Piccola. Il parco, attraversato da viottoli e scalette, è un’oasi verde con un suggestivo belvedere. Dai giardini si raggiunge Marina Piccola percorrendo via Krupp, un tortuoso viottolo che scende fino al mare, ideato dall'omonimo industriale dell'acciaio tedesco. Questa stradina offre incantevoli squarci panoramici sui fondali e sui Faraglioni. La passeggiata più famosa di Capri è quella che porta al belvedere di Tragara, ombrosa piazzetta con vista sui Faraglioni e Marina Piccola. Sotto Tragara inizia la strada che scende ai Faraglioni, i tre famosissimi scogli. Paesaggi mozzafiato, immersi in una vegetazione lussureggiante, si aprono anche lungo il percorso che da Capri porta all’Arco Naturale, scenografico arco di roccia a picco sul mare. Con una scalinata si raggiunge la Grotta di Matermania, grandioso antro naturale forse già consacrato in età romana al culto di Cibele, la Magna Mater dei Latini. Incastonata nel paesaggio roccioso della punta Masullo è Villa Malaparte. Edificata alla fine degli anni Trenta dall’architetto Adalberto Libera, la casa dello scrittore Curzio Malaparte è ancora straordinariamente moderna nel suo progetto eccentrico. Sullo spigolo nordorientale dell’isola sorge immensa Villa Jovis, la più cospicua testimonianza romana sull’isola, fatta costruire dall’imperatore Tiberio,vi si arriva dall’abitato di Capri con una lunga passeggiata che tocca la piccola chiesa di San Michele, costeggia il panoramicissimo parco di Villa Astarita e conduce all’area archeologica. Le grandiose rovine dominano un panorama meraviglioso verso la Penisola Sorrentina e si affacciano su uno strapiombo di 330 metri, il cosiddetto salto di Tiberio, da cui si racconta che l’imperatore facesse gettare le sue vittime. 
 L’altro comune dell’isola è Anacapri, un centro più sobrio e raccolto di Capri, con stradine graziose, case bianche immerse nel verde, tranquilli ed eleganti alberghi. Ad Anacapri ci sono le rovine di un’altra villa imperiale, Damecuta, collocata all'estrema punta nord-occidentale dell'isola. Costruita in età giulio-claudia, abbandonata e danneggiata in seguito ad un'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., la villa subì alterazioni e distruzioni a seguito della costruzione di una torre di avvistamento d'età medievale e di fortificazioni borboniche della fine del '700. Il monumento più significativo di Anacapri è la chiesa di San Michele, costruita tra il 1698 ed il 1719 per volere di Madre Serafina con l'annesso convento delle Teresiane. Ad Anacapri sorge inoltre la famosa Villa San Michele, costruita sui resti romani da Axel Munthe, il medico e scrittore svedese che visse per più di un cinquantennio sull’isola. Il giardino che la circonda è di una bellezza rara. Il complesso comprende inoltre un parco naturale "il Monte Barbarossa" per la protezione degli uccelli migratori e della vegetazione mediterranea. Da Anacapri partono la seggiovia e il sentiero per la vetta del Monte Solaro il punto più alto dell’isola, da cui si gode un incantevole panorama. Una vacanza a Capri non è veramente tale senza un’escursione alla Grotta Azzurra, cui si arriva in barca da Marina Grande o via terra da Anacapri: in entrambi i casi, nei pressi della grotta si trasborda su piccole barchette in grado di penetrare nell’accesso angusto della grotta. Già conosciuta dai Romani e riscoperta nell’800, deve la sua affascinante atmosfera a un fenomeno geologico che ne ha provocato l’abbassamento di una ventina di metri, portando l’imbocco quasi sotto il livello del mare. Filtrata dall’acqua, la luce crea un’eccezionale tonalità di colore: un azzurro intenso che riveste di riflessi argentei tutto ciò che si trova all’interno. Non molto grande - 54 m di lunghezza, 14 di larghezza, 30 d’altezza - la grotta si prolunga verso l’interno con la Galleria dei Pilastri, ricca di stalattiti. Dotata di calette incantevoli e di scogliere possenti, Capri offre bei stabilimenti balneari arroccati sugli scogli e alcuni accessi al mare da spiagge di sabbia. Capri è inoltre uno scenario davvero incantevole dove dedicarsi allo shopping. Piccole boutiques e minuscoli studi di artigiani danno al visitatore la possibilità di ammirare e acquistare i prodotti locali. Per quanto attiene alle tradizioni, il momento più importante della ricorrenza del Santo Patrono dell'Isola di Capri, San Costanzo, è quello della processione, che ha luogo ogni anno il 14 maggio, mentre il 13 giugno ricorre la festa di Sant'Antonio di Padova, patrono di Anacapri. Infine per le fasce d’età più giovani vi è una vasta scelta di taverne, discoteche e piano bar.
 

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 Procida,capitale italiana della cultura 2022,e' la più piccola e meno conosciuta tra le isole partenopee; collegata attraverso un ponte, e un'altra piccola isola, Vivara, attualmente disabitata ed adibita a riserva naturale. Procida ha conservato quasi inalterata la sua identità mediterranea; legata alla tradizione marinara, è la destinazione ideale in ogni stagione per chi desidera una vacanza appartata, lontano dalle rotte convulse del turismo di massa. Sette crateri sono visibili intorno alle sue coste che, assieme al suolo tufaceo, ne confermano l'origine vulcanica. Rispetto a Ischia e a Capri, rinomate mete turistiche, Procida si presenta ancora oggi per alcuni versi come un’isola da “scoprire”, carica di un fascino particolare per il silenzio delle stradine, i colori vivaci degli antichi edifici, i quartieri affacciati a grappoli sulle marine. La ricca vegetazione in cui si fonde un’architettura mediterranea, il mare limpido e splendente, le belle rocce costiere, generano scorci paesaggistici di insolita suggestione. La Marina di Sancio Cattolico, detta anche Marina Grande, è il punto di attracco di tutti i traghetti ed aliscafi che giungono da Napoli o da Pozzuoli. Le sue coloratissime case allineate sul mare sono la prima suggestiva immagine che accoglie il turista. Questo borgo di pescatori è dominato dal Castello che si erge sul ciglio della parete tufacea a picco sul mare, all’interno della zona più elevata dell’isola, Terra Murata, cuore dell’isola. Questo singolare quartiere-città, che racchiude casette medioevali con corti e giardini, chiese, palazzi e un castello, è rimasto pressoché intatto per trecento anni. Dal belvedere il panorama è incantevole. Qui nel VII sec. i benedettini costruirono l’Abazia di San Michele Arcangelo, patrono dell’isola, dove i procidani si rifugiavano per sfuggire all’assalto dei Barbareschi. Caratteristico è il porticciolo di Marina di Corricella, che sorprende con la sua deliziosa architettura di casette intricate e ammassate l’una sull’altra: coreografiche con le tipiche scalette su cui si aprono porte e finestre, sembrano quasi un palcoscenico naturale. Il luogo preferito dai bagnanti è la Marina di Chiaiolella, una bella insenatura semicircolare chiusa dal promontorio di Santa Margherita Vecchia. Il lungomare è la passeggiata turistica per eccellenza dell’isola. Separato dalla Chiaiolella da una breve lingua di mare è il lido di Procida, frequentato stabilimento balneare. Un lungo ponte unisce la Chiaiolella con l’isolotto di Vivara, Oasi protetta dal WWF. Per visitarla bisogna richiedere il permesso al Comune di Procida. L’isola garantisce il divertimento anche ai più giovani: di sera il relax è scandito da una miriade di locali, tra piazzette, stradine ed oasi pedonali, in un’atmosfera resa incantevole dagli scorci caratteristici dell’isola. Negli ultimi secoli, scrittori e poi registi si sono lasciati sedurre dal fascino di questa piccola isola, che ha ispirato almeno tre capolavori: i romanzi “Graziella” di Alfonso de Lamartine e “L'isola di Arturo” di Elsa Morante, oltre al film “Il Postino”, l'ultima interpretazione di Massimo Troisi. 
 
 
 
INFO UTILI:
 
Da non perdere:
Procida in 1 giorno Marina Grande - Terra Murata - Marina di Corricella - Marina di Chiaiolella 
Ischia in 1 giorno Ischia Porto - Lacco Ameno - Forio d’Ischia - Sant’Angelo - Ischia Ponte 
Capri in 1 giorno Grotta Azzurra - Piazza Umberto I (“la Piazzetta”) Certosa di San Giacomo - Via Krupp - Marina Piccola Punta Tragara e i Faraglioni - Marina

Come arrivare:
ISCHIA - Si può raggiungere l’isola in traghetto oppure in aliscafo da porti Napoli, Pozzuoli e Procida. Da Napoli i mezzi partono dal Molo Beverello e Mergellina, solo aliscafi, mentre, da Calata Porta di Massa, solo traghetti. Quest’ultima è collegata dal Beverello da un servizio navetta. I porti di arrivo sull’isola sono: Ischia Porto, Casamicciola Terme e Forio.Le compagnie Caremar e Snav effettuano anche lo scalo intermedio all’isola di Procida che allunga i tempi di altri 15 minuti circa, mentre l’Alilauro effettua solo corse dirette.
 
CAPRI - Dal Molo Beverello partono gli aliscafi, da Calata di Massa le navi veloci e i traghetti(con Caremar o Snav . Navi veloci e traghetti sono più lenti ed economici rispetto agli aliscafi e sono gli unici che possono imbarcare mezzi a motore.
Orari e prezzi cambiano spesso: controlla sempre il giorno prima della partenza oppure contatta direttamente le compagnie di navigazione, sopratutto in caso di brutto tempo! (Quando il mare è molto agitato vengono sospesi gli aliscafi e partono solo traghetti e navi veloci).
Da marzo fino alla fine di ottobre, e dal 20 dicembre al 7 gennaio, per le auto private dei non residenti vige il divieto di imbarco. 
Da aprile a fine ottobre ci sono collegamenti diretti tra Capri e la Costiera Amalfitana. Gli aliscafi diretti a Capri partono da Positano, Amalfi e Salerno e durante i mesi di luglio e agosto ci sono corse anche da Maiori.
Dalla città di Sorrento è possibile raggiungere l'Isola servendosi dei collegamenti marittimi (aliscafi e traghetti), in partenza da Marina Piccola effettuati dalle compagnie Caremar (traghetti veloci), e Gescab,Alilauro(linee veloci e traghetti).
Da marzo ad ottobre e dal 20 dicembre al 7 gennaio vige il divieto di imbarco per le auto private.Durante la stagione turistica (da aprile a ottobre) ci sono corse dirette tra Ischia e Capri con partenza da Ischia la mattina e rientro da Capri il pomeriggio. Non ci sono invece collegamenti da Capri verso Ischia al mattino, se non nei mesi di luglio e agosto.
Per arrivare da Procida a Capri è necessario fare scalo a Ischia. 
 
PROCIDA - è raggiungibile via mare sia da Napoli, dai porti di Calata di Massa e Molo Beverello, sia da Pozzuoli. Dal primo partono solo traghetti (Caremar, Medmar) che impiegano circa 1 ora per raggiungere Procida. Dal secondo partono solo aliscafi (Caremar, Snav) e la durata della traversata è di circa 45m. Da Pozzuoli partono traghetti (Medmar,Caremar, Gestour) e la durata della traversata media è 40 min. Durante l’alta stagione consigliamo di prenotare online i biglietti onde evitare file e brutte sorprese al momento dell’imbarco.

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