"Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato."
Edgar Allan Poe
Cosa fare nella provincia di Brescia
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🚂 Treno dei sapori : consente ai passeggeri di godere magnifici paesaggi della Franciacorta, del Lago d’Iseo e della Valcamonica degustando i prodotti tipici, accompagnati da una selezione di vini
scelti da Sommelier certificati che completano ed esaltano il viaggio.
🚶 Il Cammino della Via Valeriana si sviluppa lungo il Lago d’Iseo e la Valle Camonica. L’itinerario parte da Pilzone d’Iseo e giunge a Edolo dove si divide in due tronconi, uno verso il Passo dell’Aprica e uno verso il Passo del Tonale. Si sviluppa per circa 140 km ed è diviso in 9 tappe.
Il senso del cammino e' unidirezionale,dal lago D'Iseo al passo del Tonale e al passo dell'Aprica. La segnaletica che guida i viandanti e' di conseguenza visibile solo percorrendolo in questa direzione. A Boario Terme e a Edolo la Via Valeriana si incrocia con il Cammino di Carlo Magno.
🚶
Dopo diverse esperienze su realtà di Cammino nazionali, due giovani
ragazzi(Antonio e Andrea) hanno deciso di idearne uno in Valle Camonica e nelle valli bergamasche ricostruendo un tracciato leggendario
che, dopo un attento studio di ricerca e attraverso l’attivazione di
tutta una serie di collaborazioni, ha preso vita con il nome di Cammino di Carlo Magno.
Il Cammino di Carlo Magno si sviluppa partendo da Bergamo, attraversa i comuni lungo il fiume Serio, le Valli d’Argon, la Val Cavallina, la Val Borlezza e la Valle Camonica e termina a Ponte di Legno, nelle vicinanze del Passo del Tonale. Si sviluppa per circa 160 km ed è diviso in 8 tappe.
Un Cammino dalla città alle valli e dai laghi ai passi alpini,
costituendo un autentico cammino camuno e delle valli bergamasche.
NB meglio parcheggiare l’auto in prossimità di Piazzale Arnaldo, da cui parte l’itinerario alla scoperta di cosa visitare a Brescia, avrai due possibilità:un grande parcheggio sotterraneo ed a pagamento situato all’ingresso della piazza (Arnaldo Park) o alcuni parcheggi gratuiti in strada tra le belle ville liberty che si trovano nei dintorni di Via De Amici e Via Boifava
Partiamo dalle piazze: quella della Loggia, ancora oggi
tristemente famosa per l’attentato ma così bella con l’edificio da cui
prende il nome e i portici, riparo ideale per le fredde giornate
d’inverno.A est la Torre dell’Orologio con l’antico orologio astronomico segna lo snodarsi degli eleganti portici fulcro dello shopping in città. Di grande interesse sul versante sud (verso Piazza Vittoria) il Monte di Pietà, sulle cui facciate spiccano inserti lapidei di epoca romana; poi Piazza Paolo VI la piazza dei Duomi, ben due, uno antico e uno più giovane che si contendono l’attenzione dei turisti; tra le testimonianze della Brescia romana e Patrimonio Unesco troviamo il parco archeologicocon piazza del Foro ,il teatro e il Capitolium ,ilSantuario repubblicano, l’antico teatro, la Basilica romana e il complesso monumentale di San Salvatore-Santa Giulia,di eccezionale rilevanza storico-artistica e principale museo
della città, il Complesso di Santa Giulia è un vero scrigno di tesori.Lungo via dei musei troviamo la bellissima Chiesa di Santa Maria della Carità e Palazzo Martinengo Cesaresco Novarino, un edificio nobiliare del XVIII secolo.All’interno si tengono spesso mostre temporanee, tra le più interessanti della città.
La più prestigiosa delle biblioteche bresciane prende il nome dal Cardinal Querini e vanta oggi un patrimonio di oltre 500.000 opere, una splendida pinacoteca nel sontuoso palazzo progettato da Rodolfo Vantini su committenza dei coniugi Tosio,e, soprattutto, il Castello che guarda la città, le prealpi e la Franciacorta( ospita il primo osservatorio astronomico pubblico d’Italia, i bellissimi plastici ferroviari e il Museo delle Armi Luigi Marzoli).
Articolato tra antichi vicoli e scorci sorprendenti e situato a pochi passi da Piazza Loggia, il Carmine è uno dei centri di riferimento per la movida giovanile.
Servito dalla fermata della metropolitana San Faustino, il quartiere
pullula di bellissime Chiese, edifici storici, osterie e piccoli locali
per il dopo cena. Di giorno la zona è molto frequentata da studenti
universitari.
Costruito nel 1810 in sostituzione dell’Accademia degli Erranti, il Teatro Grande è considerato uno dei più importanti teatro d’Italia.
Di grande pregio la sala neoclassica con cinque ordini di palchi e
loggette affrescate arricchite da stucchi e dorature. Alla magnificenza
della sala centrale si aggiunge lo splendore del Ridotto, riccamente decorato da affreschi, stucchi dorati e specchi e tra i più pregevoli esempio di Rococò bresciano.
Sotto le piazze lastricate e le strade asfaltate si nasconde un’altra città: antichi fiumi sotterranei, fondamenta di palazzi storici, canali e rogge.L’associazione Brescia Undergroundorganizza delle interessanti visite guidate che, tramite itinerari differenti, ti permetteranno di effettuare un insolito trekking urbano ma sotto il suolo. Lungo il percorso avrai anche l’opportunità di scoprire leggende e curiosità sulla città.
La Franciacorta si estende per circa 200 km e abbraccia ben 19 comuni bresciani:
da Iseo a Ome, da Adro a Cellatica, da Rovato a Rodengo Saiano, ogni
centro vanta ricchezze proprie e un doppio filo conduttore comune,
quello del buon vino e della natura. Il paesaggio infatti è caratterizzato da suggestive colline cosparse di vigneti, che col tempo hanno sostituito l’originario bosco. La prima apparizione del nome “Franzacurta” risale al
1227, ed esistono diverse interpretazioni a proposito: la più
accreditata è quella che lo lega alle “Francae Curtes”. Si narra infatti
che, dopo l’arrivo dei monaci cluniacensi nell’undicesimo secolo, il
territorio beneficiò di esenzione dai dazi.
Le cantine dedite alla produzione del Franciacorta DOCG aprono le porte
al pubblico per un’esperienza davvero indimenticabile: visitare una
cantina significa avvicinarsi alle logiche della produzione del vino,
scoprirne i segreti e ovviamente degustare sattraverso percorsi e itinerari enogastronomici.
Aereo : dista solo 38 chilometri dall’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, 75
dall’aeroporto di Verona-Villafranca-Catullo, 80 da Milano-Linate e 110
da Milano-Malpensa.
Auto : La zona è ben servita dall’Autostrada A4 uscita Rovato sulla direttrice
Milano – Venezia. Per chi arriva dalla Valle Camonica e dalle altre
valli bresciane, si consiglia di seguire le indicazioni in direzione
Iseo.
🍷I comuni
di Adro,Brescia,Capriolo,Cazzago San Martino,Cellatica, Coccaglio,
Cologne, Corte Franca, Erbusco, Gussago, Iseo, Monticelli Brusati, Ome,
Paderno Franciacorta,Paratico, Passirano, Provaglio D'Iseo, Rodengo
Saiano e Rovato fanno parte della Strada dei Vini di Franciacorta che prende parte della zona Sud del Lago D'Iseo e si snoda per circa 80 km con lo scopo di preservare, custodire e valorizzare la cultura vitivinicola della Franciacorta.
Sono numerose le cantine da visitare, sul sito trovate la lista di
quelle che permettono la visita guidata con degustazione. Selezionando
la mappa cantine, potrete scegliere quella che più fa al vostro caso. Non possono mancare nel vostro itinerario le cantine:
Ca' del Bosco, Barone Pizzini, Bersi Serlini, Fratelli Berlucchi , Majolini, Contadi Castaldi, Castel Faglia.
🌳 La Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino è un’area di grande interesse naturalistico che si trova nella parte meridionale del lago d’Iseo, tra i paesi di Iseo, Provaglio d’Iseo e Corte Franca. Questa zona, ad alto tasso paludoso, regala colori meravigliosi in particolare al tramonto, e consente di ammirare animali come l’airone rosso e il falco di palude.
Per quanto riguarda la fauna, la diversa profondità dell’acqua permette
la felice convivenza di specie molto diverse, tra cui alcune piante
esotiche.
⛪ A pochi passi da uno dei punti di accesso alle Torbiere si erge in tutta la sua bellezza il Monastero di S. Pietro in Lamosa. L’originaria Chiesa fu donata nel 1083
da una ricca famiglia ai monaci di Cluny, e nel corso dei secoli subì
diverse trasformazioni passando di mano in mano fino a divenire di
proprietà di un’altra famiglia aristocratica. Solo nel 1983 la famiglia
cedette il Monastero al Comune, e con lavori di restauro durati più di
20 anni oggi esso è restituito ai suoi cittadini, con la sua storia, i
suoi importanti affreschi e come sede di eventi culturali e musicali. Con la posizione rialzata, il Monastero di S. Pietro in Lamosa regala una splendida vista sulle Torbiere e sul territorio circostante.
⛪ L’Abbazia Olivetana dei Santi Nicola e Paolo VI fu fondata prima del 1050 dai monaci cluniacensi in un punto
strategico, alle porte della città e meta di pellegrini, vivendo anni
d’oro con la presenza dei più importanti artisti bresciani. L’avvento di
Napoleone segnò l’inizio del declino dell’Abbazia, che venne
trasformata in fattoria e in seguito recuperata da Paolo VI e restituita ai monaci olivetani.
🏠 Composto da un nucleo di edifici rurali, ilBorgo del Maglio di Ome presenta due diverse sedi museali:Museo Il Maglio Averoldi e Casa Museo Pietro Malossi.
👜 A Rodengo Saiano si trova il Franciacorta Outlet Village,
con oltre 160 negozi delle migliori marche che offrono prodotti sempre
scontati fino al 70% rispetto ai negozi tradizionali. C’è davvero di
tutto: abbigliamento, scarpe, pelletteria, articoli per la casa,
profumeria, cartoleria, intimo. E tra un negozio e l’altro concediti una
pausa in uno dei bar del Village.
Pertica Alta - caratteristico per il Carnevale con i suoi tipici personaggi
Presegno - interessanti sono le case degli Zorzi, dei
Campagnoli, dei Garzoni, degli Zanaglio e dei Duini. Su una casa si nota
il Leone di S. Marco, I’unico leggibile in Valle assieme a quello di
Alone.
Crone e Lemprato - rappresenta una delle parti più antiche dell’abitato di Idro,
differenziandosi dal primo per la presenza di abitazioni più semplici.Una caratteristica comune sia al borgo di Crone che alla frazione di
Lemprato sono i passaggi a volto, i ‘portech’, posti all’ingresso di
case o di isolati o soprastanti le strade, molte volte edificati al
piano superiore e contenenti piccoli spazi abitativi. Da qui e' possibile iniziare il Sentiero delle cascate,una passeggiata che porta fino al Monte Croce Perle'.
Anfo - con il percorso dei murales ,la Rocca (un complesso di fortificazioni a strapiombo sul lago d’Idro) ,la Salita al Monte Censo con ilForte di Cima Ora ( fortificazione di imponenti dimensioni su tre piani risalente alla Prima guerra mondiale).
Belprato - piccolo borgo montano primo nella provincia di Brescia al centro di una singolare iniziativa.
È il progetto “Beprato Paese Dipinto“, che ogni estate vede artisti locali e non confluire in paese per dipingere i muri delle case.
Rocca D'Anfo
Bagolino
Belprato
❤ Parco delle fucine e ferrate di Casto : montagne con rocce a strapiombo, pareti
da arrampicata, percorsi di MTB e Down Hill oltre a facili sentieri per
famiglie con bambini.Ci sono 7 ponti tibetani e per i più coraggiosi 4 zip linee per lanci mozzafiato da 80 metri di altezza. Divertente e interessante è il sentiero chiamato “Stretta di Luina“, un canyon naturale scavato nella roccia
dall’acqua, che conduce l’escursionista in un affascinante ambiente
fatto di gradini nell’acqua tra due pareti di roccia. Il “Mini Park” è stato pensato per i più piccoli un percorso appositamente attrezzato per un primo approccio all’escursionismo e all’ambiente montano. Per un delizioso relax ci sono stagni turchesi
con acqua cristallina, fiumi che scorrono a formare la natura che li
circonda e cascate che arricchiscono di panorami mozzafiato.Una valle con resti di antiche fucine
in attività fino a il secolo scorso con il Pojat faceva il cappotto, il
martello che batte il ferro e la Tina De L’Ora che, con la pressione
dell’acqua, creava l’aria per alimentare il fuoco.
❤ Passo del Maniva : sorge al confine delle tre valli bresciane (Valle Camonica, Valle
Trompia e Valle Sabbia) a soli 50 km dalla città di Brescia. Una zona di
alto prestigio adatta agli amanti dello sport e della vita all’aria
aperta, ancora poco battuta dal turismo di massa e ricca di
risorse gastronomiche, didattiche, paesaggistiche e naturali.
❤ Forte di Valledrane : è un’opera facente parte dello Sbarramento Giudicarie. I suoi obiettivi
andavano dall’intera estensione del Lago d’Idro alle alture fra
Capovalle e la Valvestino, sulle quali correva il confine
italo-austriaco e la prima linea del fronte delle Giudicarie. I suoi
cannoni intervennero più volte nei primi giorni di guerra, poi anche
quest’opera segui un destino comune ad altre e venne disarmata. Dopo il
conflitto venne definitivamente dismesso dall’Esercito.
❤ Valvestino e il lago : affascinante zona montuosa collocata tra il lago
di Garda e il lago d’Idro, è il paradiso di chi ama Natura, Sport e
Tranquillità. Il Borgo di Cima Rest è caratterizzato da fienili del
tutto peculiari con tetti dai ripidi spioventi realizzati utilizzando
steli di cereali dove e' possibile alloggiare.
Il
Lago di Valvestino è un bacino artificiale di rara suggestione, con
colpi d’occhio che ricordano i più bei fiordi norvegesi.
Il vicino monte Stino è luogo ideale per escursionisti di ogni tipo, visto i molteplici itinerari che offre. Da qui partono percorsi adatti al Nordic Walking, Mountain Bike, o piedi, è un ‘ideale punto di partenza per i lanci con il parapendio e durante l’inverno si trasforma in un incantevole anello per praticare sci di fondo (anello di 5 km omologato).
L’area del Monte Stino essendo prima linea militare durante la prima guerra mondiale, fa parte anche del circuito “Alta Via dei Forti”
infatti sull’altopiano si trovano ancora trincee, osservatori,
appostamenti, gallerie della grande guerra, la vetta del Montestino vera
roccaforte naturale, domina il lago d’Idro, con un fantastico panorama.
Gli appassionati di fotografia possono immortalare visuali e tramonti mozzafiato, oltre che imbattersi in rara flora e fauna.
❤ Biotopo Lago D'Idro (TN) : una riserva molto importante e unica nel suo genere: è memoria
dell’assetto naturale originario di tutta la piana a nord del lago
d'Idro, ed è uno scrigno di biodiversità, rifugio per moltissime specie
vegetali e animali.
❤ Castello San Giovanni Bondone(TN) :edificata sulla cima di uno sperone roccioso, richiama subito alla mente
misteri e gesta di prodi cavalieri.Venne governato dalla nobile famiglia Lodron e cadde in
disuso già nell’800. Recuperato e restaurato, oggi fa parte della Rete
dei castelli del Trentino. Inoltre Bondone e' uno tra i "Borghi piu' belli d'Italia".
❤ Sentiero dei contrabbandieri(TN) : Un sentiero molto panoramico di montagna con una lunga storia visto che si tratta di un sentiero dei contrabbandieri.
Lo zucchero e il tabacco erano il principale contrabbando che andava
dall’Austria all’Italia. Lungo la strada, incontriamo il vecchio confine
italiano con l’Impero Austro-Ungarico, che ora è l’attuale confine di
Brescia e Trentino.Questo itinerario si può iniziare sia da Vesta che da Baitoni-Bondone.
❤ Cascate vicino al lago appena oltre il confine con il Trentino, è possibile trovare delle bellissime cascate a Storo (TN).
-Parco di Seradina-Bedolinacomprende una vasta area con più di 150 superfici istoriate in un arco cronologico plurimillenario
-Parco-nazionale-delle-incisioni-rupestriuno dei più importanti complessi di rocce con incisioni preistoriche e protostoriche della Valle Camonica (104 grandi rocce).
❤ Pisogne: laChiesa di Santa Maria Della Neve ospita un importante ciclo di affreschi cinquecenteschi sulla vita di Cristo, opera di Girolamo Romanino.
Si tratta di un racconto per immagini che avvolge totalmente il
visitatore. Per l’intensità del realismo pittorico venne definita la “La Cappella Sistina dei poveri”.
❤ Lago Moro : Circondato da una natura rigogliosa, il bacino ci accoglie con le sue acque trasparenti,
rese scure e misteriose dai profili della vegetazione. Dalle misure
ridotte (820 m di lunghezza, 320 m di altezza e 42,20 m di profondità),
il perimetro è facilmente percorribile con una breve camminata, ideale per assaporare scorci unici in una quiete rigenerante. Dal punto di vista naturalistico, la vicinanza con il clima
mediterraneo del Lago d’Iseo e quello glaciale dell’Adamello fanno del
Lago Moro la zona a più alta concentrazione di biodiversità d’Europa. Una condizione favorevole che si riflette anche sulle produzioni di formaggi, miele, olio locali.
❤ Riserva Naturale Incisioni Rupestridi Ceto, Cimbergo, Paspardo : è l’area archeologica protetta più grande della Valle Camonica,
con oltre 400 rocce incise. Si estende per circa 300 ettari abbracciando
i tre paesi di Nadro di Ceto, Cimbergo e Paspardo.La visita inizia dal Museo didattico della Riserva con sede a Nadro e
prosegue in uno dei numerosi percorsi di visita con accesso da Nadro di
Ceto (per Foppe), da Cimbergo (per Campanine – Figna) e da Paspardo (per
Plas – Capitello, In Vall e Sottolaiolo).
❤ Bienno : Tra le località più visitate della media Valle Camonica, con i vicoli
pittoreschi, le torri merlate, le antiche case con loggiati e portali in
pietra e il mulino ad acqua il centro storico di Bienno mantiene
splendidamente intatte le sue origini medievali. Da visitare le antiche fucine,
dove ancora oggi con l’utilizzo di autentici magli del 1.600 è
possibile vivere l’antico rito della lavorazione del ferro. Il paese è
uno dei “Borghi più belli d’Italia” ed è ogni estate sede della celebre Mostra Mercato.
Appena fuori dal centro c'e' un percorso che si inerpica nel bosco del Cerreto e che richiede circa un'ora e mezza di cammino in salita per raggiungere il Gufo PanoramiconelBosco di Quercus, una chicca per i bimbi.
❤ Darfo Boario Terme : sono un importante punto di
riferimento sin dal ‘700, quando
ebbe inizio l’attività termale. Luogo ideale dove concedersi una vacanza rigeneratrice, per il corpo e per lo spirito.Se ne possono trovare altre a Pisogne, Borno, Ponte di Legno e Angolo Terme.
❤ Passo del Tonale : è una delle più rinomate stazioni sciistiche del nord Italia. Si estende
fino a 3.100 metri di quota tra i gruppi Ortles-Cevedale e
l'Adamello-Presanella.Gli impianti di risalita sono collegati a quelli di Ponte di Legno e
della Val di Sole e permettono di raggiungere oltre cento chilometri di
piste con tracciati adatti sia ai principianti che ai più esperti
sciatori.Oltre alle piste da sci, è presente anche la Snowpark Freestyle Arena, con una zona chiamata “Easy Arena” in cui i principianti si possono esercitare in tutta sicurezza in salti e trick. In estate il Passo del Tonale è luogo di partenza per escursioni alpinistiche e in mountain bike verso i tragitti dell’Adamello Bike Arena.
La cabinovia Paradiso che porta al ghiacciaio Presena (3069m), linea di frontiera tra Regno d'Italia e Impero Austroungarico durante la Prima Guerra Mondiale, e meta gettonata degli amanti dello sci.
❤ Ponte di Legno : Durante l'inverno Ponte di Legno offre 8 piste servite da 5 nuovi impianti di
risalita.
Una moderna cabinovia collega la stazione di soggiorno al Passo del
Tonale in 15 minuti durante i quali lo sguardo può spaziare tra boschi e
imponenti montagne.
In estate Ponte di Legno diventa la base ideale da cui partire per escursioni a piedi, in mountain bike o in bici
da strada alla ricerca degli autentici gioielli custoditi tra il Gruppo
Adamello Presanella, il Parco Nazionale dello Stelvio e il Parco
dell'Adamello.
Il
centro storico di Ponte di Legno, con la sua isola pedonale, permette
di dedicarsi in tutta tranquillità a shopping, aperitivi e cene a base
di piatti tipici della tradizione camuna.
❤ Oltre al fascino di Ponte di Legno, l'Alta Valle Camonica offre
innumerevoli possibilità di visita. attraverso un itinerario
storico-naturalistico tra i comuni limitrofi di Vezza d'Oglio (a 20 km dall'abitato si arriva all'imponente ghiacciaio di Pietra Rossa, da qui si possono raggiungere i Laghi Seroti), Temù (con il Museo della Guerra Bianca),
Vione ( noto per i recenti ritrovamenti di tombe longobarde, la conservazione
dei "reölcc", i resti delle sei torri che difendevano il
castello e la scuola di grammatica), Incudine ( dove si possono ammirare la Via Crucisnella chiesa di San Bernardino, l'Ultima Cena opera di G.B. Zotti nella parrocchiale di San Maurizio e iresti del castello)e Monno (collegato al Passo della Foppa, il valico alpino inserito nel Giro d'Italia ).
A Borom, frazione di Vezza d'Oglio, si trova la Cava di Marmo Bianco, sito di interesse archeologico.
Vezza d'Oglio
❤ Parco dell'Adamello : ha per limite il confine regionale tra Lombardia e Trentino, a ovest il
suo confine si mantiene poco al di sopra della sponda sinistra
dell’Oglio, funge da ponte tra i due parchi che gli sono limitrofi: al suo limite
orientale si trova il Parco trentino Adamello-Brenta, al limite
settentrionale il Parco dello Stelvio.Sui numerosi sentieri attrezzati che attraversano il parco, il paesaggio alto alpino
si mostra in tutta la sua spettacolarità. Numerosi e altrettanto
suggestivi sono anche gli itinerari per escursioni meno impegnative a
piedi, a cavallo o in mountain-bike, all’interno delle più belle vallate
dell’area protetta.Nel Parco dell’Adamello, di particolare rilievo e importanza è la documentazione iconografica rappresentata dalle incisioni rupestri preistoriche ritrovate in alcune località all’interno dell'area protetta.
🍷I comuni
diBotticino, Rezzato, Montichiari, Castenedolo, Montirone, Capriano del Colle, Poncarale, Flero , Monte Netto, Azzano Mella e Pontegatello fanno parte della Strada del vino colli dei Longobardi itinerario enogastronomico che si estende dalla città all’inizio della pianura in direzione sud-est. La strada ha inizio sulle pendici del Castello di Brescia con il vigneto Pusterla, con i suoi quasi quattro ettari il più esteso vigneto cittadino d’Europa.
Gestito oggi dall’Azienda Agricola Maria Capretti con una produzione
variegata di vini, grappe, miele, confetture, da qui proveniva il vino
per le monache desideriane del monastero di Santa Giulia. Il percorso prosegue in pianura verso Pontegatello, noto sin dal Medioevo per il primo ospizio per viandanti poi trasformato in osteria, e Azzano Mella,
corte donata nel XI secolo da Carlo Magno al monastero di San Salvatore
in Brescia. Da lì ci si sposta verso le dolci colline del Monte Netto e di Capriano del Colle,
ancora oggi in grado di coniugare la tranquillità dei luoghi con un
ricco passato di ricche dimore, castelli e torri di guardia. Molto
suggestive le strade che si snodano tra i vigneti, cornice ideale per passeggiare e pedalare immersi nella pace. Spostandosi verso est ci accolgono i centri di Flero, Poncarale,
Montirone, Castenedolo, Rezzato, Botticino fino a Montichiari, per un
trionfo di eccellenze locali, ville storiche e insediamenti medievali.
Da non perdere:
Museo del Marmo di Botticino (ricca testimonianza sulla storia delle cave e dell’antica lavorazione del marmo) , Villa Torreggiani (Rezzato, fraz. Virle Treponti), casa-museo e cantina vitivinicola tra le più antiche del mondo aperta a visite guidate, PinAC – pinacoteca di Rezzato, museo e centro di studi sul mondo infantile, Museo della Moda e del Costume e Museo del Vino e del Cavatappi di Villa Mazzucchelli (Ciliverghe, fraz. di Mazzano). La visita consente l’accesso alle esposizioni e allo splendido parco secolare della villa, di oltre 60.000 mq.
❤ Pieve della Mitra : fondata si stima attorno al 1051 e riedificata nel XV secolo, sorge in mezzo alla natura nel cuore della valle del Garza,dagli interni riccamente affrescati e dalle otto cappelle che conservano tracce artistiche dal Trecento al tardo Rinascimento. Una particolare attenzione per la torre campanaria, collocata all’interno del perimetro della chiesa a occupare quasi tutta l’ultima cappella di destra.
❤ Museo i Magli : Inserito nell’itinerario “Via del ferro e delle miniere in Valtrompia”, il museo I Magli è un’importantissima testimonianza dell’antica tradizione della lavorazione del ferro
assai radicata nelle valli bresciane. Costruita probabilmente nel
Cinquecento e attiva fino al 1984, dal 2001 la fucina è trasformata in
museo. Nel 2013 l’atteso restauro dei tre magli della grande sala al piano terra. La ludoteca del secondo piano ospita laboratori e attività per ragazzi.
❤ Miniera Marzoli : la miniera è stata chiusa nel 1972 e ha iniziato la sua attività nel
1886 e nel corso degli anni ha indirizzato la propria attività
all’estrazione di siderite e fluorite. E’ possibile visitare il Museo
“Il mondo dei minatori e l’arte del ferro. Una parte della visita si svolge a bordo del tipico trenino dei
minatori per giungere ai cantieri di coltivazione del minerale e una
parte a piedi.
❤ Miniera S. Aloisio : Questa miniera costituiva il più ricco giacimento minerario di siderite,e offre alcuni programmi per la visita come “Miniera Avventura” e “Trekking Minerario”.
❤ Basilica di Santa Maria degli Angeli : edificato a partire da un nucleo originario fondato nel ‘400 da San Bernardino da Siena,si mantengono intatti l’elegante portico della facciata della Chiesa e il bel chiostro maggiore. All’interno della Basilica si ammirano splendidi affreschi tra cui quello dedicato alla Madonna degli Angeli (1502).
❤ Museo Il forno di Tavernole : Un percorso museale descrive la storia della siderurgia a carbone a legna. All’interno, nella Collezione Ganzola, sono presenti oggetti rappresentativi della nobile arte delle “ferrarezze” .
❤ Chiesa di San Filastrio : Uno dei gioielli artistici della Valle, composta anche dalla cinquecentesca cappella di San Rocco, ricca di
affreschi che spaziano dal Gotico al Rinascimento. Sempre a San Rocco è
dedicato il quattrocentesco Santuario di Collio, magnifico esempio di chiesa “a sala” di tradizione lombarda con originale portale in stile romanico.
❤ Museo Etnografico e Casa Contadina : raccoglie centinaia di oggetti e reperti che narrano vari ambiti della vita rurale: arte del legno, caccia, allevamento, artigianato di montagna. Completata da un’aula didattica e dal laboratorio di falegnameria per ragazzi con la riproduzione di antichi arnesi, nel 2017 la collezione si è arricchita della sezione dedicata alla secolare storia della caseificazione situata presso l’attigua Casa Contadina.
❤ Il Borgo del Maglio di Ome : un piccolo gruppo di case
con un mulino e un maglio da ferro. Mentre il mulino è ormai in disuso,
il Maglio Averoldi è stato riattivato ed è una fucina-museo in cui si
possono vedere ancora oggi le lavorazioni del ferro.
❤ Orto botanico delle Conifere : Presenta più di 80 speci provenienti da tutto il mondo, ed è visitabile liberamente tutto l'anno.
❤ Castello di Padernello : Tra i punto di riferimento storici e culturali della bassa bresciana, il
Castello di Padernello fu edificato nel XV secolo e fu più volte
rimaneggiato nel tempo fino a trasformarsi nel ‘700 in villa signorile con la conformazione ancora visibile oggi,circondato dal fossato e dotato di ponte levatoio tuttora perfettamente funzionante.
❤ Ponte San Vigilio : Un profilo sospeso tra spazio e tempo nella quiete del borgo immerso nella pianura bresciana.
❤ Castello di Martinengo : Luogo FAI, il Castello di Villachiara fu edificato a partire dal 1370 e
fu in seguito trasformato in centro culturale. Situato nella piazza
centrale del piccolo paese, colpisce per la sua maestosità e per le antiche torri cilindriche. L’originale fossato è oggi un prato. L’edificio apre su prenotazione o in occasione di giornate particolari.
❤ Rocca di Orzinuovi : Antica cittadella militare, la Rocca di Orzinuovi è oggi un insieme di
differenti edifici di epoche molto diverse tra di loro. La parte più
antica è la torre, un tempo punto di accesso al borgo e in seguito inglobata nell’insieme del complesso.
❤ Pieve di Bigolio : o Santuario Santa Maria della Pieve, ricoprì un ruolo importantissimo nella Diocesi fino alla fine del ‘300,
quando i canonici vennero spostati nella Chiesa di Orzinuovi
considerata un luogo più sicuro e protetto. Profondamente rimaneggiata
nel tempo – l’edificio è stato addirittura ri-orientato: l’abside un
tempo era dove oggi c’è la facciata -, i numerosi scavi hanno riportato
alla luce le fondamenta dell’antico battistero e sepolture di epoca romana e medievale.
❤ Pieve di Santa Maria della Formigola : Tra i più interessanti esempi di architettura lombarda del Quattrocento,
la Pieve della Furmigola – anche nota come Santa Maria della Formigola –
è caratterizzata da tre semplici navate con colonne in mattoni e archi
leggermente acuti: uno stile che richiama al raccoglimento tipico delle pievi rurali medievali.
❤ Biblioteca Morcelliana : Istituita nel 1966, la Fondazione tutela e valorizza un importantissimo patrimonio storico – artistico: la biblioteca Morcelliana aperta nel 1822 consta oggi in circa 70.000 volumi tra cui 55 incunaboli, mentre la Pinacoteca Repossi vanta una prestigiosa raccolta di 300 dipinti, quasi 200 sculture,
2.500 stampe a cui si aggiungono mobili antichi, calchi di antiche
medaglie e beni storico-militari.
❤ Castello di Palazzolo : lungo i vicoli del centro storico di Palazzolo sull’Oglio si raggiunge la suggestiva area che comprende la Rocchetta, torre quadrata parte dell’antico sistema difensivo poi trasformata in torre con orologio, e contrapposti a essa il Castello e la Torre del Popolo.
Di grande rilevanza storica, il castello è caratterizzato da quattro
torri unite da mura circondate dal fossato. Di epoca più recente la
Torre del Popolo, alta ben 85 metri.
❤ Montichiari : edificato nel Settecento, il Duomo di Montichiari è uno dei simboli della cittànonché una delle opere dal più alto valore artistico e architettonico dell’intera provincia.
Sui resti di un’antica rocca fu edificato dal conte Gaetano Bonoris lo splendido Castello Bonoris,uno
dei maggiori esempi di architettura neogotica della Lombardia, venne
eretto secondo uno stile molto personale tra il fiabesco e il
romantico.
Il Castello Bonoris sorge sul colle di San Pancrazio,
da cui domina con un bellissimo colpo d’occhio il centro storico della
città. Dagli interni ottimamente conservati, ha un altro punto di forza:
il meraviglioso parco circostante, sede di vari eventi
durante l’anno come la Fiera di San Pancrazio, il Maggio Medievale
Monteclarense e alcuni spettacoli della rassegna estiva Vivi
Montichiari.
Situata in un’oasi di pace e tranquillitàsul colle
omonimo sorge la Pieve di San Pancrazio, vi si accede percorrendo una suggestiva scalinata circondata
dal verde.
Duomo
Castello Bonoris
Pieve San Pancrazio
❤ Parco Nocivelli : Quest'area, destinata in passato a orti, vigneti e coltivazioni varie, è
particolarmente adatta a diventare parco botanico ma, a causa del
degrado degli argini, nella sua storia è stata molto spesso inondata dal
Fiume Strone.
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